Fortitudo, ecco la prima vittoria: una Trento stanca e svogliata è poco più di uno sparring partner all’Unipol Arena

Home Serie A Recap

FORTITUDO LAVOROPIÙ BOLOGNA 93
DOLOMITI ENERGIA TRENTO 70

Termina con la prima vittoria della Fortitudo Lavoropiù Bologna il secondo anticipo della terza giornata dell’edizione 2020-21 di Lega Basket Serie A. Ne fa le spese la Dolomiti Energia Trento, che uscendo sconfitta e ammaccata dall’Unipol Arena resta invece a mani vuote in campionato con quella che è la sua terza sconfitta consecutiva, sancita dal punteggio finale di 93-70.

Cronaca:

Fuori dai giochi Leonardo Totè per i padroni di casa, che riaccolgono invece in campo Banks. Nonostante il suo rientro, la Fortitudo schiera in quintetto Fletcher al posto dell’ex Brindisi, affiancato dai soliti Fantinelli, Aradori, Withers e Happ. Trento risponde con Browne, Morgan, Martin, Mezzanotte e Williams.

L’incontro comincia con sbavature e perse da una parte e dall’altra, poi i canestri di Aradori portano a un primo parziale da 11-2 per i biancoblù a metà frazione. Dopo il timeout Trento torna presto in gara con le prime triple di serata, firmate Browne e Morgan, poi però esagera con i tentativi da fuori mentre la Fortitudo si avvicina al ferro con Palumbo e Fantinelli e ritrova il +8. La tripla del subentrato Banks di qua e il semigancio di Williams di là scrivono il 23-16 della prima sirena.

Il lungo numero 22 dell’Aquila trentina resta in ritmo dopo la pausa, ma anche Banks va ritrovando il feeling col canestro e risponde prontamente con un’altra tripla. Si accende poi Maye, che costringe Sacchetti al timeout segnando il suo quinto canestro senza errori dal campo, ma al rientro dal minuto di sospensione Aradori ruba palla dopo un tiro sbagliato e alza il lob per Withers, regalando un po’ di spettacolo al pubblico presente. Il distacco fra le due squadre rimane tra le 5 e le 8 lunghezze fino a quando, nelle ultime battute, i felsinei riescono ad effettuare un primo  allungo, sempre cercando e trovando fortune sotto le plance. È 48-34 a metà partita.

In avvio di terzo quarto un Fantinelli già fin lì solido entra del tutto in fiducia e, con 9 punti di fila, porta la Effe fino al +24, massimo vantaggio presto ritoccato dal canestro e fallo di Withers (65-39). Sanders non si vuole arrendere e mantiene in vita Trento; il necessario cambio d’inerzia però non arriva, complice il raro schiaccione di Banks e una delle classiche conclusioni estemporanee di capitan Mancinelli. Il terzo quarto termina sull’80-52, con la sensazione che in campo ci sia una sola squadra.

E difatti l’ultima frazione di gioco è un garbage time lungo e, per usare un eufemismo, riservato a stomaci forti. La Fortitudo inizia a sonnecchiare e sprecare tanto ma gli avversari, nonostante un mini break da 0-5, neanche ci credono granché alla possibilità di rimontare, gettando alle ortiche qualche contropiede che forse l’avrebbe riaperta, forse in realtà no. Un po’ di spazio per i vari Conti, Sabatini e Dellosto negli ultimissimi scampoli di match, nient’altro da segnalare fino alla sirena che manda tutti a casa.

Indiscutibile MVP un Matteo Fantinelli da 21 punti con 8 su 8 al tiro e 5 rimbalzi, bene anche Aradori (18 e 4 assist, praticamente tutto nei primi 20′) e il rientrante Banks (15). Difficile salvare qualcuno dall’altra parte, in una Trento molto diversa da quella dell’impegno infrasettimanale in coppa, mai davvero in serata da metà secondo quarto in poi.

Tabellini:

Fortitudo: Dellosto 0, Sabatini 6, Palumbo 2, Mancinelli 5, Fletcher 4, Banks 15, Totè ne, Withers 12, Happ 10, Fantinelli 21, Aradori 18.
Trento: Martin 4, Conti 3, Sanders 10, Williams 13, Browne 8, Pascolo 0, Forray 3, Morgan 7, Maye 17, Ladurner ne, Lechthaler ne, Mezzanotte 5.

Giovanni Fornasari

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.