Due anni fa si aspettava lo scontro tra Boston Celtics e Miami Heat ai Playoffs, nella stagione successiva i primi furono sostituiti dagli Indiana Pacers, quest’anno la rivalità più grande nella Eastern Conference sarà quella tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls. In tutte queste sfide c’è un unico comune denominatore: Lebron James. Prima KG e Pierce, poi Lance Stephenson ed infine Joakim Noah hanno contribuito ad accendere una possibile serie di Playoffs contro il nativo di Akron, che ieri, facendo registrare la prima tripla-doppia stagionale, ha battuto proprio i Bulls e sostanzialmente congelato il secondo posto nella Conference.
Secondo posto vuol dire fattore-campo a favore in caso di serie contro i Chicago Bulls, eventualità che potrebbe presentarsi prima del previsto, alle Semifinali di Conference. Noah è solo l’ultimo giocatore a prendersela con James, più recente ovviamente il soffio di Stephenson, ma precedentemente anche Garnett e Pierce attaccarono briga con il Prescelto. Il centro francese ieri è arrivato allo scontro verbale con Lebron, cosa che era già successa anni addietro, durante la prima esperienza di James in Ohio.
Stavolta Noah ha chiamato ripetutamente l’avversario “P***y”, causando le ire di Lebron. Nel post-partita, con i suoi sconfitti, lo stesso giocatore dei Bulls ha lanciato la sfida ai Cavs:
Penso che siamo un gruppo con molta fiducia in noi stessi. Saremmo felici di giocare contro Cleveland ai Playoffs. Sarebbe qualcosa di davvero, davvero esaltante, per cui ci spero. Dove avremmo dei vantaggi? Non so precisamente, non vogliamo certo correre troppo, le prossime cinque o sei partite saranno molto importanti per noi. Dobbiamo migliorare come squadra, ma se si presentasse l’occasione e dovessimo affrontare i Cavaliers, sarei molto contento. Tutti saremmo molto contenti.
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