Ismaël Kamagate milano

Ismaël Kamagate, chi è il prossimo centro dell’EA7 Milano

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Se l’ufficialità è solo una questione formale, con Ismaël Kamagate l’EA7 Milano muove le sue prime pedine fuori dal territorio italiano per costruire il roster della prossima stagione.

Un acquisto che può sollevare in maniera legittima alcuni punti di domanda, considerato che stiamo parlando di un 22enne arrivato da una stagione che rasenta la doppia doppia di media con il Paris Basketball, impegnato anche in Eurocup. Gioventù e contesto sotto l’Eurolega: due concetti che difficilmente riescono a coesistere e/o a valorizzarsi in un ambiente ad alte aspettative nazionali ed europee come quello meneghino. Oltretutto in un ruolo, quello di centro, dove l’Olimpia ha sempre fatto affidamento su giocatori di altissimo profilo. Insomma, le premesse non sembrano giocare a favore del transalpino ma andiamo a scoprire chi è.

UN PO’ DI STORIA

Nato da genitori ivoriani nella periferia di Parigi, la prima passione e sport di Ismael fu il calcio, precisamente come portiere. Ma come tanti bambini che subiscono un’impennata nella crescita, il consiglio del medico di famiglia e della madre fu quello di cambiare sport. Si apre così a 12 anni il suo ingresso nel mondo della pallacanestro nel Basket Paris 14: da quel momento, il suo percorso sarà totalmente sconosciuto ai più, restando fuori dal giro dei grandi club francesi, muovendosi prima nel Levallois e poi giocando con la seconda squadra dell’Orleans in NM3, in quinta divisione francese. Tuttavia, nella stagione 2018-19 qualcosa si muove: il suo impatto tra U18 e seconda squadra nella Loira (21,1 punti di media) attira le attenzioni della Federazione che decide di convocarlo per i campionati europei U18, dove giocherà da cambio del giocatore dei Clippers, Moussa Diabate.

In tutto questo percorso giovanile sembra che Ismaël, seppur si divertisse e venisse con regolarità agli allenamenti, non avesse in mente ancora di puntare al basket come professione della sua vita: nonostante l’adattamento veloce e la crescita esponenziale in così pochi anni, non aveva infatti mai puntato a migliorare sui fondamentali o sul suo gioco, né aveva mai presenziato con la prima squadra dell’Orleans che militava in ProB.

L’ARRIVO AL PARIS BASKETBALL E L’NBA

Ma nel 2019, il trasferimento nella neonata Paris Basketball in ProB, cambia tutto: a guidarla vi è l’ex GM dei Minnesota Timberwolves, David Kahn, che vede nel ragazzo un diamante da svezzare. Il suo background cestistico cresce enormemente e nel giro di due anni è protagonista della promozione del club parigino nella massima divisione. La sua crescita non passaIsmael Kamagate inosservata nemmeno agli scout NBA: infatti, dopo l’impatto importante con i grandi della ProA francese in una stagione da 11.3 punti, 6.3 rimbalzi e 1.6 stoppate (nonostante un magro 15esimo posto), il suo nome scala le gerarchie nei Mock Draft del 2022 quanto basta perché i Detroit Pistons decidano di spendere per lui la 46esima pick. Nonostante gli scambi dei suoi diritti, che verranno prima spostati a Denver e poi a Portland, il ragazzo riesce a ottenere un primo assaggio del mondo americano disputando la Summer League con i Nuggets.

Nell’ultima stagione è tornato al Paris, dividendosi tra ProA ed Eurocup: dopo una prima parte di stagione da titolare inamovibile, da gennaio in poi il suo impatto si è ridotto in maniera importante con l’arrivo del veterano Jeremy Evans che ha garantito maggiore esperienza e vittorie al club capitolino, permettendo il passaggio alle Top16 in Eurocup ma arrivando solo a un soffio dai playoff in campionato. Nonostante questo, le sue medie rimangono ancora solide con 9.6 punti (oltre il 70% da due), 7.9 rimbalzi e 1.4 stoppate tra il campionato nazionale e continentale.

