Gentile – Scafati: è rottura! Arrivato l’annuncio ufficiale

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Alessandro Gentile e la Givova Scafati si separano anzitempo.

Le indiscrezioni trapelate qualche settimana fa sono state confermate dall’annuncio del club tramite i propri canali ufficiali. Gentile era legato ai gialloblu da un contratto biennale in cui figurava una clausola di uscita anticipata, puntualmente esercitata dal club nella giornata odierna.

La notizia desta sicuramente scalpore considerando l’ottimo impatto, soprattutto in termini di leadership, del figlio di Nando nella stagione appena conclusa, il cui contributo è stato determinante per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza con abbondante anticipo sulla tabella di marcia.

L’evoluzione, o meglio involuzione, della carriera di Gentile è un mistero cestistico con pochi precedenti: a soli 21 anni vinceva lo scudetto con l’EA7 Milano da leader tecnico assoluto del gruppo, ritagliandosi una posizione di rilievo nella Nazionale più talentuosa degli ultimi 20 anni (con Bargnani, Gallinari e Belinelli nel fiore della maturità cestistica) e le voci di un possibile approdo in Nba per un giocatore che dominava in campo come nessun altro suo coetaneo in quel momento storico.

Poi gli screzi continui e numerosi nelle successive esperienze (Panathinaikos, V. Bologna, Estudiantes) e l’allontanamento dalla Nazionale ne hanno compromesso in maniera decisiva un percorso che intravedeva, agli albori, ben altri orizzonti. Un carattere forte, marcato, a tratti sfociante nell’arroganza, è stato da sempre il suo tallone d’Achille.

A Scafati, quest’anno, Gentile si è preso una bella rivincita, esaltato da un ambiente familiare (non lontano dalla sua natìa Maddaloni) e da un gruppo che, specialmente dopo l’addio di Logan, lo ha riconosciuto come leader assoluto. Si è rivisto quel giocatore dominante, adattabile a playmaker, guardia o ala all’occorrenza, capace di portare spalle a canestro chiunque e difendere, sui cambi difensivi, anche contro centri di stazza superiore. La prestazione da MvP nella vittoria casalinga contro la sua ex Milano al PalaMangano è un bel sassolino dalla scarpa che Ale si è tolto, così come le prestazioni da trascinatore nelle vittorie chiave contro Pesaro e Tortona nell’ultima parte di campionato.

Il patron scafatese Longobardi, al termine dell’ultima stagionale in casa, aveva espresso un forte malcontento per la “poca professionalità” di certi giocatori, a sua opinione troppo rilassati dall’obiettivo raggiunto con largo anticipo e poco ambiziosi nel tentare il colpo play-off. E’ abbastanza probabile una rivoluzione totale in casa Scafati, e l’addio di Gentile potrebbe essere solo il primo di una lunga serie.

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Andrea Lambiase

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