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La Stella Azzurra pubblica una nota sugli abusi del suo coach, che intanto si rifiuta di rispondere agli inquirenti

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Ci sono nuovi sviluppi sulla bruttissima vicenda che ha colpito la Stella Azzurra Roma nell’ultima settimana. Come noto, uno dei coach delle giovanili, Paolo Traino, è stato arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di aver abusato di alcuni giocatori tra i 13 e i 15 anni. Come ricostruito l’uomo, 55 anni, minacciava i ragazzi, spesso stranieri, di non farli più giocare se avessero denunciato le violenze.

Nella giornata di ieri, la Stella Azzurra Roma aveva pubblicato una brevissima nota sulla vicenda, condannando con fermezza “ogni tipo di abuso e violenza”.

La Stella Azzurra Roma apprende con profondo rammarico quanto accaduto e documentato dalla stampa, condannando con fermezza ogni tipo di abuso e violenza.

La Stella Azzurra Roma resta in attesa delle decisioni che verranno prese dalla magistratura inquirente e sosterrà qualsiasi azione a tutela dei propri tesserati e della propria immagine.

L’avvocato di Traino, Antonella Donati, ha descritto il suo assistito come “distrutto, molto provato da tutto quello che gli è successo in questi ultimi giorni, massacrato dai media”. Intanto Traino però si è rifiutato di rispondere alle domande del gip. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, una strategia che aveva già utilizzato nel 2013, quando fu accusato (e poi condannato) per abuso su minori, come si legge sul Corriere della Sera.

Sempre secondo la ricostruzione del Corriere, quanto accadeva da anni nella foresteria della Stella Azzurra Roma “non era proprio un segreto”, nonostante le difficoltà nel portare alla luce la questione sulla quale gli agenti indagavano dal 2020. La giovane età delle vittime, sommata alla lontananza da casa, e quindi dai genitori, e alla paura di perdere il posto in un club prestigioso a livello giovanile come quello romano, ha giocato sicuramente un ruolo cruciale.

Resta sempre da capire come Traino, condannato in rito abbreviato a 24 mesi di domiciliari nel 2015 sempre per abuso su minori, potesse allenare una squadra giovanile della Stella Azzurra. Il giudice che lo aveva condannato anni fa infatti aveva disposto che gli fosse vietato di avere stretti rapporti con minorenni proprio per evitare che si ripetesse una situazione del genere.

Francesco Manzi

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