fortitudo bologna

La Fortitudo rialza la testa e schianta Trieste al PalaDozza

Serie A Recap

Fortitudo Kigili Bologna 96 – 60 Allianz Trieste

(30-21; 53-32; 67-49; 96-60)

Clamorosa prova di forza della Fortitudo Kigili Bologna che, nell’insolito posticipo del lunedì, schianta l’Allianz Trieste con un travolgente 96-60 e rialza la testa dopo tre ko di fila riagganciando in classifica a quota sei punti Cremona e Varese. Quello degli uomini di Martino è stato un vero e proprio assolo: l’Aquila, trascinata dalle prove maiuscole di Jeoffrey Groselle (24 punti in 24′), Gabriele Procida – cresciuto esponenzialmente nel secondo tempo e autore di 19 punti – e Pietro Aradori (17 punti di cui 14 siglati nel primo tempo), ha squadernato la sua miglior pallacanestro di stagione e ha di fatto chiuso la pratica nbei primi due quarti, nei quali ha colpito il canestro avversario con un mortifero 6/6 da tre, prendendosi un margine di sicurezza che Trieste non è più riuscita nemmeno a scalfire. Sugli scudi tra i biancoblu anche Jacopo Borra, che come Groselle ha spadroneggiato nel pitturato chiudendo con un bottino di 13 punti in 15′. Serata da dimenticare, invece, per l’Allianz Trieste, alla quale non sono bastati i guizzi dell’ex di serata Adrian Banks (14 punti) e di Marcos Delia (17 punti e 9 rimbalzi).

Avvio di gara frizzante con le due squadre che appaiono decisamente in palla sul fronte offensivo, in particolare con l’ex Banks da una parte e l’asse Aradori-Groselle (rispettivamente a 14 e 10 punti al suono della prima sirena) a fare il bello e il cattivo tempo (16-16 in poco più di 6’). Non impeccabili, invece, le difese che concedono forse qualcosa di troppo; soprattutto quella dell’Allianz che nei 40” conclusivi della frazione incassa le bombe del già citato e scatenato Aradori e del rientrante Benzing, finendo a -9 (30-21). Il momento di fuoco dei biancoblu non si arresta però con la prima mini-pausa perché è sempre il tedesco, ancora una volta dall’arco, a inaugurare il secondo quarto e a regalare alla Kigili il primo vantaggio in doppia cifra (33-21); al festival delle triple fortitudine si iscrive poi anche Procida che fa lievitare il vantaggio fortitudino fino al +15 che costringe Ciani a rifugiarsi in un timeout. I liberi di Fernandez interrompono l’emorragia al rientro sul parquet e ridanno fiducia all’Allianz che mette a segno uno 0-4 che spinge questa volta Martino a fermare il gioco per riordinare le idee dei suoi. Pausa che sortisce gli effetti sperati dal coach molisano perché la Fortitudo ricomincia a macinare gioco e, con cinque punti ravvicinati di Borra e le schiacciate di Procida alza l’asticella del suo vantaggio fino al 45-25. Sono sempre Fernandez e Banks a provare a suonare la sveglia in casa giuliana ma la Fortitudo è in serata e replica a ogni stoccata avversaria entrando negli ultimi due minuti entrando negli ultimi 2’ della prima metà di gara sul 53-30 che diventa 53-32 al suono della seconda sirena.

I giuliani, in uscita dagli spogliatoi, provano a rialzare la testa ma dall’altra parte Groselle è una sentenza nel pitturato e tiene in perfetta linea di galleggiamento la Kigili che dopo quasi 4′ di gioco ha ancora venti lunghezze da difendere. Banks dall’arco prova a intaccare qualche certezza della sua ex squadra lanciando la mini-rimonta triestina che però si ferma sul -16 (61-45) perché l’Aquila, negli ultimi 2′ della frazione, ritrova il feeling con il canestro e, grazie a Borra, riprende quota entrando nei 10′ finali con un confortante +18 (63-45). Per gli uomini di Martino diventa quindi una pura formalità gestire il cuscinetto e chiudere i conti, rintuzzando con veemenza gli ultimi, disperati acuti di Trieste e spingendosi addirittura fino al definitivo +36 mandato a bersaglio da Procida da oltre l’arco (96-60) nei secondi finali quando c’è stato spazio anche per il giovane Manna.

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