Le pagelle dell’Italia: Datome è magnifico ma non basta, Filloy sempre più in palla

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La Lituania si conferma ancora un tabù per l’Italia. Terza sconfitta consecutiva per gli azzurri nelle ultime tre edizioni dell’Europeo contro la corazzata baltica. Partita comunque positiva per i nostri, che son stati competitivi fino alla fine e hanno rischiato il colpaccio. Di seguito, i voti e i giudizi per i nostri giocatori scesi in campo.

Hackett 6: si immette nel match con una gran tripla e con la solita energia difensiva. Messina lo spreme i primi 25 minuti, lo panchina giustamente dopo un paio di offuscamenti, ma forse se lo dimentica un po’ troppo. Nel finale, in coppia con Filloy, sarebbe stato di gran lunga più utile rispetto a uno spento Aradori.

Filloy 7+: il tanguero azzurro, dopo un primo passaggio inosservato nel match, si accende d’improvviso dopo l’intervallo. Segna gran canestri, che ci consentono di continuare a galleggiare, rischiandone altri con tanta tecnica e coraggio. Aggressivo pure nella meta campo difensiva. Si spera che la sua crescita possa essere costante.

Belinelli 5,5: serata stonata per l’ex Spurs nonostante un buon inizio e i 14 punti refertati. La Lituania lo sottopone a una continua e strenua marcatura. Le conseguenze sono i pochi tiri puliti e anche una perdita di lucidità in alcune scelte difensive.

Aradori 5: dopo l’exploit di ieri non riesce a ripetersi. Segna un canestro appena entrato, ma rimarrà l’unica perla del suo match assieme a un buono scarico per Baldi Rossi. Da matita blu un passaggio errato per Datome in contropiede nell’ultimo quarto.

Datome 8: oh capitano, mio capitano. Prima dell’Europeo si è discusso in lungo e in largo sul suo apporto offensivo, prontamente avvenuto dall’inizio della manifestazione. Oggi aveva iniziato come al solito, prendendosi i tiri giusti. Capendo le difficoltà altrui, decide di mettersi più in proprio e di sobbarcarsi la squadra sulle proprie spalle. Rischia di trascinarci a una clamorosa rimonta, anche con difese dure ed encomiabili. Da applausi. 

Baldi Rossi 6: si ritrova in campo più del previsto, ma i cenni di timidezza sembrano diminuire, nonostante un avversario di più alta caratura. Altra tripla di ordinanza e ancora qualche malaugurata lettura in difesa.

Melli 6,5: quando all’Italbasket qualcosa può andare ancora più storto, stai sicuro che ciò accadrà. Dopo un inizio aggressivo da 8 punti, triple di qualità e schiacciate portentose, l’ex milanese deve arrendersi per una piccola distorsione alla caviglia. Secondo tempo da spettatore e speranza che, tra due giorni, possa tornare subito a essere protagonista,

Biligha 5: Paul salta in alto, a volte più di tutti, ma l’atletismo non riesce a bilanciare alcune letture nefaste, specie in difesa. Serve un apporto diverso se vuole sperare di avere più spazio nei prossimi incontri.

Burns 5: esordisce malissimo, sbagliando un comodo appoggio e non comunicando un blocco in difesa. Nel secondo tempo offre più durezza e delle buone difese sullo scatenato Kuzminskas, ma gli manca lo spunto per entrare a fondo nel match. Dal pre-Europeo ci aspettavamo qualcosa di meglio.

Cusin 6,5: chiedergli di non soffrire Valanciunas sarebbe troppo, ma lui per la maggior parte del tempo riesce a barcamenarsi in maniera positiva. Il suo apporto in difesa è totale e il problema, infatti, sta nella difficoltà per Messina di trovare il degno ricambio alle sue spalle.

Messina 6,5: avvio sublime, ma la Lituania ha troppe frecce al suo arco, sia nel tiro da fuori che nel gioco interno. Adopera bene le rotazioni, anche e soprattutto dopo l’infortunio di Melli, infondendo fiducia in ognuno dei giocatori utilizzati. Forse non avrebbe guastato avere il doppio play finale, data la vena di Filloy e le potenzialità in difesa di Hackett

Bernardo Cianfrocca

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