Come si presenta Capo d’Orlando a queste Final Eight? Com’è il vostro stato di forma?
“Ci presentiamo abbastanza bene. Abbiamo perso l’ultima partita in casa contro Trento, ma prima di questa partita abbiamo vinto due gare di fila. La sconfitta contro i trentini è arrivata perché non abbiamo giocato bene e in attacco non abbiamo fatto le cose che siamo soliti fare, anche se abbiamo messo una buona intensità. Lavoriamo bene e questo è un gruppo fatto di ragazzi che vogliono giocare insieme. Tra noi c’è un grande affiatamento”.
Sfidi Reggio Emilia, la squadra con cui hai giocato la finale scudetto. Per te sarà sicuramente importante…
“Onestamente l’avversario non cambia la mia mentalità. Mantengo la stessa mentalità con tutte le squadre. Ho amici a Reggio Emilia, ma a parte questo è una partita come le altre”.
Se potessi togliere un giocare a Reggio Emilia, chi sceglieresti?
“Bella domanda! E’ difficile perché è una squadra equilibrata, però un giocatore che mi piace tanto è sicuramente Della Valle. Amedeo è uno che lavora ed è cresciuto tanto in questi due anni. Un altro che temo è sicuramente Riccardo Cervi e anche lui, come successo con Della Valle, è migliorato molto. Sta giocando bene sia in attacco che in difesa ed è uno dei punti di forza della squadra”.
Milano è da tutti considerata la più forte, anche tu pensi sia la favorita per questa vittoria? Quante possibilità ha la tua squadra di portare a casa la Coppa? La stessa Coppa che tu hai vinto nel 2014 con Sassari.
“La bellezza della Coppa Italia è proprio questa. Otto squadre vanno lì per vincerla e ognuno ha l’opportunità di farlo. E’ una situazione in cui una partita può stravolgere le aspettative, non è una serie come ai playoff, e ci sono possono essere sorprese. Sappiamo che sarà difficile ma possibile, perché giochiamo con confidenza”.
Capo d’Orlando è la vera sorpresa di questo campionato: sognavi solamente di poter essere così in alto in classifica a questo punto della stagione in precampionato?
“E’ una domanda difficile, perché molti elementi della nostra squadra sono arrivati a ridosso dell’inizio del campionato, su tutti Delas, arrivato poche settimane prima del via. Avevamo Fitipaldo, giunto dal Sud America da autentico sconosciuto, quindi era difficile esprimere le nostre potenzialità all’inizio. Forse dopo 3-4 partite abbiamo capito di essere un bel gruppo di giocatori altruisti e con abbastanza talento per vincere. Da lì ho capito che potevamo vincere ogni partita”.
Gianluca Basile, storico giocatore di Capo d’Orlando, ieri ha annunciato il proprio ritiro. Speri che un giorno possa ritornare sui suoi passi?
“Ho parlato con lui, perché vive a Capo d’Orlando, e ho capito che non tornerà. E’ una leggenda del basket italiano, non ho giocato contro Basile nel suo momento migliore, ma l’ho visto quando giocava in Nazionale o col Barcelona ed è sicuramente un giocatore che rispetto. Inoltre non è solo un marcatore ma un campione e può giocare in ogni squadra del mondo, perché segna, ma riesce a fare anche tante altre cose per la squadra”.
Si ringraziano Diener e Capo d’Orlando per la disponibilità.
- Wembanyama, la sua 1a tripla doppia fa già la STORIA dell’NBA - 11 Gennaio 2024
- Vlahovic: “Giocavo a basket da bambino… E sono pronto a battere Allegri in 1 vs 1” - 1 Dicembre 2023
- Che fine hanno fatto gli Azzurrini che vinsero l’argento al Mondiale nel 2017? - 3 Dicembre 2022