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La Nazione più piccola di sempre a giocare un Mondiale

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Con la Coppa del Mondo FIBA alle porte, fioccano gli articoli riguardanti ogni aspetto inconsueto o particolare riguardante la competizione. Nemmeno il sito su cui state leggendo questo pezzo e chi scrive potevano esimersi dal partecipare a questo valzer.

Una panoramica

Una delle favole divertenti di questa competizione è quella di Capo Verde. La piccola nazione insulare è alla prima qualificazione ed è la più piccola ad aver raggiunto questo traguardo strappando il precedente primato al Montenegro. Capo verde, infatti, si estende su 4033 km2 e conta poco più di 560000 abitanti. Un risultato notevole sia per quanto riguarda il bacino di atleti a cui può attingere – modesto in termini puramente numerici – sia per le non floridissime risorse economiche.  Una di quelle nazionali che si potrebbe definire una parvenu della pallacanestro africana: solo negli ultimi vent’anni il movimento è cresciuto molto e lo dimostrano le varie qualificazioni ad Afrobasket con il picco massimo del bronzo conquistato nel 2007. L’ultima edizione ha invece visto gli Squali Blu conquistare un buon quarto posto.

La qualificazione al Mondiale è arrivata a fine febbraio, dopo aver battuto la Costa d’Avorio all’ultima giornata del girone E delle qualificazioni nella zona africana. Una vittoria netta per 79-64 che ha regalato uno storico traguardo. Successo raggiunto nonostante le succitate difficoltà economiche: la stella assoluta della squadra, Walter Tavares, ha pagato di tasca propria tutti gli spostamenti da Madrid per raggiungere la squadra. A seguito della qualificazione la federazione ha organizzato un tour negli Stati Uniti per raccogliere i fondi necessari a finanziare la spedizione mondiale. Il resto del percorso di qualificazione ha visto alcuni alti e diversi bassi, tra cui le sconfitte con Uganda e Mali (in seguito squalificata).

 

Percorso e prospettive per il Mondiale

La nazionale africana si presenta al Mondiale con un percorso abbastanza disastroso, costellato di sconfitte sia durante il tour negli USA, sia negli scrimmage internazionali con realtà collegiali come Oklahoma State University. Non è andata bene nemmeno nelle amichevoli internazionali contro altre nazionali, come abbiamo potuto vedere durante le partite della Trentino Basket Cup con Cina e Turchia, dove gli Squali Blu non sono mai stati in partita. La squadra è composta interamente da veterani e ha infatti un’età media di oltre 31 anni. Il reparto forte della squadra è quello dei lunghi.  La stella è Walter Tavares che avrà il supporto del lungo Ivan Almeida (12.2 punti e 7.6 rimbalzi durante le qualificazioni e di Betinho Gomes. Quest’ultimo vecchia conoscenza del basket italiano e che giocherà per Capo Verde grazie al nulla osta concesso dalla FIBA. Infatti, in precedenza aveva già militato per il Portogallo.

Questo terzetto non sembra abbastanza per pensare a un passaggio del primo turno, soprattutto viste la mancanza di un giocatore realmente di peso tra i piccoli. Il migliore in questo reparto sembra essere Will Tavares, giocatore discontinuo nelle proprie prestazioni. Nel girone F sono presenti delle nazionali molto più attrezzate e con più esperienza: senza prendere in considerazione la Slovenia, sia Georgia che Venezuela hanno a roster una maggiore qualità e nemmeno sul piano della differenza fisica sembra esserci un punto a favore di Capo Verde.

 

Considerazioni che non hanno però molta importanza, perché il risultato raggiunto è già enorme e – pur nella sua banalità – l’unico obiettivo è figurare al meglio nella consapevolezza che potrebbero arrivare delle sconfitte molto pesanti contro avversari nettamente migliore. Se poi Tavares e soci riusciranno a stupirci, sarà il campo a dirlo.

Mattia Moretti

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