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5 pillole NBA del mese di dicembre

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Il mese di dicembre per la NBA è stato un vero disastro. Di questo però ne parleremo prossimamente. Nonostante mille peripezie, si sono viste ottime prestazioni, alcune conferme e diverse sorprese in questo mese.

 

CHRISTMAS DAY

A fronte di quello che sarà anche il flop di questo mese, contro ogni pronostico il 25 dicembre è stata una delle più belle giornate di questo inizio di stagione. La nba temeva di trasmettere in diretta mondiale uno dei peggiori “Christmas Day” di sempre a causa della quantità di giocatori rientrati nel protocollo per il Covid-19. Delle 5 partite disputate solo una (Hawks-Knicks) si è conclusa con uno scarto superiore ai 10 punti. Le altre quattro gare hanno regalato match decisi solo nel finale con grandi prestazioni individuali. I protagonisti attesi hanno risposto presenti: Harden ha chiuso con una tripla doppia da 36+10+10, mentre LeBron ha sfiorato quota 40 punti. Curry e CP3 si sono dati battaglia fino all’ultimo quarto e la sfida tra Celtics e Bucks si è confermata essere ormai una delle più accese rivalità di questi ultimi anni.

 

NIKOLA JOKIC – JOEL EMBIID

Ancora una volta. Jokic vs Embiid. Embiid vs Jokic. L’anno scorso fu il lungo dei Nuggets a spuntarla, vincendo il premio di MVP della regular season nba. Quest’anno i protagonisti sembrano essere altri, ma i due centri sono apparsi in uno stato di forma eccellente. Jokic ha flirtato con una tripla doppia di media questo mese, chiudendo con 25 punti, 14 rimbalzi e 8 assist. I Nuggets stanno affrontando una stagione complessa: la squadra ha un record di 17-16 e fatica a restare sopra il 50% di vittorie. Il merito di questa chance è chiaramente dovuto alle prestazioni del suo franchise player. Una situazione analoga la stanno vivendo i 76ers: Joel Embiid, dopo aver saltato 9 partite a novembre, questo mese si è riscattato con 29 punti di media e quasi il 50% al tiro. Il lungo di Phila ha chiuso ben 6 gare sopra quota 30 punti, portando per 5 volte i compagni alla vittoria.

 

CLEVELAND CAVALIERS

Cleveland Cavaliers vs. Toronto Raptors gamethread - Fear The Sword

 

Secondo mese su due di regular season terminato con un record positivo per i Cavaliers. Se prima di gridare “al miracolo” era lecito aspettare, adesso si può cominciare a parlare di trend. La squadra allenata da J.B. Bickerstaff, fresco di rinnovo, presenta quest’anno un record di 20 vittorie e 15 sconfitte. L’ultima volta che la squadra viaggiava sopra il 50% di vittorie era la stagione nba 2017-18, l’ultima di sua maestà LeBron James. Il successo di quest’anno si fonda su basi solide, come la difesa, la seconda migliore di tutto il campionato con 101.4 punti di defensive rating su 100 possessi. Merito delle twin-towers Evan Mobley, papabile rookie dell’anno, e Jarrett Allen: una mossa tanto contestata a inizio anno e che invece sta smentendo anche i più critici. Per assurdo la squadra è riuscita a trovare continuità nonostante l’infortunio di Colin Sexton, che tornerà a disposizione dalla prossima stagione. Il cambio di passo arriva anche dall’ottima stagione di Garland: l’esterno ex ha guadagnato dell’assenza di Sexton e sta viaggiando a quasi 20 punti e 7 assist di media. Il fresco infortunio che ha messo K.O. Ricky Rubio potrebbe spegnere le speranze dei Cavs, ma resta il fatto che la squadra sembra essere uscita dalla palude in cui era finita.

 

JRUE HOLIDAY

jrue holiday

I Milwaukee Bucks hanno chiuso il mese di dicembre con un record molto positivo, vincendo 11 partite su 16 giocate. Se in questo mese la squadra campione nba è riuscita a rilanciarsi in vetta alla Eastern Conference è anche merito di Jrue Holiday. Il play ex Pelicans ha sopperito alle assenze di Giannis, che ha saltato 7 gare: Holiday ha fatto registrare 21 punti di media, a cui vanno tenuti in considerazione anche i 7 assist e 4.5 rimbalzi. Il numero 11 dei Bucks si è dovuto caricare la squadra sulle spalle in termini realizzativi, tanto da chiudere con 20 o più punti in nove partite. Le sue prestazioni sono supportate anche da un insensato 56% al tiro. In questo momento Milwaukee ha una striscia aperta di 5 vittorie consecutive e sembra essere salda tra le prime 4 squadre a est.

 

PATTY MILLS

È l’unico giocatore che ha giocato tutte e 31 le partite di questo inizio di regular season. È terzo per minutaggio dietro KD e Harden con oltre 30 minuti a gara (non ha mai giocato così tanto). Dati alla mano è persino il miglior giocatore per differenziale tra quando è in campo e siede in panchina (+13.3 ogni 100 possessi). Quindi no, non è così sorprendente ci sia Patty Mills in questa classifica. Per continuità è senza dubbio la sorpresa di questi Brooklyn Nets, una squadra che sta pagando l’assenza di punti fermi all’interno del roster. A 33 anni sta viaggiando a 14 punti in media, miglior dato in carriera. A dicembre è stato in grado anche di terminare due partite sopra quota 30 punti, con lo show andato in onda nella vittoria contro i Los Angeles Lakers il giorno di Natale (34 punti, 8/14 da tre).

 

Giovanni Aiello

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