Il trasferimento di Nikola Mirotic ha rappresentato una delle più discusse telenovele di mercato di questa estate.
Lo spagnolo / montenegrino sembrava destinato al Partizan Belgrado ma alla fine ha firmato per l’Olimpia Milano. Si è parlato molto delle pressioni ricevute da Mirotic che alla fine ha scelto un contesto più tranquillo come quello meneghino.
Sull’argomento è tornato l’allenatore dei serbi, Zelimir Obradovic, protagonista ieri di un timeout dei suoi all’esordio stagionale in EuroLega contro il Maccabi Tel-Aviv. Il coach ha rilasciato un’intervista alla rivista Nedeljnik, ripresa da BasketNews, in cui ha racconta dei retroscena riguardo la trattativa con Mirotic.
Abbiamo parlato molte volte e alla fine mi ha assicurato che sarebbe venuto da noi, bisognava solo sistemare le questioni burocratiche con il Barcellona. Eravamo in contatto, è un ragazzo molto educato, stava andando tutto per il meglio, parlavamo spesso della costruzione della squadra e del tipo di gioco che avevo in mente. Dopo un paio di settimane così mi ha chiamato per dirmi che non poteva più venire al Partizan a causa della pressione. Gli ho detto che tutti la subiamo, le aspettative, gli insulti e le minacce fanno parte di questo lavoro ma non è mai successo niente a nessuno, credevo che potesse gestire questa cosa. Poi però mi ha raccontato di aver ricevuto diverse telefonate che lo hanno costretto a rinunciare, non ha fatto nomi ma mi ha detto che lo hanno chiamato politici e rappresentanti della Chiesa, persone molto importanti, potrà confermarlo anche lui.
Parole che confermano la tesi secondo cui l’approdo di Mirotic al Partizan sarebbe saltato per prevenire aspre tensioni fra i tifosi bianconeri e quelli della Stella Rossa.
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