Dopo l’arrivo a Brindisi la settimana scorsa e il debutto in campionato contro Bologna nell’ultimo turno di campionato, Jacob Pullen, in un’intervista rilasciata al Nuovo Quotidiano di Puglia, racconta le sue prime sensazioni sull’esordio in maglia Enel Basket Brindisi e sulla sua nuova squadra oltre ai propri obiettivi personali:
“Sicuramente potevo fare meglio, ma ciò che importa alla fine è il risultato. La mia prestazione non mi preoccupa, è stata la prima dopo un solo allenamento con i miei nuovi compagni di squadra, dopo qualche settimana di stop. Ho tutto il tempo per allenarmi bene e mettermi a disposizione del coach e dei miei nuovi compagni di squadra. Nonostante tutto abbiamo vinto una partita difficile, dimostrando grande intensità difensiva e buona solidità. Questi sono ingredienti fondamentali se si vuole vincere e quindi la mia Enel Brindisi mi piace, perché sa soffrire e vincere. Ad esempio mi è piaciuto molto Turner che è stato bravo a prendere per mano la squadra e realizzare canestri importanti che ci hanno permesso di portarci in vantaggio; mi sono piaciute alcune giocate spettacolari che si sono concluse con degli alley oop spettacolari. Insomma questa Enel Brindisi è capace di vincere e regalare spettacolo.
Qui a Brindisi sono convinto che potrò divertirmi molto, avendo la possibilità di giocare con due lunghi del calibro di Cedric Simmons e James Mays. Questo significa pick n’ roll, alley oop. In sostanza potendo contare su due pivot fisicamente forti e atletici per un play maker ci sarà davvero da divertirsi. Senza considerare il fatto che giocatori come Delroy James, Demonte Harper, Marcus Denmon ed Elston Turner sono bravi sia a fare canestro da fuori, ma soprattutto hanno un atletismo tale da poter garantire queste giocate ad esempio in conttopiede. Quando hai la possibilità di giocare in una squadra composta da giocatori del genere, qualsiasi giocatore vorrebbe far parte di questo gruppo. È vero a me piace tirare e provare a fare canestro da tre punti, ma il mio obiettivo è quello di dare il massimo per me ed i miei compagni di squadra. E se invece di tirare servirò un alley oop o un assist per un mio compagno di squadra, andrà bene ugualmente. L’importante è vincere le partite, dare il massimo in allenamento e in partita, ma soprattutto divertirsi. Il basket è la mia vita, è divertimento puro. E sono convinto che qui a Brindisi posso divertirmi e al tempo stesso vincere insieme ai miei compagni di squadra”
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