Sassari-Milano, i commenti post partita di Pianigiani, Pasquini e Polonara

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SIMONE PIANIGIANI

Siamo stati poco presenti. Per noi, una settimana come questa, nella situazione in cui siamo, era troppo. In sette giorni, abbiamo giocato domenica, martedì e giovedì. Oggi le energie non c’erano, abbiamo cercato di distribuirle un po’, siamo stati vicini, ci siamo disuniti per due-tre errori nostri. Potevamo restare attaccati e ci avrebbe dato un pochino più fiducia, giocatori che normalmente segnano hanno sbagliato tiri aperti. Non avevamo un ritmo difensivo per fare due-tre giocate difensive consecutive. Non siamo mai riusciti a fermare il ritmo di Sassari e quando abbiamo preso il parziale non siamo riusciti a tenere il passo, ma anche mentalmente, non avevamo le energie per recuperare. Ho voluto distribuire minuti tra i giocatori perché poi giochiamo fuori a Tel Aviv. Ho cercato di dare minuti importanti a Pascolo perché sarà lungo il recupero e il reinserimento, ma dobbiamo dargli un po’ di ritmo partita e Jefferson e minuti in più a chi ha giocato meno durante la stagione. Dobbiamo essere uniti e, data anche la lunghezza dell’Eurolega. In campionato tutte le cose si decidono più avanti, dobbiamo accettare serate come queste.
Non dobbiamo però accettare un divario così importante, perché siamo l’Olimpia e sotto di 15, devi resistere, devi far di tutto per perdere di 13 e non di 17. Se accetti di andare a -26, non è una cosa che dobbiamo accettare noi stessi.

Sui lunghi la coperta è un po’ corta?

E’ come se vivessimo un momento della stagione con infortuni gravi. Manca Young, che è il centro titolare dall’inizio della stagione e manca anche Pascolo. Oggi era difficile spostare Micov da 4 perché era oggettivamente “morto”, in quanto era il giocatore che abbiamo utilizzato maggiormente. In Eurolega con Tarczewski teniamo botta, il nostro reparto lunghi c’è, si potrebbe far meglio perché c’è chi non ha esperienza nel campionato italiano e chi non la ha in Eurolega. Abbiamo subìto infortuni importanti subito, ma noi teniamo duro e questo non ci deve far preoccupare. Gudaitis, il nostro centro più solido, ogni due-tre minuti chiedeva il cambio perché era stanco, ma i ritmi sono questi e dobbiamo accettarlo. Lo stesso ha fatto Cusin che ha avuto attacchi influenzali in questa settimana. Oggi è fin troppo facile dire che abbiamo sofferto con i lunghi, non solo con Planinic e Jones, ma anche sugli aiuti, i pick ‘n roll e con una squadra che gioca con quel ritmo, se non riesci a reggere con azioni difensive ti fanno “ballare”.

Come vede la Dinamo?

Ci sono molte squadre interessanti che hanno ambizioni di alta classifica dichiarate e legittime, che sono quelle che hanno roster pronti e che sono abituati a giocare spesso col doppio impegno in Europa: Venezia, Avellino, Torino, Sassari e Bologna, che però non gioca le Coppe, ma con giocatori esperti e di valore europeo, che sono abituati a giocare ad alto livello.
Sassari ha potenzialità e con tanti punti nelle mani. Ha rotazione ed è una squadra che è molto rinnovata e a ottobre e novembre è presto per giudicarle. Bisogna vedere se tengono il ritmo e a febbraio si può vedere chi ha più up&down, chi ha trovato continuità e mentalità costante. Si inserisce sempre qualche sorpresa, il campionato è bello, non è scontato e aspettiamo febbraio. La Coppa Italia segna uno spartiacque e poi ci sarà la volata playoff dove conta arrivare più freschi possibile.

FEDERICO PASQUINI

Un commento sulla partita.

Siamo stati bravi, abbiamo preparato la partita per essere aggressivi dal punto di vista difensivo. Volevamo crescere dal punto di vista difensivo e dei meccanismi. Siamo insieme da 10 giorni, abbiamo fatto un bel lavoro. Volevamo lavorare bene in difesa per giocar e in contropiede. Se  non c’era questo dovevamo chiudere subito l’attacco e andare a lavorare sugli ultimi secondi. I ragazzi sono stati bravi a leggere la partita. Hanno fatto un’ottima prestazione.

