Italia-Ucraina, le pagelle: Polonara unica nota positiva, ottimo Mykhailiuk

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Italia

Marco Spissu, 5.5: bene al tiro da tre punti (3/4), a differenza di Mannion cerca di mettere più in ritmo i compagni, paga dazio come tutta l’Italia in difesa.

Nico Mannion, 5: se si volesse trovare il lato positivo è che si prende molte responsabilità ma le forzature uno contro cinque (non solo per colpa sua) nei minuti chiave della partita, quando l’Ucraina ha allungato, sono state decisive.

Paul Biligha, sv.: pochi minuti in campo con la consueta dose di grinta ed energia, proprio quella che è mancata all’Italia.

Stefano Tonut, 6: gioca un buon primo tempo e nella metà campo difensiva è come al solito il più tosto, viste le difficoltà odierne dei nostri esterni. Insieme a Polonara è tra i pochi a metterci intensità nel secondo tempo quando il resto della squadra sparisce.

Nicolò Melli, 4.5: dopo la prova proibitiva contro Giannis gioca una partita scialba, impalpabile, molle e penalizzata dai falli. Senza tante alternative in quel ruolo il suo rendimento è fondamentale e quando è così negativo ci sono poche speranze.

Simone Fontecchio, 6: a tratti è sempre incontenibile e quando ha la palla in mano sembra sempre possa succedere qualcosa di buono, sparisce però nel secondo tempo come tutto il resto dell’Italia.

Giampaolo Ricci, 5.5: bene nel primo tempo, quando si fa trovare pronto in parecchie situazioni offensive. Anche lui perde ritmo con i falli e qualche posizionamento difensivo errato, specie se costretto a cambiare lontano da canestro.

Achille Polonara, 6.5: senza dubbio il migliore degli Azzurri. Gioca un ottimo primo tempo ed è l’ultimo ad arrendersi nel quarto quarto, bene anche a rimbalzo come in tutto l’Europeo finora.

Luigi Datome, 5: unica scintilla la tripla nel primo quarto, poi 5 errori al tiro e tanta sofferenza a marcare gli esterni ucraini.

Coach Gianmarco Pozzecco, 4.5: totale passo indietro dopo la partita con la Grecia, soprattutto per alcune scelte difensive (i cambi a 2 o 3 metri fuori dall’area dei tre punti) contro una squadra con poca ampiezza di soluzioni offensive. Ma oltre ai demeriti tecnici difensivi, causa poi delle difficoltà in attacco nel finale, fa impressione la poca carica emotiva in un gruppo che ha spesso usato questa arme per sopperire alle lacune alla voce talento.

 

UCRAINA: Tkachenko 7.5, Lukashov 5, Mykhailiuk 8, Bobrov 6, Pustovyi 6, Len 6.5, Sanon 7, Bliznyuk 7, Herun 6.5, Sydorov sv. Coach Bagatskis 7.5.

Qui la cronaca di Italia-Ucraina

Michele Manzini

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