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Giovani Made in Italy: Davide Casarin, il nuovo volto lagunare in rampa di lancio per il professionismo

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Anche durante il periodo di quarantena dovuto al COVID-19, non si ferma la nostra rubrica sui giovani prospetti azzurri e anche oggi peschiamo dalla classe 2003 dopo aver analizzato Matteo Spagnolo e Nicolò Virginio. Il ragazzo in questione è figlio d’arte, cresciuto esclusivamente a colori oro-granata e che ormai è nell’orbita della prima squadra: Davide Casarin, infatti è uno dei prospetti di maggiore intrigo sul panorama nazionale, capace di essere leader della formazione U18 di Venezia nonostante sia sotto età e di avere già all’attivo diverse partecipazioni alle Finali Nazionali e due partecipazioni alla Next Gen Cup (di cui l’ultima celebrata da vincitore del torneo) e all’ANGT. In Nazionale ha già sperimentato diversi livelli azzurri, tra cui gli ultimi quest’estate con il 9°posto a Kolos con la formazione U18, ma soprattutto il bronzo U16 di Udine. Andiamo a scoprire di più sul giocatore lagunare.

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DAVIDE CASARIN

NATO: 22/5/2003
A: Venezia
RUOLO: G
TEAM: Umana Reyer Venezia

FISICO: 195cm per 86kg. Possiede una taglia adeguata per il ruolo che gli compete sia per il profilo fisico che per quello atletico e motorio: la massa muscolare è ancora in via di sviluppo così come l’esplosività verticale e la capacità di resistere ai contatti. Alla mobilità e piena coordinazione dei distretti corporei si aggiunge un completo controllo del corpo, capace di mantenere costante il centro di gravità nonostante i cambi di ritmo, movimento o direzione. Ha un interessante lavoro di piedi, può essere più veloce nella lateralità dei piedi. Ha un’ottima versatilità nell’uso di entrambe le mani. 

TECNICA: possiede buone proprietà, a cominciare dal palleggio: dimostra un completo controllo e uso versatile, oltre a una rara esecuzione veloce e disarmante del gesto, funzionale nel riuscire a creare un vantaggio individuale per attaccare forte o crearsi la propria conclusione. Ancora più rare sul panorama italiano sono le creative capacità di passaggio: ha una visione e una tempistica nel servire i compagni molto buona, anche in situazioni con angoli molto difficili di passaggio; anche se può risultare rischioso, non ha paura di azzardare la giocata per ottenere il miglior risultato. Il tiro è ancora in fase di perfezionamento in termini di confidenza con la lunga distanza e fluidità della meccanica, ma la base da fermo o nel creare la propria conclusione è solida per qualsiasi raggio d’azione: predilige di più creare il suo tiro dal palleggio dentro l’area, mentre da tre punti colpisce molto di più da fermo. Il suo atletismo gli consente inoltre di essere una presenza utile nel catturare i rimbalzi, soprattutto nella propria metà campo per far ripartire velocemente la transizione offensiva.

ATTACCO: giocatore di riferimento per l’attacco sia in fase di realizzazione sia nel mettere in ritmo i compagni. Ha una buona capacità nel crearsi il suo uno-contro-uno in diversi modi, che sia dal palleggio o facendo ausilio dei blocchi: può attaccare forte a canestro come prima soluzione, ma ha abbastanza controllo del corpo da cambiare soluzione nel traffico che sia per arrestarsi dalla media, scaricare la palla sul perimetro o nell’innescare i tagli in backdoor dei compagni. Inoltre la sua pericolosità offensiva è tale da spingere la difesa a creare raddoppi su di lui, in alcune circostanze. Anche lontano dalla palla, è un giocatore di movimento che cerca di occupare la spaziatura più congeniale (sfruttando anche i blocchi ciechi)


Source: Italhoop YouTube Channel

DEFENSE: onesto difensore per la sua età, ma ha bisogno di mantere più costante in partita la mentalità e l’attitudine: dimostra di avere sprazzi di aggressività e pressione sul palleggiatore, mantenendo la marcatura anche in situazioni di blocchi sulla palla, anche se deve stare più attento a non concedere una linea di penetrazione all’avversario. Può migliorare a livello di IQ difensivo e nelle letture lontano dalla palla, specialmente nel leggere i tagli backdoor e i blocchi lontano dalla palla; qualche volta rischia nell’anticipo sulle linee di passaggio, può essere più reattivo in aiuto e recupero.

PERSONALITA’: dimostra una grande passione e una forte applicazione per la pallacanestro, lavorando sulle sue capacità. Ha una notevole leadership e capacità di pensare fuori dagli schemi, ma più di tutto la capacità di restare concentrato sul gioco, facendosi trovare pronto per prendersi la squadra sulle spalle nella metà campo offensiva e dare supporto ai compagni anche nei momenti di difficoltà. 

 

Il ritratto che ne emerge è quello di un giocatore tanto talentuoso che ha bisogno di spazio per potersi esprimere: l’anno appena vissuto è stato un anno, si può dire, “di transizione” tra un campionato U18 da assoluto protagonista (21.9 punti a partita) mischiato con allenamenti e chiamate con la prima squadra, ma con spazi molto ristretti. Nella nostra chiaccherata di un mese fa con Walter De Raffaele, il coach lagunare ha espresso la sua convinzione sul fatto che il ragazzo dall’anno prossimo dovrà giocare: l’ideale potrebbe essere proprio un contesto di Serie A che gli possa garantire minuti come giocatore di rotazione (anche in un possibile prestito biennale che poi gli consentirebbe di tornare alla base come giocatore già rodato e pronto per sfide più impegnative) e, considerato il notevole ridimensionamento dei budget per la prossima stagione, il ragazzo classe 2003 potrebbe essere una ghiotta carta su cui puntare nell’allestimento di un roster. In bocca al lupo Davide!

 

Federico Gaibotti

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