Le pagelle di Torino-Reggio Emilia: White e Washington sono uno spettacolo, Reggio ‘tradita’ da Polonara e Aradori

Pagelle Serie A

FIAT TORINO

J. Wilson 6,5: Abbastanza spento per tre quarti, si accende nel finale con un paio di giocate decisive per fermare i tentativi di rimonta reggiani, chiudendo con un buon 7+7.

T. Harvey 7+: Primo tempo mostruoso, 15 punti e licenza di bucare la retina a ripetizione. Si prende tanti tiri, a volte forza e questo è un limite, ma è sempre nel pieno dell’attacco torinese, contribuendo anche in fase di regia con ben 7 assist.

C. Wright 6,5: Più spento rispetto al solito, si dedica di più alla fase difensiva cercando di limitare gli esterni reggiani. Nonostante ciò mette 4 punti, 4 rimbalzi e 5 assist a referto.

harvey torinoDJ White 8: Ennesima doppia doppia, 24 punti e 10 rimbalzi, difese pazzesche anche contro un grande Cervi come quello di stasera. Una minaccia in ogni angolo del campo, segna dal pitturato, dai 5 metri, da tre punti. Semplicemente un pivot completo in ogni sua componente.

D. Parente 6: Esordio in A a 33 anni, un assist. Un bel premio ad una carriera da gregario.

M. Alibegovic 7: La guardia torinese esce dalla panchina ed è fondamentale nel primo tempo quando con un paio di triple da il primo allungo ai suoi. Cala nella ripresa ma è autore di una buonissima gara.

D. Washington 8: Non segna per gran parte dell’incontro, eppure è difficile trovare aggettivi diverso da ‘Perfetto’ nel giudicare la sua gara. 13 punti alla fine, 8 rimbalzi, 7 falli subiti, una difesa su Aradori da far vedere nelle scuole, e due schiacciate letteralmente terrificanti.

A. Fall s.v.: 3 minuti viste le rotazioni corte per far fiatare i suoi compagni titolari.

V. Mazzola 7: Il protagonista che non t’aspetti, esce dalla panchina e risponde presentissimo in ogni azione. Segna 10 punti e cattura 6 rimbalzi in 20 minuti, mettendoci cuore e anima su ogni pallone.

All. Vitucci 7,5: Ruota praticamente 7 uomini, i suoi fidati americani tirano fuori il meglio, e grazie alla difesa che mette in campo riesce a ingarbugliare Reggio, costringendo gli ospiti a una gara complicatissima. Vittoria di prestigio e classifica che ora può essere guardata con interesse in ottica Final8.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA

cervi reggio emilia

P. Aradori 5: Nervoso fin dall’inizio, soffre terribilmente la difesa asfissiante che Washington li mette addosso. Nel terzo quarto compie un paio di errori madornali in attacco quando Reggio aveva l’occasione per riavvicinarsi un minimo. Serata storta, ma è sempre l’ultimo a mollare.

D. Needham 6: Il play americano parte male, ma nel secondo tempo è il principale terminale offensivo dei suoi, nonostante parecchie forzature. Chiude con 11 punti e 4 assist.

A. Polonara 4,5: E’ stato presente? Ok, 4 assist, ma per il resto è sembrato un corpo estraneo a questo incontro, impalpabile su tutti i 28 metri del parquet.

D. James 5,5: Chiamato a provare a tappare i buchi di un negativo Polonara, l’ala americana fa e disfa, mostrando parecchia discontinuità. Un paio di belle giocate nel quarto periodo danno un briciolo di speranza a Reggio, ma sono semplici fuochi di paglia.

A. Della Valle 6: Non è sicuramente la miglior versione di Amedeo, però quantomeno ci prova, si butta dentro e prende falli, chiude con 12 punti. Sufficiente nel complesso, però potrebbe fare molto di più.

A. De Nicolao 6: 20 minuti di ordinaria amministrazione, senza fare e disfare, svolgendo il suo solito compito, nonostante l’assenza di giocate importanti.

R. Cervi 7: Finalmente una bella partita del lungo reggiano, molto positivo in attacco nonostante dietro si trovi a combattere con quell’indemoniato di White. Termina con 15 punti, facendosi sempre trovare pronto e prima risorsa reggiana per questa sera.

S. Lesic 6,5: 16 minuti in campo, presenza su ogni pallone e un ottimo impatto. Reggio che ha una battaglia di esterni di prim’ordine stasera ha ottenuto il meglio dai suoi lunghi. Avrebbe meritato qualche minuto in più.

All. Menetti 5: Il roster corto non può essere un’attenuante, in quanto anche Torino era con l’acqua alla gola. Di sicuro i suoi giocatori più importanti lo ‘tradiscono’, però non cerca in alcun modo di cambiare le carte in tavola, magari modificando alcuni quintetti soprattutto vista la buona serata dei suoi lunghi. Ora il secondo posto non è più di competenza reggiana.

Luca Consolati

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