I Seattle Supersonics sono scomparsi nel 2008, lasciando orfana della pallacanestro (di quella maschile, quantomeno) una delle città più iconiche della NBA. In 41 anni di storia, i Sonics hanno vinto un titolo e raggiunto altre tre volte le Finals ma oltre ai successi sul campo, i Sonics hanno conquistato i cuori di tifosi sparsi in tutto il mondo. Non a caso, ogni volta che qualche franchigia inizia a scricchiolare – che sia Sacramento o la stessa OKC – i rumors su potenziali ritorni di Seattle fanno sperare gli appassionati. Nell’attesa (o speranza che sia) di rivedere presto i Sonics in NBA, presentiamo il miglior quintetto di sempre della Emerald City.
PG: Gary Payton, dal 1990 al 2003
Chi pensa ai Seattle Supersonics non può non pensare al mitico “Glove”, giocatore simbolo dell’era in cui i Sonics hanno forse raggiunto l’apice della propria popolarità, nonostante il titolo sfumato per mano di un certo Michael Jordan. Ottimo attaccante ma soprattutto eccellente difensore, Payton incarna alla perfezione quello che gli americani definiscono “floor general”; generale del campo. Anche in questo quintetto la palla passerebbe sempre dalle sue mani e, mentre l’intesa con Shawn Kemp è stata già appurata, un professionista come lui non avrebbe problemi a capitanare questo team.
G: Gus Williams, dal 1977 al 1984
L’unico titolo della storia dei Sonics è datato 1979 e Gus Williams (da non confondere con Guy Williams, compagno di squadra nell’84) è stato uno dei protagonisti di quella gloriosa cavalcata. Gus è risultato il miglior marcatore della squadra sia durante la regular season che nei playoffs. Anche nelle stagioni successive all’anello, Williams si è confermato ai livelli della stagione iridata, guadagnandosi anche due convocazioni all’All-Star Game. Soprannominato “mago” per la sua creatività e i suoi lampi di genio, insieme a Kemp renderebbe questa squadra molto divertente da guardare.
SF: Ray Allen, dal 2003 al 2007
Schieriamo nel ruolo atipico di ala piccola la shooting guard per eccellenza Ray Allen. In cinque stagioni a Seattle, “Sugar Ray” ha ottenuto quattro convocazioni all All-Star Game in virtù dei suoi quasi 25 punti di media a partita. Sebbene l’esperienza a Seattle sia stata povera di successi di squadra, si può affermare che sia servita a Ray per togliersi numerose soddisfazioni a livello personale. Ad esempio, è a Seattle che Allen è diventato il miglior tiratore da tre dopo Reggie Miller (successivamente superato con le maglie di Boston e Miami).
PF: Shawn Kemp, dal 1989 al 1997
Se è vero che Payton era il giocatore chiave dei Sonics degli anni Novanta, a rubargli la scena – quantomeno negli highlights – era spesso il compagno e amico Shawn Kemp. Le schiacciate di Kemp erano qualcosa di veramente spettacolare, ma il contributo del lungo dell’Indiana non può essere ridotto solo a questo: doppie-doppie di media in sei stagioni, cinque convocazioni all’All-Star Game e un contributo importante in difesa, dove ha aiutato Gary Payton a rendere Seattle una squadra contro cui segnare era un’impresa ogni volta.
C: Jack Sikma, dal 1977 al 1986
Completiamo il quintetto con un altro protagonista della cavalcata al titolo del 1979: il centro Jack Sikma. Dopo la vittoria dell’anello nel suo anno da sophomore, i Sonics non sono riusciti a replicare l’exploit del ’79, ma non certo per colpa sua. In nove anni con la maglia dei Sonics, Sikma ha chiuso ben sette stagioni in doppia-doppia, tutte coronate da altrettante convocazioni all’All-Star Game e guadagnandosi così la reputazione di uno dei giocatori più solidi della lega. Miglior rimbalzista della franchigia, insieme a Kemp creerebbe una coppia di lunghi a dir poco devastante.
Honourable mention / 6° uomo: Detlef Schrempf
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