Verso Virtus-Fortitudo: le parole di Antimo Martino

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Così il coach della Fortitudo Bologna presenta alla stampa il derby numero 106 di Basket City:

Archiviata la partita con Brindisi eccoci qui per preparare la prossima, finalmente possiamo parlare di derby. Non devo spiegare io quanto sia particolare e speciale, carico di aspetti emotivi. La città lo aspetta da anni e c’è voglia di viverlo cercando di fare il meglio possibile e di infastidire la Virtus che è prima in classifica, gioca in casa, è ambiziosa e ha firmato il miglior giocatore d’Europa. Partono favoriti ma questo non deve condizionarci: è un motivo in più per provare a metterli in difficoltà.

Era molto importante battere Brindisi, ieri sera mi sono goduto questa sensazione iniziando a pensare a mercoledì. Mi piace l’idea di arrivarci con queste sensazioni positive e questa situazione di classifica, ma soprattutto per come questa è arrivata: stiamo lavorando bene sulla qualità del gioco in campo e sul gruppo, tante cose fanno sperare bene per il futuro. Ci sono state difficoltà ma siamo sereni.

Giocare dopo tre giorni potrebbe aiutare. A me non cambia nulla, ma capisco che per i giocatori sia meglio scendere in campo subito. Teodosic? È difficile limitarlo, servirà concentrazione ma non voglio fare l’errore di preoccuparmi solo di lui e tralasciare gli altri. Cercheremo di avere il solito approccio alla partita. Giocare in un’atmosfera così calda ti tiene concentrato, ma c’è il rischio di fare scelte poco sensate; servirà equilibrio e testa su ciò che dobbiamo fare e non sugli spalti.

I tifosi mi chiedono del derby dal giorno del raduno. Uno, sul pullman, mi ha detto che dovevamo vincere due partite…io gli ho spiegato che dovremo vincerne un po’ più di due! Questo spiega come questa partita è vissuta in città. Sono contento di averne già vinte più di due, ora cerchiamo di vincere la prossima.

Infermeria? Vedremo come sta Daniel dopo giorni di febbre altissima. Dellosto è recuperato ma non si è mai allenato con la squadra.

Il momento che sta attraversando la Virtus? Non è facile per nessuno fare una stagione intera al 100%. Non penso che la sconfitta di Sassari influenzi qualcosa, come non lo avrebbe fatto una nostra sconfitta con Brindisi: il derby ti dà la possibilità di resettare tutto. In quanto a me non mi dispiace arrivarci con queste sensazioni piacevoli e 4 vittorie nelle ultime 5 partite, stiamo giocando bene, siamo cresciuti su tanti aspetti e abbiamo più certezze di un mese fa.

Quale sarà la chiave della partita per noi? Io metto sempre il collettivo al primo posto, sia in attacco che in difesa. Sarà importante quindi giocare insieme, aiutarci, leggere le situazioni della partita e dunque i possibili vantaggi. L’aspetto più importante sarà la capacità delle squadre di poter contare sul contributo di tutti.

Aradori? Parlerò con lui come con tutti, è un giocatore molto maturo e sereno nelle cose che fa, è scrupoloso nella preparazione, approccerà questa partita come tutte le altre. Poi mercoledì ci sarà un aspetto emotivo in più, ma confido nel suo equilibrio. Magari parleremo, ma senza appesantire troppo la cosa: non ce n’è bisogno, ho letto le sue interviste e sono rimasto colpito dall’equilibrio delle sue dichiarazioni.

Stipcevic? Ha già giocato questo tipo di partite, è abituato a grandi platee. In alcuni momenti non è stato brillante ma non è in un momento negativo, spesso l’andamento di squadra non l’ha aiutato. Per una gara del genere può caricarsi, è uno di quelli che partite del genere le vorrebbe sempre giocare. Non penso abbia rivalità con Teodosic (serbo) ma piuttosto con lui e tutta la Virtus, tutti i grandi giocatori che ci sono dall’altra parte. Ha voglia di fare bene, è un giocatore istintivo, emozionale che sa quanto questa partita sia diversa dalle altre.

Djordjevic? Sarà stimolante affrontarlo, è stato un grande giocatore ed è destinato ad una carriera importante anche come allenatore.

Giovanni Fornasari

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