Curry Thompson Splash Brothers

Gli Splash Brothers non si sono sempre “amati”: ecco cos’ha fatto scattare la scintilla tra Curry e Thompson

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Nessuno lo sapeva con certezza all’epoca, ma quando i Golden State Warriors hanno scelto Klay Thompson con l’undicesima scelta del Draft NBA 2011, stavano già costruendo un backcourt di livello mondiale insieme a Steph Curry, i cosiddetti “Splash Brothers”.

Ma ancora una volta, la grandezza raramente è facile. Come Thompson può testimoniare, il suo rapporto con Curry non è iniziato nel migliore dei modi. Infatti, gli Splash Brothers hanno impiegato anni prima di costruire un rapporto che li avrebbe portati al successo.

Intervenendo al Podcast P con Paul George presentato da Wave Sports + Entertainment, la guardia tiratrice di lunga data degli Warriors ha rivelato quando è scattato il feeling tra lui e Curry fuori dal campo.

“Non credo che io e Steph Curry ci siamo detti una parola il primo anno, ad essere onesti. Steph ha giocato solo 20 partite quell’anno, io sono stato in panchina per le prime 30 gare dell’anno. Non ci siamo parlati molto. Il nostro rapporto si è consolidato solo dopo il terzo anno, quando abbiamo giocato per Team USA e ci siamo finalmente frequentati fuori dal campo”.

L’anno a cui Klay Thompson fa riferimento in merito a Steph Curry e gli Splash Brothers è il 2014, quando Team USA ha partecipato alla FIBA World Cup in Spagna, vincendo la medaglia d’oro.

Questo avveniva prima che gli Warriors diventassero la potenza che abbiamo imparato a conoscere durante la metà e la fine degli anni 2010, ed evidentemente il legame di Thompson con Stephen Curry si è rivelato fondamentale per risollevare una squadra reduce da un’uscita al primo turno verso una legittima contesa per il titolo.

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