A2 Gold: batti e ribatti in casa Veroli; cosi’ non va!

Serie A2 News

Ormai e’ nota la situazione difficile di Veroli nella competizione di A2 Gold per le difficolta’ economiche che si sta trascinando dietro sin dall’inizio della stagione, ma mai lo era stata fino a questo punto: con l’addio di Alex Legion, Wojciechowski e Grande che minacciano di andarsene per motivi di stipendio e una compagine giovane mandata allo sbaraglio, adesso si aggiunge un nuovo aneddoto.

Dopo il derby perso contro Ferentino, coach D’Arcangeli nella conferenza stampa ha tralasciato l’analisi post-partita per dedicare piu’ spazio a un messaggio nei confronti del presidente della societa’ ciociara, Massimo Uccioli.

“E’ stata una settimana difficile, abbiamo deciso di cedere Legion ma non so perché, dico solo che le parti dovrebbero rispettare gli impegni contrattuali. Il progetto tecnico estivo era stato avviato in maniera diversa con 4 senior e poi i ragazzi. Non voglio mandare i miei giocatori al massacro senza che nessuno chiarisca che il progetto segue la medesima linea di condotta. Wojciechowski non ha giocato perché non era nelle condizioni di farlo dopo non essersi allenato per tutta la settimana, non per una questione di stipendio. Ora Uccioli faccia chiarezza, esponga se c’e’ la possiblita’ di andare avanti.  Questo “patto del Nazareno” è a tre parti: i ciociari, la Stella Azzurra e Martinelli. Il Basket Veroli e Martinelli dovevano dividere le spese al 50%. Io non so quanto abbia tirato fuori ognuno, ma è chiaro che qualcuno non ha rispettato gli accordi, anche se Martinelli mi ha assicurato che continua ad operare per questa società. Io, come rappresentante della Stella Azzurra, avevo come carico i giocatori e le strutture per allenarsi. Se il presidente quando dice che deve vedersi con la Stella Azzurra per fare il bilancio economico, io ho fatto piu’ di quanto mi era stato richiesto. Vedremo domani o la prossima settimana.”


La risposta del presidente non e’ stata tardiva nel comunicato qui riportato:


“Basket Veroli nella persona del presidente Massimo Uccioli apprende con rammarico le gratuite dichiarazioni rilasciate dal coach Germano D’Arcangeli alla stampa. Pur volendo riconoscere la probabile avventatezza delle parole, rese nell’immediatezza dell’ennesima sconfitta, è assolutamente inaccettabile la presa di distanza dell’allenatore dalle scelte che hanno portato alla risoluzione del rapporto con l’atleta Legion, sulle quali lo stesso coach era perfettamente d’accordo, al punto da ritenerlo già da tempo distante dai compagni e dal progetto sportivo, in una situazione di sostanziale ingestibilità (e per cui la società ne è venuta a conoscenza con notevole colpevole ritardo). Altrettanto incredibili sono le lamentele relative alla difficile situazione economica e finanziaria, che da tempo sono denunciate dalla società. Esse non costituiscono una novità per alcuno ne tantomeno per l’allenatore, il quale è da sempre perfettamente al corrente di quale sia nello specifico ogni situazione. Le difficoltà dell’allenatore e della Stella Azzurra sono esattamente le medesime nelle quali si ritrova il Basket Veroli e sono il frutto di un equivoco che ha un nome e un cognome: Michele Martinelli. Il signor Martinelli a nome della Stella Azzurra ha pattuito con la nostra società la condivisione delle spese al 50% cosa che puntualmente non è avvenuta. La difesa d’ufficio, pertanto, nei confronti di Martinelli manifestata al termine della partita con Ferentino appare quanto meno azzardata se non fuori luogo. La partita è stata tutt’altro che un gioco al massacro per i ragazzi. A loro, dalla società e dagli sportivi, viene riconosciuto una partita di grande orgoglio e di grande maturità onorando il campo e rispettando la maglia che indossavano. Questi ragazzi sono il vanto riconosciuto degli sportivi che all’unanimità hanno tributato loro applausi e ringraziamenti, che sono stati rivolti anche allo stesso coach .E’ da questi nostri ragazzi che vogliamo ripartire andando a colmare i tasselli che sono rimasti vacanti per mantenere vivo il nostro progetto iniziale.”

Insomma si delinea un problema che si aggiunge ai sopra citati: la mancanza di comunicazione tra le parti. In un momento cosi’ difficile, ora piu’ che mai ci dovrebbe essere un intesa ancora piu’ forte, invece sembra che ci sia una totale spaccatura di idee e di progetti da applicare sul campo, a cui non si trova una soluzione. La terra sta tremando sotto i piedi e non si riesce a raggiungere un compromesso.

Il tutto porta a una drammatica conclusione: il progetto non funziona.

Federico Gaibotti

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