La stagione regolare NBA è in archivio e domani inizierà la post-season, a partire dal Play-in. Quest’anno la Lega aveva introdotto il minimo di 65 partite disputate per poter essere candidabili ad uno dei premi individuali o per i quintetti All-NBA. C’è chi non ce l’ha fatta come Joel Embiid e chi invece a sorpreso, come Anthony Davis che ha giocato addirittura 76 gare. Ma c’è anche chi non ha saltato nemmeno una partita: in totale sono 17 gli atleti sempre presenti.
Addirittura Buddy Hield ha esagerato, giocando 84 partite totali grazie alla trade che a febbraio lo ha portato da Indiana a Philadelphia. È lui il leader NBA per partite disputate, l’unico dalla stagione 2004-05 a giocarne 84 (quell’anno ci riuscì Casey Jacobsen).
Chi invece si è limitato a giocare le canoniche 82 gare sono: Georges Niang (Cleveland Cavaliers), Harrison Barnes (Sacramento Kings), Mikal Bridges (Brooklyn Nets), Reggie Jackson (Denver Nuggets), Bobby Portis (Milwaukee Bucks), Jonas Valanciunas (New Orleans Pelicans), Obi Toppin (Indiana Pacers), Domantas Sabonis (Sacramento Kings), Jalen Green (Houston Rockets), Payton Pritchard (Boston Celtics), Austin Reaves (LA Lakers), Christian Braun (Denver Nuggets), Nickeil Alexander-Walker (Minnesota Timberwolves), Chet Holmgren (Oklahoma City Thunder), Paul Reed (Philadelphia 76ers) e Cason Wallace (Oklahoma City Thunder).
Continua quindi il record di Mikal Bridges, che non salta una partita dalla stagione 2019-20: sono 4 anni che le gioca tutte.
Sorprendente la presenza di Holmgren in questo club, visto che il lungo dei Thunder aveva saltato tutta la scorsa stagione per infortunio.
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