Indianapolis, Lucas Oil Stadium, davanti a 70.000 spettatori parte la Final Four del 2015, ecco come sono andate le due attesissime semifinali disputatesi nella notte:
#1 DUKE 81-61 #7 MICHIGAN STATE
Coach K e Duke vogliono il 5° titolo della loro storia ad Indianapolis, dove i Blue Devils hanno vinto i titoli del 1991 e del 2010; ad attenderli in semifinali ci sono gli Spartans e Tom Izzo, a sorpresa arrivati fino a qui. Michigan State parte a razzo e dopo 4 minuti è avanti 14-6 grazie soprattutto a tre triple in fila di Denzel Valentine ma la gara gira in fretta perché la pressione difensiva di Duke comincia a salire ed i tiri aperti divengono sempre meno per gli Spartans che cominciano a fare un’incredibile fatica per segnare un canestro; Duke comincia a giocare una partita pressochè perfetta anche nella metacampo offensiva, Jahill Okafor mostra perché sarà la prima scelta al draft (alla fine chiude con 18 punti) ed i Blue Devils chiudono il primo tempo con un parziale di 30-11, all’intervallo è 36-25. La ripresa inizia nello stesso modo in cui era finito la prima frazione e Quinn Cook (17) e Justise Winslow (19) aumentano il distacco che diviene di 19 lunghezze sul 50-31 dopo una spettacolare schiacciata di Winslow. Di fatto negli ultimi 10 minuti non c’è partita, coach Izzo da spazio alle seconde linee ed il finale recita 81-61. Sconfitta ampia per gli Spartans ma che erano già andati oltre le aspettative ed i loro stessi limiti arrivando alle Final Four; semplicemente troppo superiori, in particolare dal punto di vista fisico, i Blue Devils che Lunedì giocheranno l’11a finale della loro storia (il bilancio recita 4-6), la 9° sotto la gestione di coach K.
#1 KENTUCKY 64-71 #1 WISCONSIN
I Wildcats, 38 vinte e 0 perse, cercano di proseguire la loro marcia storica contro la Wisconsin di Frank Kaminsky e Sam Dekker; dopo un minuto Kentucky è già 5-0 ma la reazione dei Badgers non si fa attendere e la squadra di coach Ryan prima impatta il match e poi tenta una mini-fuga (21-14) dopo una tripla di Kaminsky a 10 minuti dall’intervallo lungo; il time-out di coach Calipari serve a riordinare le idee ad una Kentucky piuttosto confusa e grazie in particolare all’apporto sotto canestro di Karl Towns i Wildcats recuperano e si va così all’intervallo in perfetta parità: 36-36.
Ad inizio ripresa i Badgers partono forte e con una tripla di Bronson Koenig si portano sul 52-44 a 15 minuti dal termine; arriva nuovamente la risposta di Kentucky che riduce le distanze e con un parziale di 8-0, chiuso da un jumper del solito Towns, si porta sul +4 (60-56) a 7 minuti dalla sirena ma la squadra di coach Calipari sembra troppo confusionaria e così in un finale in cui si segna pochissimo Wisconsin riesce prima ad impattare il match con un tap-in di Hayes e poi a portarsi sul +3 (63-60) grazie ad una tripla di Sam Dekker a 1:42 dal termine; nell’azione successiva Lyles commette un chiaro fallo sullo stesso Dekker che dalla lunetta fa 1 su 2 per il 64-60. Un gioco da tre punti di Aaron Harrison riporta comunque i suoi sotto di 1 a meno di un minuto dalla sirena. Nel finale è una battaglia di tiri liberi ma la coppia Kaminsky-Koenig è glaciale (7 su 8 nell’ultimo giro di lancette) e da così a Wisconsin un’incredibile ed insperata vittoria per 71-64 contro Kentucky, non più imbattuta. Monumentale la prestazione di Frank Kaminsky, 20 punti e 11 rimbalzi, mentre per Kentucky pesa la pessima gara di Willie Cauley-Stein, solo 2 punti per lui. Wisconsin andrà a giocarsi il titolo per la seconda volta nella sua storia, 74 anni dopo la prima, nel 1941, quando i Badgers sconfissero Washington State per il loro unico titolo. Kentucky si scioglie invece sul più bello e dice addio al sogno di ripetere la stagione di Indiana 1975-76, il cui record di imbattibilità resisterà probabilmente ancora per molto.
Ora non ci resta che aspettare la notte fra Lunedì e Martedì, ore 3, quando Wisconsin e Duke si sfideranno per il trofeo più ambito.
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