REAL MADRID – FENERBAHCE 96-87
(20-21; 35-14; 21-24; 20-28)
Il Real Madrid ottiene ciò che si era prefissato, ovvero la possibilità di giocare la finale nel proprio palazzo. La partita di per se dura un quarto, quando i turchi sostenuti da Vesely riescono a condurre il primo quarto, anche se solo di una lunghezza. Il secondo quarto rappresenta invece l’essenza del basket praticata dai madrileni, frutto di scelte di tiro perfette e percentuali clamorose. Così il +20 dell’intervallo è una sentenza, che porta poi a un secondo tempo di discreto controllo nonostante gli uomini di Obradovic abbiano avuto tentativi di rimonta. Si ripete così la finale del 2013, tra i blancos e l’Olympiacos di quel fenomeno che risponde al nome di Vassilis Spanoulis.
La cronaca
La seconda semifinale si apre con un Zoric concreto sotto canestro che da subito 4 lunghezze di vantaggio ai turchi. Il Real ci mette un attimo a entrare pienamente nell’incontro, fin quando una bomba di Rudy e un piazzato di Carroll danno il vantaggio sull’11-8 ai padroni di casa. Vesely con una schiacciata a rimbalzo assurda ridà vantaggio al Fener, prima che Bogdanovic piazzi la bomba del 15-14. Ma le due squadre lottano su ogni pallone, la partita è velocissima e il Real piazza 4 punti filati per il +3. Vesely è però il padrone assoluto dell’area, e permette ancora al Fener di controsorpassare sul 19-18, prima che Chapu Nocioni ridia l’ennesimo vantaggio ai madrileni. Il quarto termina però sul 21-20 in favore del Fener, grazie al canestro sulla sirena di Preldzic.
E’ ancora Nocioni ad aprire le danze nel 2°quarto con un gran gioco da 3 punti, imitato poco dopo da Ayon che corregge a rimbalzo una tripla di Maciulis, mandando il Real sul 27-21. Il Fener non riesce più a trovare sbocchi offensivi, Ayon domina nel pitturato e Rivers con la tripla del 34-23 da il massimo vantaggio ai suoi, portando il parziale del quarto sul 14-2. Goudelock sblocca l’attacco turco, ma due bombe filate degli scatenati Nocioni e Rivers danno 15 lunghezze di vantaggio ai blancos. Il Real è semplicemente perfetto, piovono triple a ripetizione e al 18esimo il tabellino dice 53-32 per i madrileni. All’intervallo le squadre sono sul punteggio di 55-35.
Due triple in 5 secondi aprono la ripresa a favore del Real. 61-35 e un +26 impressionante per i madrileni. Grazie a Goudelock e Vesely i turchi rosicchiano qualche punto, rimanendo però sempre a 21 lunghezze dal Real. Gli spagnoli hanno però dei minuti di appannamento, Obradovic pesca dalla panchina Mahmutoglu, che dall’angolo infila la bomba del 51-67. Ma è solo un fuoco di paglia, perché la coppia Chaco-Ayon con 5 punti filati consente al Real di condurre nuovamente di 19 punti. Il terzo periodo finisce 76-59, con una chicca di Nocioni che stoppa in maniera sublime un’entrata di Goudelock. Dopo 3 quarti silenti si attiva finalmente Bjelica, che costruisce qualche punto e riporta il Fener a meno 14, salvo poi prendersi un fallo tecnico per proteste che blocca il momento favorevole turco. Gli animi si scaldano, e i contatti si fanno molto duri, e la situazione sembra piacere al Fener, che grazie a canestri in successione di Goudelock si riporta sul 72-84, ma qui nel momento di difficoltà madrileno Llull trova una tripla liberatoria che fa esplodere tutto il palazzo. Ma i turchi non muoiono, ancora Mahmutoglu infila una tripla e si entra negli ultimi 120 secondi con i blancos avanti 92-82. 4 liberi consecutivi di Rudy chiudono però tutti i giochi, il Real ottiene la sua terza finale negli ultimi 3 anni.
REAL MADRID: Rivers 17, Fernandez 12, Nocioni 12, Campazzo, Maciulis 2, Reyes, Rodríguez 13, Ayon 18, Carroll 7, Llull 12, Bourousis 1, Slaughter 2
Rimbalzi: 30 (Ayon 7) Assist: 24 (Llull 9) T2: 16/34 T3: 14/30 TL: 22/27
FENERBAHCE: Goudelock 26, Zisis 2, Bjelica 11, Erden, Mahmutoglu 6, Bogdanovic 12, Savas 2, Zoric 6, Vesely 20, Sipahi, Preldzic 2
Rimbalzi: 34 (Vesely, Goudelock 6) Assist: 17 (Goudelock, Bogdanovic 4) T2: 22/36 T3: 7/18 TL: 22/28
