Germani Brescia - VL Pesaro - David Cournooh

F8, Brescia-Pesaro le pagelle: Della Valle MVP, ottimo Akele, male Rahkman

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GERMANI BRESCIA

K. Gabriel 6: Non precisissimo al tiro, ma come per Petrucelli il risultato è stato portato a casa.

C.J. Massinburg 7: Buona parte suoi 13 punti arriva nell’ultimo quarto a partita sostanzialmente finita, ma la sua importanza a livello di sostanza durante tutto l’arco della gara è stata determinante.

A. Nikolic 6,5: Gioca metà gara riuscendo a comportarsi bene su entrambe le metà campo. Le tre palle perse, anche grazie alla sua applicazione difensiva (e dei compagni), non hanno pesato sull’economia della gara.

A. Della Valle 7,5: Palla in mano e si gestisce perfettamente tutto l’attacco della Leonessa. Crea in continuazione per sé e per i compagni, che raccolgono i suoi cioccolatini. Chiude con 15 punti e 5 assist.

J. Petrucelli 6: Gioca metà partita e non emerge come contro Milano, ma l’obiettivo è stato raggiunto.

T. Odiase 7: La schiacciata a gara finita è l’emblema della sua partita potente e dominante.

C. Burns 6: Alla fine dei conti, visto anche il punteggio largo, gioca un quarto d’ora senza commettere errori, ma anche senza note alte.

D. Cournooh 6,5: Poco meno di venti minuti di buona qualità ed energia.

D. Moss 6,5: Parte nei primi cinque e mette la sua esperienza, e qualità, al servizio della squadra.

N. Akele 7: Due triple, entrambe importanti: la prima nella fuga dei biancoblù e la seconda per chiudere i conti. Ma la partita di Nikola ha anche un grosso punto in più per la fisicità dimostrata vicino a canestro.

All. A. Magro 7: Partita indirizzata subito sui binari giusti, con i suoi giocano una gara difensivamente ai limiti della perfezione come dimostrano anche le percentuali di Pesaro. Contro la Virtus è Davide contro Golia, ma è d’obbligo combattere dal 1′ al 40′ perché questa squadra ha la voglia e le carte in regola per farlo.

CARPEGNA PROSCIUTTO VL PESARO

D. Kravic 6: Difensivamente rivedibile in certe situazioni, in attacco silente per larghi tratti del match, tranne che per un acuto nel terzo quarto dove ha provato in qualche modo a scuotere i suoi. Alla fine confeziona una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi che gli vale la sufficienza risicata.

M. Abdur-Rahkman 4,5: Se sei la principale arma offensiva della tua squadra e chiudi con 1/10 dal campo qualcosa è andato storto…

R. Visconti 5,5: Come al solito quando chiamato in causa prova a metterci tutta l’energia possibile per guadagnare minuti, ma a volte non basta.

D. Moretti 6: Sufficienza perché Repesa è stato quasi costretto (viste sia le rotazioni corte che i problemi di falli) a metterlo in campo nonostante la sua condizione fisica non era ottimale, per usare un eufemismo. Alla fine prova a fare il suo con 5 punti, anche se in difesa contro Della Valle in forma si è trovato a inseguirlo.

M. Tambone 5: Repesa si è affidato anche a Moretti visto che non è mai riuscito a entrare in partita su entrambi i lati del campo.

J. A. Gudmunsson 5,5: Poco meglio di Tambone. All’inizio è anche presente in attacco, ma poi alla lunga scompare.

V. Charalampopoulos 6: MVP dei quarti e, nonostante la batosta, migliore dei suoi anche questa sera. Come tutti sbaglia qualche conclusione di troppo da oltre l’arco, ma a livello di scelte praticamente nessun errore (al contrario di altri). Poteva sicuramente fare qualcosa di più in difesa.

L. Totè 4,5: Come Visconti prova a portare il suo contributo e a sbattersi vicino al ferro, ma gli errori sono davvero tanti e pesanti e quel layup sbagliato da solo in contropiede ne è la prova.

K. Cheatham 5: La sua Coppa Italia è stata condizionata dalla febbre avuta qualche giorno prima dei quarti di finale. Anche oggi assente.

C. Delfino 6: Sufficiente anche il capitano dei biancorossi che chiude con 8 punti e 6 rimbalzi provando a portare lui la qualità che mancava

All. J. Repesa 5: Il secondo tecnico, quello dell’espulsione, rimane un mistero, ma non è un alibi. La squadra semplicemente oggi non c’era ed è stata travolta dalla maggiore voglia di vincere di Brescia. La fisicità, la splendida difesa, un pizzico di paura di sbagliare vista la posta in palio e anche la condizione fisica precaria di qualche componente sono gli ingredienti principali di quel 11/35 da due e 6/34 da tre punti.

Kevin Bertoni

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