VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
A. Pajola 6: Come al solito battezzato al tiro, ma riesce a smazzare comunque 6 assist. In difesa nel terzo e quarto quarto è riuscito a essere lucido e fare un buon lavoro nel tentativo di rimonta della Virtus.
T. Shengelia 5,5: Gara di tanti alti e bassi: canestri importanti da una parte, falli evitabili dall’altra e anche qualche persa di troppo. Il fallo tecnico, evitabile, ne condiziona poi l’ultima parte di gara.
D. Hackett 5,5: In difesa riesce a fare il suo solo quando Scariolo passa a zona, in attacco è presente nel momento della rimonta ma la sua prova non è sufficiente.
J. Mickey 5,5: Alla fine dei conti si rivela il miglior lungo della Virtus in questa finale, l’unico che ha provato a essere aggressivo come Odiase e compagni.
K. Weems 5: Poco meno di venti minuti d’impiego dove non si fa notare in nessuna delle due metà campo.
S. Ojeleye 5,5: A rimbalzo prova a tener testa ai lunghi della Germani, mentre al tiro è molto impreciso.
M. Teodosic 5: Probabilmente il grande assente di questa finale, solo 7 punti con 0/5 da tre e 1 assist in venti minuti.
A. Abass 5,5: Gioca poco più di 10 minuti dove prova a dare il suo contributo anche nel momento migliore della Virtus, ma senza troppi meriti.
All. S. Scariolo 5: I suoi ragazzi semplicemente non sono scesi in campo all’inizio e, se non fosse stato per Belinelli, il passivo sarebbe potuto essere ancor più pesante. Le prova sostanzialmente tutte, partendo con l’abbassare il quintetto e poi passando a zona (la cosa che gli paga più dividendi) ma quello che è mancato dall’inizio è stata la fame di vincere: Brescia, che non aveva nulla da perdere, ne aveva tanta mentre i suoi ragazzi poca.
GERMANI BRESCIA
K. Gabriel 7: In attacco non brilla come al solito, risultando impreciso dalla lunghissima distanza, ma in difesa è letteralmente ovunque.
A. Nikolic 6,5: In attacco non riesce a essere incisivo, ma in difesa è stoico.
J. Petrucelli 7,5: Fa la differenza su entrambi i lati del campo, risultando importante anche in attacco. Bellissimo il gioco da quattro punti contro Belinelli.
T. Odiase 6,5: Di pura grinta e voglia lotta contro i lunghi avversari, riuscendo a far sentire la sua voce.
C. Burns 7: Bissa, anzi si migliora, la bella prestazione della semifinale. Solidità e grinta a servizio della squadra, senza mai darsi per vinto in ogni occasione.
D. Cournooh 7: I suoi 8 punti si sono sentiti tantissimo nell’economia della partita, così come l’incredibile lavoro difensivo.
D. Moss 6,5: Magro lo manda in campo per continuare a tenere alta l’intensità difensiva e guidare i compagni e lui da bravo capitano riesce a indicare la via.
N. Akele 6,5: In attacco fatica più della semifinale, ma anche lui riesce a portare il suo mattoncino e lasciare il segno nella vittoria.
All. A. Magro 9: Dopo le sei sconfitte consecutive a Brescia c’era già chi ne invocava l’esonero. Ha risposto nel miglior modo possibile: testa bassa, tanto lavoro, ricominciare dalla difesa e reagire. Con Milano è stata la prima impresa, con Pesaro una prova di forza e in questa finale non ha sbagliato davvero nulla e si è preso la sua rivincita su chi dubitava di lui.
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