Joel Embiid ha reclutato Marco Belinelli, la risposta del Beli è stata “Trust the Process”

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A poche ore dalla firma sul contratto con i Philadelphia 76ers, Marco Belinelli ha parlato ai media dell’ennesimo cambio di maglia della sua carriera (i Sixers sono la sua nona squadra!):

“Nella mia carriera ho girato l’America più volte e a furia di girare, spesso mi ritrovo in squadra con facce conosciute. Ad esempio avevo già giocato con Amir Johnson a Toronto e con Jerryd Bayless a New Orleans. Conoscevo già anche coach Brown, con cui c’è un rapporto di stima reciproca.”

Proprio l’allenatore dei Sixers è uno dei più entusiasti della nuova aggiunta al suo roster, come dimostrano le sue dichiarazioni al miele:

“Seguo Marco da tanto tempo, ho chiesto pareri ai miei amici e colleghi Gregg Popovich e Mike Budenholzer (Brown è stato a lungo assistente di Popovich a San Antonio, così come Budenholzer, ndr.). […] So che qui in NBA è considerato prevalentemente un tiratore da tre, ma per me è anche un playmaker. So che ha giocato in questo ruolo con la nazionale italiana.”

Brown non è l’unico ad accogliere Belinelli a braccia aperte. Alcuni dei suoi compagni più celebri, Joel Embiid e Dario Saric, hanno confidato:

Saric ricorda scherzosamente di aver eliminato l’Italia al Preolimpico.

“Appena ho saputo delle trattative dei Sixers con Marco, ho recuperato il suo numero e gli ho mandato un paio di messaggi per convincerlo a sposare il nostro progetto. Quando lui mi ha risposto con un semplice ‘Trust the Process’ era chiaro che si sarebbe unito a noi. Sono molto felice.” – Joel Embiid

“Non sapevo che Marco avesse firmato con i Sixers, me lo ha scritto un mio amico italiano. Tutti sappiamo chi è Belinelli, è uno degli europei più forti in circolazione. Con la sua esperienza e la sua conoscenza del gioco miglioreremo ancora. Mi dispiace aver eliminato la nazionale italiano al torneo Preolimpico, ma queste cose succedono nella vita (ride, ndr.).” – Dario Saric

Nella notte il Beli ha esordito con la sua nuova maglia, mettendo a referto 17 punti in 27 minuti, con un ottimo 3/5 dalla lunga distanza. L’uomo giusto nel posto giusto?

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Niccolò Armandola

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