BACKGROUND

Ismaël Kamagate si presenta come un centro di 211 cm per circa 100 kg. Nonostante manchi sicuramente della massa per competere contro pari ruolo, compensa con una mobilità continua e un atletismo sopra la media: l’elasticità continua dei piedi, unita ad una ampia apertura alare e una capacità di correre a tutto campo, lo rendono un rim runner che si esalta bene in verticale. Nel corso degli anni, non ha puntato tanto a incrementare a livello di massa, quanto a rinforzarsi muscolarmente per consolidare le sue doti atletiche e al contempo limitare nel possibile i suoi avversari nei contatti. Potrebbe migliorare a livello di equilibrio, in modo da reagire più velocemente a diverse situazioni.

In un profilo tecnico molto limitato sul piano del palleggio e sul raggio di tiro, essendo impiegato prevalentemente off-ball, Ismaël Kamagate dimostra una inusuale visione di gioco: è in grado in fatti di leggere velocemente i tagli dei compagni e lo smarcamento dei tiratori per innescarli sul suo lato, che sia in post basso o da spot centrale sul perimetro senza concretizzare il pick n’ roll.

CARATTERISTICHE E NUMERI

Il suo ruolo offensivo è principalmente quello di finisher: che sia in situazioni di pick n’ roll o di ricezione profonda anche in lob, il centrone 22enne trova vicino a canestro la sua comfort zone affondando al ferro o realizzando con la mano forte in diversi modi con l’aiuto del tabellone. La sua solidità come bloccante è ancora in crescendo (deve dare tempo al palleggiatore di creare vantaggio o separazione), così come il suo equilibrio nell’attaccare in post tra prendere posizione e spalleggiare contro giocatori più massicci/esperti. Anche se raramente sbaglia, la sua elasticità di gambe e agonismo gli consentono di arrivare sulle carambole prima del taglia-fuori e correggere.

Le sue medie da doppia doppia trovano appoggio nelle sue qualità e numeri da rim protector in difesa: fa ancora dell’istinto e dei suoi mezzi atletici la sua arma primaria per difendere vicino al ferro, ma le tempistiche e le ampie leve lo rendono davvero intimidatorio, a volte anche senza dover saltare. Poiché le sue qualità difensive si esaltano vicino al ferro, allo stesso modo viene impiegato anche nelle situazioni di pick n’ roll dove la sua profonda “drop cover” gli consente di tenere una buona posizione e limitare le collaborazioni degli avversari. Oltre il mid-range però presenta lacune gravi, tra cui non poter switchare contro giocatori più piccoli e veloci o effettuare dei closeout perimetrali (saltando anche troppo facilmente sulle finte). Difficilmente può contenere l’isolamento in post contro giocatori più grossi e più capaci di sfondare, non avendo massa sufficiente per opporre una adeguata resistenza.

COSA PORTA A MILANO

Sicuramente la presenza di Ismaël Kamagate porterà una ventata fresca di atletismo, corsa e gioco in verticale nello scacchiere meneghino: nonostante il suo ritmo di gioco non sembri ancora pronto per il salto di qualità in EuroLega, il suo impiego come boa potrà creare diverse opportunità nel gioco senza palla per i compagni. Altresì, gli attacchi avversari dovranno cercare di lavorare per portarlo fuori dalla sua comfort zone, in modo da non avere alcuna resistenza: l’impatto che può creare il francese vicino al ferro può costringere gli avversari a pensarci due volte prima di passare da lui.

Non sembra che il 22enne possa essere una prima scelta per lo starting five di Ettore Messina, ma mancano ancora diversi fattori in gioco: un campionato appena finito, un mercato estivo appena iniziato e un roster quindi incompleto e indefinito non possono ancora dire se il ruolo e l’impatto del francese possano ripetersi come negli anni parigini. Certo però è che per Ismaël Kamagate sarà un’occasione importante per mettersi alla prova per la prima volta fuori del tutto (quindi dentro e fuori dal campo) dai confini nazionali, in un contesto dove vincere è d’obbligo dappertutto e sotto la guida di uno dei migliori allenatori d’Europa. In bocca al lupo!

Redazione BasketUniverso

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