Cremona soffre per 15 minuti poi batte Capo d’Orlando e conquista le Final Eight

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BETALAND CAPO D’ORLANDO 85-95 VANOLI CREMONA

(27-21, 23-25, 14-21, 21-28)

La Vanoli Cremona conquista l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia andando a battere a domicilio l’Orlandina, sovvertendo tanti dei pronostici di inizio anno dopo il ripescaggio. Nei primi sedici minuti subisce 45 punti da Capo d’Orlando che tira con percentuali irreali (6/7 da tre punti nei primi 9 minuti) ma poi si squaglia, anche per la stanchezza degli impegni di Coppa e per il periodo delicato, sotto i colpi di Johnson-Odom (25 punti, 4 rimbalzi, 6 assist e 0 perse) e di una difesa cremonese molto più concentrata e tatticamente diversa.

Entrambe le squadre nei primi minuti perdono molti palloni (3 a testa in soli 2 minuti di gioco) ma poi trovano ritmo in attacco, soprattutto i padroni di casa con Alibegovic (10 punti in un amen) e Maynor e in generale con 6/7 da tre punti a punire la difesa un po’ superficiale dei cremonesi. La Vanoli resta a contatto perchè comunque in attacco produce cose positive (27-21 dopo i primi 10 minuti) ma a inizio secondo quarto, a parte una tripla dell’ex Drake Diener, Cremona sbaglia molto e subisce ancora di più in difesa, soprattutto con i tagli e i backdoor ben innescati da Maynor e dall’ottima vena realizzativa di Wojciechowski, altro ex di giornata, fino al massimo vantaggio sul -15 (39-24). Nonostante qualche timida risposta con Fontecchio e Portannese, la Vanoli continua a subire difensivamente (45 punti subiti in 16 minuti) il doppio lungo di coach Di Carlo ma riesce a chiudere il quarto con tanti liberi e soprattutto con un gioco da tre punti di Johnson-Odom proprio allo scadere e riuscendo ad andare al riposo con un insperato -4 (50-46).

Nel terzo quarto, cambia totalmente la difesa di Meo Sacchetti: mette Martin in marcatura su Maynor che, quando invece non è marcato dall’ex Agrigento, viene raddoppiato costantemente sul pick and roll. La Vanoli così forza altre palle perse che generano recuperi (11 su 16 perse totali) e in attacco si affida sempre a DJO, che continua nel suo super momento di forma (23 di media nelle ultime 4, tutte vittorie), e a un positivissimo Gazzotti che oltre alla solita energia trova anche con efficienza e continuità il canestro (giocando bene in coppia con Sims, dopo tante partite in cui l’aveva fatta da padrone il quintetto piccolo). La Betaland non fa scappare Cremona solo grazie alla coppia Delas-Wojciechowski e alla classe dell’ex Oklahoma City Thunder ma dopo il 6/7 iniziale da tre tira 4/21, con Kulboka e Ikovlev in giornata no, mentre la Vanoli chiuderà la partita con 13/32, settima partita della stagione con oltre 10 triple (e non tanto casualmente tutte sette vittorie) e si assicura un buon margine di vantaggio con i vari Johnson-Odom (25 punti con 6 assist e nessuna palla persa), Fontecchio e Martin (partita in sordina ma efficaci nel finale) per gestire gli ultimi minuti finali. Nonostante qualche distrazione di troppo Cremona non fa rientrare i siciliani (che incassano così la quarta sconfitta consecutiva e ora devono guardarsi le spalle) e vince la sua quarta partita consecutiva, strappando il tanto insperato quanto meritato biglietto per le Final Eight di Coppa Italia di Firenze.

Betaland Capo d’Orlando: Gio. Galipò NE, Alibegovic 15, Maynor 22, Ihring, Atsur, Kulboka 6, Francesco NE, Delas 8, Gia. Galipò NE, Wojciechowski 18, Stojanovic 11, Ikovlev 5.

Vanoli Cremona: Johnson-Odom 25, Martin 9, Gazzotti 10, T. Diener 4, Ricci, Ruzzier 2, Portannese 5, Fontecchio 13, Sims 12, D. Diener 3, Milbourne 12.

Michele Manzini

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