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Venezia entra in modalità postseason, batte Sassari e ipoteca il primo match point per la semifinale

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UMANA REYER VENEZIA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 83-78
(21-24/16-23/20-7/26-24)

La Reyer Venezia non stecca in gara 2 e affonda una Dinamo Sassari a tratti ingiocabile, a tratti molto confusa. Una partita molto simile a gara-1, una prestazione di squadra che conferma ancora la pericolosità degli uomini di Walter De Raffaele quando entra in gioco la postseason.

Nonostante il back-to-back faccia presagire altro, entrambe le squadre sono a pieno giro già dai primi minuti. Il ritmo è alto, le azioni sono su entrambi i lati del campo ma è la Dinamo che fa il primo scatto avanti con Bendzius, Burnell ed Happ che sostituisce in maniera impeccabile Bilan gravato di due falli. Tonut accorcia dai 6.75 il vantaggio avversario e la Reyer si mostra tenace costruendo una buona rimonta verso la fine del quarto, iniziata da Watt e conclusa dalla tripla di De Nicolao. Al 5-0 però risponde lo 0-5 biancoblu, con Kruslin, Katic e il lituano ancora mattatori. È solo l’inizio (21-24).
Sassari approccia nel migliore dei modi la seconda frazione, ancora ispirata dall’ottimo lavoro in post dei suoi lunghi. Tonut e Casarin riavvicinano in più riprese la squadra padrone di casa, ma la Dinamo è lanciata e in pochi minuti vola sulle ali di Bendzius e Gentile verso la doppia cifra di vantaggio. Venezia sembra totalmente persa, regala parecchi possessi agli ospiti e fa veramente fatica nell’attaccare il canestro; bastano pochi minuti e al break di 0-10 segue un grandissimo allungo dei sardi per un +16 che vale il massimo vantaggio. Gli orogranata interrompono il momento stregato dalla lunetta e lanciano un segnale positivo alla partita con il mini controbreak di 5-0 nel minuto finale, che trova gli avversari totalmente impreparati a contenere il risveglio dell’Umana (37-47).

La partita si ribalta completamente nel terzo periodo: Venezia rientra progressivamente grazie a un approccio aggressivo in difesa e attacco, con Watt, Stone e Cerella sugli scudi oltre che il solito Tonut. Sassari, seppur forte del vantaggio, gioca con meno coscienza e non trova continuità al canestro. Senza ritmo in attacco e con palesi difficoltà in difesa, gli ospiti subiscono il forte rientro della compagine locale, che domina con intensità incredibili e sorpassa per la seconda volta grazie al duo Stone-Watt. L’attacco sassarese non gira neanche nei minuti finali, ma fortunatamente per Pozzecco e i suoi ragazzi neanche Venezia fa il passo più lungo della gamba. Con un possesso a dividere, sarà ancora il periodo finale ad essere decisivo (57-54).
L’ultimo quarto, come previsto, è all’insegna del massimo equilibrio. Sassari ritrova linfa vitale dopo il pessimo quarto precedente e, affidata al duo croato Katic-Kruslin, si rimette sotto ribaltando lo svantaggio anche con tiri pesanti. Gentile firma addirittura il +5, ma dall’altra De Nicolao è una furia e mette continuamente in discussione il risultato. È un susseguirsi di sorpassi e controsorpassi, lotte a rimbalzo e sulle linee di passaggio. La spunta la Reyer Venezia, in pieno formato playoff grazie a un gigantesco Stefano Tonut, l’uomo giusto al momento giusto: 5 punti, tra cui una tripla pesantissima che vale il momentaneo doppio possesso di vantaggio. Burnell prova a scuotere i suoi rispondendo dall’arco, ma nel finale lo schema del Banco non funziona e viene murato due volte dalla difesa locale. Il Taliercio rimane orogranata, e il primo pass per la semifinale arriva già nel weekend (83-78).

UMANA REYER VENEZIA: De Nicolao 10, Tonut 25, Chappelle 7, Stone 7, Watt 20, Mazzola 0, Casarin 2, Daye 0, Fotu 0, Clark 5, Cerella 5, Campogrande n.e.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 4, Bendzius 12, Burnell 13, Gentile 13, Kruslin 13, Happ 14, Treier 0, Bilan 5, Katic 4

Mario Puggioni
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