I bilanci stagionali: Acea Virtus Roma

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Sono partiti da poco i Playoff della stagione 2014/2015, protagoniste le otto migliori squadre del campionato italiano di Serie A. Ci sono squadre illustri fuori dalla Post Season come ad esempio Roma, Avellino e Varese ed altre squadre che meritano comunque di essere prese in considerazione pur non avendo raccolto grandi risultati. Basketuniverso ha deciso per questo di proporvi un “percorso” lungo otto giorni dove analizzeremo nel dettaglio ogni singola squadra che ha terminato anticipatamente la stagione, non partecipando ai PO. Dopo aver analizzato Caserta, Pesaro, Capo D’Orlando, Cremona, Avellino e Varese, oggi è il turno della 10a classificata, ovvero la Virtus Roma rimasta fuori dai playoffs nonostante una grande rimonta nel girone di ritorno.

Acea Virtus Roma – 9° posto

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Come ogni estate romana che si rispetti, il roster viene ricostruito nella sua quasi totale interezza. Gli unici superstiti della squadra capace di arrivare in semifinale nello scorso campionato sono Lollo D’Ercole e Bobby Jones, che saranno non a caso i nuovi capitani della stagione appena conclusa. Dei tanti addii, il più doloroso è quello di Phil Goss che aveva trascinato la squadra negli ultimi due anni: anima e cuore di quella Virtus. Con un budget, ogni estate sempre più risicato, Nicola Alberani porta nella capitale due giocatori in uscita dalla NCAA e dal potenziale interessante come Melvin Ejim e Jordan Morgan, per sistemare il reparto lunghi mentre il resto del quintetto viene completato dal miglior giocatore della scorsa Legadue, Brandon Triche e dalla guardia tiratrice ex Pistoia, Kyle Gibson.

L’avvio di stagione non è dei migliori, specialmente in campionato dove dopo un inizio in cui si alternano vittorie e sconfitte, arriva un periodo nero verso la fine del girone di andata che sospinge Roma verso il fondo della classifica. Tuttavia il cammino in Eurocup è da incorniciare perchè la Virtus chiude al primo posto il suo girone. A questo punto è chiaro quale sia il primo obiettivo dei capitolini che viste le difficoltà di Triche come playmaker, problemi soprattutto in campionato visto che in Europa è spesso il miglior giocatore di Roma, viene ingaggiato l’ex Milano e Pesaro Rok Stipcevic che si rivelerà presto essere il vero leader della squadra.

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Il girone di ritorno prosegue sulla falsa riga di come era finito quello di andata, ovvero con tante sconfitte e poche successi mentre in Eurocup il discorso è ben diverso perchè Roma supera anche la seconda fase come prima del suo girone, accedendo così agli ottavi di finale contro il Banvit. Nel frattempo però arrivano due brutte notizie perchè Kyle Gibson, miglior realizzatore della squadra, finisce anzitempo la stagione per un problema alla coscia, mentre Brandon Triche viene licenziato per giusta causa: dopo la pausa per le Final Eight di Coppa Italia, il giocatore non si è presentato agli allenamenti senza fornire alcuna motivazione alla società, nonostante abbia dichiarato alla nostra redazione di aver subito la rottura del legamento crociato del ginocchio. Fatto sta che la Virtus è costretta a tornare sul mercato, aggiungendo al roster l’ex Capo D’Orlando Austin Freeman, Ramel Curry in uscita da Limoges e l’ex Bologna Ndubi Ebi.

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Il finale di stagione lascia l’amaro in bocca. Roma infatti viene sconfitta dal Banvit nel doppio confronto in Eurocup, dicendo così addio al vero obiettivo stagionale. La Virtus si riaffaccia così nel campionato dove infila 5 vittorie in 6 partite, rientrando in piena corsa per i Playoffs. Nelle ultime tre gare però l’infortunio alla mano di Bobby Jones, priva Roma del suo capitano nonchè del suo leader difensivo e le sconfitte contro Trento e Bologna chiudono ogni possibile discorso di qualificazione, lasciando l’Acea fuori dai PO dopo due stagione molto positive.

Voto: 5,5

Ripartire da zero ogni estate è assai difficile, e lo è ancora di più se sei reduce da due stagioni in cui hai annusato il profumo della vittoria fino in fondo. Coach Dalmonte si è dimostrato ancora una volta un validissimo allenatore, proponendo un gioco veloce ed energico focalizzato, forse troppo, sul tiro da 3 punti. Probabilmente questo tipo di gioco non ha permesso a Roma di lottare su entrambi i fronti, a causa anche di una panchina tutt’altro che lunga. Morgan non si è rivelato all’altezza dei suoi predecessori Lawal e Mbakwe mentre Ejim ha dimostrato il suo valore solo nelle ultime giornate, per non parlare di Triche, un autentico flop. E’ chiaro che dopo due stagioni ai vertici, ci si aspettava Roma sempre lassù in alto in classifica ma è anche vero che senza un progetto a lungo termine non si può andare molto lontano. E le voci che si rincorrono su una possibile vendita del titolo di A da parte del Presidente Toti, non lasciano presagire nulla di buono.

Miglior marcatore: Kyle Gibson, 14.2 di media.
Miglior rimbalzista: Melvin Ejim, 6.3 di media.
Miglior assistman: Rok Stipcevic, 3.3 di media.

Lorenzo Simonazzi

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