Pianigiani – Sodini: le parole di presentazione a poche ore da gara1

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Stasera comincia Milano-Cantù, il quarto di finale sicuramente più atteso e più sentito dalle tifoserie. Coach Simone Pianigiani e coach Marco Sodini presentano così la gara:

PIANIGIANI: “Inizia un nuovo campionato che ha la particolarità di prevedere partite ogni due giorni quindi lo vivremo in apnea cercando di fare in modo che sia il più lungo possibile come proveranno a fare tutti del resto, perché è quello che ha detto la stagione. Noi arriviamo pronti perché i ragazzi hanno lavorato bene e negli ultimi due mesi, pur continuando a giocare gare impegnative, si sono preparati per questo momento, nonostante l’assetto sia cambiato spesso tra infortuni temporanei e prolungati. Siamo pronti mentalmente a giocare una serie lunga perché è giusto avere rispetto per tutti. Sappiamo che Cantù ha i mezzi per vincere contro chiunque, che è la squadra che di gran lunga segna più delle altre, ma noi siamo pronti anche a vincere sul loro campo, perché l’abbiamo già fatto, conducendo tutta la partita e anche se eravamo in emergenza. Sono una squadra che tiene i ritmi alti e ha grande capacità di allargare il campo con giocatori molto duttili. Poche squadre sono riuscite ad abbassare la loro produttività di punti. Quindi mentalmente dovremo essere molto solidi e pronti, perché la solidità è quella che paga anche davanti ad una squadra che ci crede e ha voglia di superarsi. Noi siamo cresciuti molto nel corso della stagione, anche nelle difficoltà e anche soffrendo: dobbiamo rimanere con la testa sulla serie. Purtroppo non siamo riusciti a rimettere in ritmo Jordan Theodore che fino all’infortunio era stato un giocatore molto importante per noi. In EuroLeague andava a quasi 13 punti di media, il che la dice lunga su quanto fosse stato utile. Adesso è guarito ma dopo due mesi non ha il ritmo degli altri. Confidiamo che nel corso dei playoff possa farsi trovare pronto qualora ci fosse bisogno. Oggi abbiamo un nostro equilibrio, per cui sarà nel corso dei playoff che vedremo se ci sarà la possibilità di distribuire le risorse con Amath M’Baye o in un altro modo. Ma l’aspetto mentale sarà il più importante

SODINI: “Vorrei dirvi che affrontiamo i playoff con l’Olimpia Milano con la mente sgombra, libera e soltanto decisi a goderci il fatto che siamo nel ballo delle debuttanti dei playoff, ma in realtà nel mio carattere non è così e lo sapete perfettamente, quindi la realtà vera e concreta è che vogliamo giocarci i playoff con l’ambizione di fare la cosa migliore possibile, come per la Coppa Italia. Incontriamo una squadra che siamo già stati capaci di battere. È vero, sarà Davide contro Golia, però intanto noi una volta li abbiamo già battuti. Vogliamo andare con lo spirito coraggioso di chi vuole ripetere l’impresa che obiettivamente, mantenendo una concretezza pratica, è molto difficile e complicata da fare. Quale sarà la nostra scelta? Non gestire la serie, andiamo a giocare la prima partita come fosse l’ultima. Nel momento in cui abbiamo finito la prima partita abbiamo un giorno e mezzo quasi due di tempo per ricostruire le energie fisiche e mentali per giocare la seconda. Però non voglio nemmeno pensare a Gara 2. Un’impresa complicata da ripetere perché loro hanno una struttura di squadra costruita per competere nei playoff e per vincere il campionato. Hanno avuto alti e bassi rispetto alla loro struttura di squadra ma comunque rimangono una corazzata con tredici giocatori veri, possono permettersi di avere fuori per le pertite giocatori come Theodore o M’Baye. Chiaramente nell’arco della serie, la profondità di roster può fare la differenza. In questa stagione li affronteremo per la quarta volta e l’obiettivo contro di loro è sempre quello di allargare il campo, cerchiamo di correre il più possibile e di essere anche un po’ sbruffoni, guasconi. Riuscire ad accettare di prendere anche il primo tiro, se quel tiro è un buono ovviamente, riuscire a giocare nei primi secondi dell’azione, spingere il contropiede fino l’eccesso, aumentare a dismisura il nostro modo di essere unici nella lega, anche se non è vero perché c’è comunque Cremona che un po’ ci somiglia. Sarà possibile? Questo non lo so, però non vogliamo piangerci addosso, anzi, vogliamo mostrarci a Milano con il coraggio.”

 

Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano e Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù

Luca Consolati

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