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Ante Zizic-Virtus Bologna, cosa c’entra lo scadere del Decreto Crescita con il colpaccio di fine 2023?

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Ante Zizic alla Virtus Bologna è stato senza dubbio il colpo più altisonante di questo mercato di riparazione di EuroLega, anche più del ritorno di Shabazz Napier a Milano. Ma come mai c’è stata questa improvvisa accelerata da parte della Segafredo per un giocatore molto forte com’è il croato?

Come immaginiamo ben sappiate, il Decreto Crescita ha cessato di esistere il 31 dicembre 2023, decreto che ha visto la sua entrata in vigore ufficiale nel gennaio del 2020 e di cui hanno giovato soprattutto calcio e basket.

Ma cos’è il decreto crescita?

Il Decreto Crescita, nel suo articolo 5 pensato per il cosiddetto “rientro dei cervelli”, vuole favorire l’arrivo in Italia di lavoratori residenti all’estero grazie a un regime fiscale agevolato. In pratica ha portato la tassazione sul reddito dal 45% a circa il 25% per i lavoratori che non hanno risieduto in Italia nei due anni precedenti e che hanno deciso di farlo per almeno i due successivi. In caso di permanenza in Italia inferiore ai due anni, il beneficio fiscale decadrebbe con conseguente ritorno della tassazione al 45% su tutto il pregresso.

Dal momento dell’entrata in vigore delle norme, in particolare due società cestistiche come Olimpia Milano e Virtus Bologna ne hanno approfittato, portando in Italia non solo campioni stranieri ma anche riportando giocatori e allenatori italiani di altissimo profilo nel nostro campionato. Una situazione agevolata anche dalla soglia minima prevista dal Decreto per gli ingaggi e pari a 500mila euro per il basket, contro 1 milione di euro minimo richiesto nel mondo del calcio.

Cosa c’entra la fine del Decreto Crescita con Ante Zizic?

Non a caso Ante Zizic ha firmato un contratto con la Virtus Bologna fino al giugno del 2026, perciò giocherebbe con le VuNere almeno 2 anni e mezzo, quando il minimo richiesto dal Decreto Crescita è di 2 anni. Onestamente non sappiamo quanto il croato andrà a percepire esattamente dalla Virtus ma fino a 3 anni fa in NBA aveva un contratto garantito da oltre 2 milioni di dollari e al Maccabi viaggiava intorno ai 700-800mila dollari, quindi ci immaginiamo che superi senza troppi problemi la soglia dei 500mila euro, se consideriamo che stiamo parlando di un ex NBA che ha solo 26 anni, domani 27.

Inoltre, a giugno 2024 scadrà il ricco contratto di Jordan Mickey e sarà difficilmente rinnovabile, vista proprio la mancata proroga del Decreto Crescita. In questo modo le VuNere si sono assicurate anche il sostituto dell’americano ad uno stipendio lordo mediamente “basso” e hanno messo lì anche il rimpiazzo di Cacok per i prossimi mesi.

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