Avete vinto di 21 contro Milano e sembra quasi una cosa normale.

Sono estremamente soddisfatto, ma sono una persona razionale e, sia con una vittoria, che con una sconfitta, conosco la dinamica della squadra. Le cose che mi preoccupano sono cose che vanno oltre al discorso del risultato. Vincere così largo contro Milano non è una situazione normale, ma siamo consapevoli che questa squadra ha potenziale, ha bisogno di tempo, di crescere e di stare insieme. Dopo 10 giorni stiamo tornando quelli del precampionato che vincevamo con tutti e che tenevamo tutti i giocatori sotto i 30 minuti. Siamo contenti di aver vinto contro Milano, però c’è anche il fatto di sapere che questi ragazzi sono persone molto serie e il mio lavoro deve raggiungere gli equlibri di squadra, con cose che magari possiamo migliorare.

La scelta di correre e sfruttare che Milano aveva una gara in più di voi, ha funzionato.

Credo che questa debba diventare la nostra via, il nostro modo di giocare in attacco. Giocando sempre con due piccoli, con un gioco perimetrale, la capacità che hanno loro di giocare situazioni di pick ‘n roll oppure in cui il gioco si rompe sono  cose che devono essere sfruttate. Se muoviamo la palla due-tre volte in attacco

Avete avuto costanza nei vari quarti senza subire più di 20 punti…

Martedì giochiamo contro uno squadrone che sta vincendo sempre. Se riusciamo a fare questa intensità difensiva, possiamo battere anche Monaco, una squadra lunga e profonda. Non vedo grandi limiti se manteniamo la squadra avversaria a meno di 20 punti a quarto. Molto spesso hanno anche segnato difficilmente. Da Bologna vedevo segnali positivi, mi avete preso per matto, ma non lo sono. Se si perde di 17, ma la squadra gioca in una certa maniera vedo che la squadra sta crescendo. Planinic è la fotografia del nostro momento. E’ 2.11 m x 120 kg, non può inventarsi situazioni, può inserirsi solo in un sistema rodato quando si sa come passargli la palla e come coinvolgerlo. Non abbiamo avuto solo miglioramenti difensivi, ma l’abbiamo coinvolto anche nella maniera giusta. Quando il sistema sarà cresciuto, Planinic giocherà da Planinic come ha fatto stasera.

ACHILLE POLONARA

Dopo la vittoria di Murcia abbiamo preso molta fiducia. Eravamo molto carichi prima della partita, volevamo azzannarla da subito e così è stato. Nel primo tempo abbiamo fatto un ottimo lavoro e ancora di più nel secondo. Nel terzo quarto abbiamo preso il largo e siamo stati bravi a mantenerlo. Veniamo da due vittorie importanti e martedì affrontiamo una partita importante. Il pubblico oggi è stato fantastico e speriamo di trovare la stessa cornice anche in Champions League.

Stasera si è vista un’altra Dinamo rispetto ad altre partite. Spesso ci facevamo recuperare il vantaggio, ma oggi siamo stati bravi a mantenerlo, soprattutto nel secondo tempo, quando Milano era tornata a -12. Non era una partita facile, sappiamo il livello di Milano. Siamo contenti della vittoria e il pubblico è stato fantastico, quasi come ai tempi dello scudetto, quando l’ho perso e me lo ricordo molto bene (ride…).

A proposito di Cinciarini, si è preso una bella dose di fischi…

Anche lui ha fatto tante battaglie contro Sassari e se lo aspettava anche prima della partita. Non sarà rimasto troppo stupito.

Dove pensate di dover crescere maggiormente?

In alcune partite ci mancava molto la difesa. Stasera abbiamo fatto un ottimo lavoro, concedere 69 punti a Milano è davvero tanta roba. Dobbiamo crescere dal punto di vista di gruppo e di squadra. Siamo nuovi, stiamo lavorando su questo aspetto e cresciamo giorno dopo giorno.

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