I talenti del campionato italiano vanno a ruba: Mbakwe è ufficialmente del Bamberg, mentre su Haynes è forte il Panathinaikos.
Il centro ormai ex-Roma – rivelazione del campionato a venticinque anni – ha lasciato l’Italia, pronto ad iniziare una nuova avventura in terra straniera. Il nigeriano è approdato alla corte di coach Trinchieri in Germania, sponda Bamberg, dopo una stagione positiva nella capitale, anche considerando l’arduo compito di sostituire Gani Lawal. Con 9.9 punti e 9.3 rimbalzi a partita, il nativo di St. Paul ha sfiorato la doppia-doppia nei bilanci della stagione, rivelandosi uno dei giocatori più solidi della Serie A. Mbakwe va così ad arricchire la colonia “italiana” al Brose Basket, che oltre a Trinchieri in settimana aveva ufficializzato l’acquisto di Brad Wanamaker da Pistoia. I contatti tra il lungo romano e la società tedesca erano iniziati da qualche giorno, ma la stretta finale stava avvenendo nelle ultime ore. Il giocatore avrà una clausola di uscita dal contratto per la NBA e l’Eurolega. Con la solita, impeccabile efficienza tedesca è subito arrivata l’ufficialità, comunicata anche sul social network twitter:
Brose Baskets holen “the Beast” – Welcome to Bamberg, @TMbakwe32! http://t.co/aS41Y5t1Yp #brosebaskets — Brose Baskets (@BroseBaskets) 6 Luglio 2014
Non solo Bamberg e non solo Mbakwe, però: la Serie A sta diventando una bottega pregiata. Marques Haynes, in uscita dalla Mens Sana ormai destinata a sparire dai palcoscenici di rilievo, parrebbe interessare al Panathinaikos. Haynes rappresenta il piano-B dei greci, nel caso il discusso play Nick Calathes dovesse decidere di rimanere in NBA, ai Memphis Grizzlies. Haynes, 12.1 punti e 3.4 rimbalzi di media in questa stagione, è finito sui taccuini di molte società italiane, ma per ora nessuna ha lanciato l’affondo finale. L’ex-Milano potrebbe quindi prendere in considerazione l’offerta di un top-club come il Pana. Mbakwe e (forse) Haynes si aggiungono alla lista di giocatori che hanno lasciato la nostra penisola dopo aver disputato delle buone stagioni con le maglie delle squadre italiane. Da una parte questo fatto può inorgoglire le società nostrane, che vedono i propri giocatori valorizzati e lanciati su palcoscenici internazionali. Dall’altra, invece, l’incapacità delle stesse società di trattenere i giocatori nel nostro campionato è scoraggiante per il futuro della Serie A.
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