Dopo oltre tre anni torna il Derby al PalaDozza e la vittoria va alla Fortitudo. I biancoblu replicano a quanto subito venerdì nell’altro palazzo dello sport cittadino, la Unipol Arena, e portano a casa la vittoria per 82-84. Il successo degli ospiti arriva nelle ultimissime battute, dopo una partita a lungo controllata dagli uomini di Sacchetti e con un finale a marca bianconera che non ultima la rimonta durata tutti i quarti centrali.
Nel primo quarto, infatti, l’avvio è migliore per la Fortitudo, che guidata da Banks e Aradori tiene il muso avanti. La Segafredo cade nuovamente nelle palle perse banali, ma la metà biancoblu di Bologna non sfrutta le opportunità sbagliando tanto da oltre l’arco. La Virtus è anch’essa imprecisa al tiro e la tripla di Dellosto a stretto giro di posta dalla prima sirena fissa l’11-14 del 10′.
Nella seconda frazione le estemporaneità di Whiters e Fletcher firmano la prima mini-fuga ospite, prima che l’energia di Gamble e Pajola riporti lo svantaggio alla minima cifra sul 19-20. Una nuova fiammata, stavolta di Totè e Happ, consente alla F di ritrovare un margine di 8 lunghezze all’interno della confusione generale del match. Il divario resta tale fino alla pausa lunga, con gli uomini di Sacchetti che rientrano negli spogliatoi sul 26-36.
Dopo l’intervallo, le Vu Nere cambiano marcia: si sveglia Teodosic e si carica in spalla i suoi, dando il via ai 36 punti di squadra nella frazione contro i 24 delle prime due. La Fortitudo però non resta a guardare e se da un lato subisce il play serbo e Alibegovic, dall’altro continua a far male per mantenere il vantaggio ed entrare negli ultimi 10′ sul 60-63.
L’ultimo quarto si apre nel segno di Adams: l’ex-Malaga, dopo aver sonnecchiato per i primi 3 quarti, si scatena con 8 punti filati. L’inerzia pende dal lato dei bianconeri, che ritrovano il vantaggio dopo più di 30′ ad inseguire sul 77-76 grazie ai due liberi di Ricci. Una volta sorpassata, la Fortitudo subisce psicologicamente e rischia il crollo. In attacco fioccano errori e confusione mentre dietro è Teodosic a trovare i pertugi vincenti. L’asso serbo vede la giugulare scoperta dell’avversario e azzanna con il suo istinto da killer, portando la Virtus a +6. Nel momento migliore però, la Segafredo commette una leggerezza regalando con Alibegovic tre liberi a Dellosto. La Fortitudo riprende coraggio, rientra in partita e chiude l’area: Teodosic disfa quanto creato in precedenza e l’ultimo concitato minuto vede la giocata vincente di Happ, che firma il decisivo sorpasso per l’82-84 finale. L’ultima preghiera di Teodosic non trova il fondo della retina e la F può festeggiare.
Virtus Segafredo Bologna: Adams 10, Teodosic 22, Markovic, 3, Gamble 5, Abass 5, Ricci, 15, Hunter 4, Deri n.e., Tessitori 0, Pajola 6, Alibegovic 14, Weems 0. All Djordjevic
Fortitudo Bologna: Happ 8, Banks 12, Fantinelli 10, Fletcher 10, Aradori 16, Totè 6, Palumbo n.e., Withers 10, Sabatini 2, Simon n.e., Mancinelli n.e., Dellosto 12. All. Sacchetti