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Il miglior quintetto di sempre dei Los Angeles Lakers

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I Los Angeles Lakers sono la squadra più iconica della NBA e da poco condividono con gli acerrimi rivali dei Celtics il maggior numero di campionati vinti (17). Sin dagli albori della lega, a Los Angeles (sponda gialloviola, ovviamente) sono transitati innumerevoli campioni, cosa che ha reso particolarmente arduo il compito di stilare il miglior quintetto di sempre dei Los Angeles Lakers. Qui presentiamo la nostra versione, consapevoli, data l’abbondanza, di non riuscire a rendere giustizia a tutti i talenti che hanno vestito questa maglia e di non poter mettere d’accordo tutti i tifosi.

 

PG: Magic Johnson, dal 1979 al 1996

magic johnson los angeles lakers

L’associazione immediata che fa il nostro cervello tra il nome di Magic Johnson e quello dei Los Angeles Lakers dimostra, a quasi 30 anni dal suo ritiro, l’importanza di Magic per la franchigia. L’impatto di Johnson su L.A. va al di là del basket giocato: il suo genio e la sua sregolatezza hanno incarnato alla perfezione lo spirito della città degli angeli, in cui si respirava Showtime nel quotidiano. In campo c’era poco che Johnson non sapesse fare: era un playmaker di quasi 2 metri e 10, veloce, atletico, efficiente al tiro e con un QI cestistico imparagonabile… un autentico unicorno del mondo del basket, che anche oggi saprebbe capitanare alla perfezione questa formazione di stelle.

 

G: Kobe Bryant, dal 1996 al 2016

kobe bryant los angeles lakers

Se qualcuno mai riuscirà a spodestare Magic nelle sinapsi responsabili dell’assegnazione di un volto alla franchigia dei Lakers, quel qualcuno potrà essere solo Kobe Bryant. Come il suo predecessore, Kobe è stato un simbolo per i gialloviola; ma se il sorriso di Magic incarnava alla perfezione lo spirito glamour della città negli anni 80’, di Kobe i Lakers hanno saputo adottare lo sguardo di ghiaccio, specchio della sua indomabile voglia di vincere. Più simile a Jordan che a Johnson, Bryant era in grado di segnare valanghe di punti anche nelle situazioni più delicate e difficili: un’autentica macchina da guerra. Inutile spiegare che, anche in questo ipotetico quintetto, l’ultimo tiro se lo prenderebbe lui.

 

SF: Elgin Baylor, dal 1960 al 1972

Ancora oggi Elgin Baylor viene considerato il primo di quei giocatori “moderni” che hanno rivoluzionato il gioco, rendendolo più veloce e dinamico. Inventore delle prime finte e maestro del “bank shot”, Baylor era un idolo dei tifosi dei Lakers. In campo era capace di fare un po’ di tutto, anche grazie all’atletismo che gli ha da sempre permesso di misurarsi con giocatori fisicamente più piazzati di lui. Una dimostrazione dell’importanza di Baylor per la NBA e per i Los Angeles Lakers è il fatto che la sua dinastia non sia stata per nulla intaccata dalle ben sette (!) sconfitte in finale contro i Boston Celtics, vero e proprio Dream-Team di quell’epoca.

 

PF: Kareem Abdul-Jabbar, dal 1975 al 1989

Kareem Abdul-Jabbar è forse il giocatore più forte di sempre ad aver vestito la maglia dei Lakers. Arrivato a Los Angeles già da campione e triplice MVP, Kareem non ha esitato a riaffermarsi con la maglia gialloviola, vincendo altri cinque anelli. Kareem era un centro dominante sia in difesa che in attacco; con il suo storico gancio-cielo che è passato alla storia, meritandosi una voce ad-hoc nei dizionari di pallacanestro. A costo di farlo giocare fuori ruolo, e convinti che qualche metro di distanza dal canestro non influirebbe sulle sue prestazioni, non possiamo escludere il miglior marcatore della storia della lega da questo quintetto.

 

C: Shaquille O’Neal, dal 1996 al 2004

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Completiamo la formazione con un giocatore invece impossibile da spostare dal ruolo di centro, in tutti i sensi. Shaquille O’Neal è stato uno dei lunghi più dominanti della storia, anche e soprattutto per la sua stazza fisica. Per quanto sia difficile descrivere O’Neal senza mettere in risalto il suo strapotere fisico, non vanno dimenticate le sue innate doti difensive, così come la sua maestria nei movimenti sotto canestro. Con Bryant ai Los Angeles Lakers Shaq ha creato una coppia praticamente invincibile, come ha dimostrato il Three-Peat del triennio 2000-2002. Solo le incomprensioni interne tra il Mamba e The Big Diesel sono riuscite in quello che nessun avversario era riuscito a fare: frenare un connubio di fuoco.

 

Honourable mention / 6° uomo: LeBron James

Niccolò Armandola

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