In un mondo perfetto, la stagione NBA andrebbe avanti senza infortuni fino ad arrivare ai playoff con tutti sani. Le superstar che subiscono infortuni che li mettono KO per tutta la stagione ogni anno, è probabilmente il problema più grande che la Lega deve cercare di alleviare.
Al commisioner NBA, Adam Silver, è stato chiesto dell’idea di abbreviare la stagione di 82 partite come una possibile soluzione. Anche se Silver ammette che è nelle discussioni in corso, ci sono ancora delle riserve prima di andare in quella direzione.
“È qualcosa di cui abbiamo parlato molto negli ultimi anni. Non sono contrario a cambiare potenzialmente il format della stagione regolare. Anche forse accorciandolo un po’ ma solo se riusciamo a dimostrare che avrà un impatto positivo diretto sugli infortuni. Ad esempio la scorsa stagione abbiamo giocato 10 partite in meno e sostanzialmente non abbiamo avuto alcun beneficio. La gente dimentica in fretta. Abbiamo giocato un’annata di 72 gare invece di una stagione da 82 ma non è cambiato moltissimo a livello di infortuni”.
"I'm not against potentially changing the format of the season."
NBA Commissioner Adam Silver answers @ChrisBHaynes' question about the length of the regular season. pic.twitter.com/wAYLgQELoG
— NBA TV (@NBATV) June 3, 2022
Ci sono alcuni motivi per cui l’NBA e Adam Silver sono riluttanti ad apportare un cambiamento così drastico. Uno su tutti la perdita di opportunità di guadagno e poi anche la distorsione dell’uniformità statistica con l’intera storia del campionato.
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