Verso Venezia-Cremona, Galbiati: “Venezia un esempio per il basket italiano”

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Le parole del coach di Cremona in vista della sfida al Taliercio contro la Reyer Venezia:

Venezia è un esempio per tutto quello che ha fatto nelle ultime stagioni, nel ciclo di partite durissime che abbiamo ci sono anche loro. Sono una squadra di grande esperienza e tradizione, mi piace che giochino con sempre degli italiani in quintetto e con ruoli importanti come De Nicolao e Tonut e infine stanno lanciando un giovane come Casarin. Quando stanno bene sono una squadra veramente forte e nonostante l’assenza importante di Fotu hanno rotazioni importanti. Bramos è un giocatore meraviglioso, quasi di un’altra epoca, Watt è uno dei lunghi più forti che abbiamo in Italia ma la chiave di Venezia penso sia la società e la continuità a livello di staff.

Noi dobbiamo cercare di andare là per vincere, veniamo da due partite molto diverse nelle quali c’è stato del buono, ho letto delle critiche dopo la partita contro Trieste e non mi è piaciuto perchè a livello di prestazione abbiamo costruito ottimi tiri che non sono entrati e quando è così poi perdiamo concentrazione difensiva. Sarebbe bello avere sempre la concentrazione e la voglia vista contro Milano, contro cui è facile avere quella spinta in più, ora dobbiamo metterla in campo sempre. 

Giocare senza pubblico per alcuni giocatori è più facile mentre per altri è più difficile, varia da persona a persona. Prendiamo come esempio Poeta che ha sbagliato tantissimi liberi e mi ha detto che è anche per la mancanza di riferimenti come il pubblico e il loro incitamento, a me manca molto.

Sapevamo che quando abbiamo costruito questa squadra potevamo pagare e subire contro i lunghi avversari, facciamo un tipo di pallacanestro che ci permette di assorbire questa nostra caratteristica, magari subiamo tanti punti dal centro avversario ma la pallacanestro è sempre 5 contro 5 e da un lato cerchiamo di far pagare agli avversari le caratteristiche che hanno Jarvis Williams e Marcus Lee e in difesa sia in termini di energia che di sistema abbiamo le armi per combattere i lunghi più grossi”.

Michele Manzini

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