Foto: olimpiamilano.com
L’Olimpia Milano centra la sesta vittoria consecutiva nel massimo campionato europeo, a dover alzare bandiera bianca a questo giro è lo Zenit San Pietroburgo dell’ex Arturas Gudaitis: partita complicatissima per l’A|X, risolta solo nei minuti finali grazie alle giocate di Punter, Hines e Delaney. Punteggio finale di 82-76 per i biancorossi.
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PUNTER 7.5: altra grandissima prova del n°0 che, soprattutto nei minuti finali, riesce a scrollarsi di dosso l’accanita difesa russa e a centrare canestri in ripetizione. Terminale offensivo n.1 dei biancorossi, per lui 14 punti con 5/11 dal campo, 2/2 dalla lunetta, 3 rimbalzi e 2 assist. Ottimo anche nella metà campo difensiva.
LEDAY 5: probabilmente la peggior partita dell’anno, non riesce a sbloccarsi e in difesa soffre il duello con Thomas.
MICOV 7: sale di colpi con il passare del tempo, in tutti i 18 minuti di impiego viene utilizzato come “4 tattico” e la mossa paga, soprattutto in attacco dove, grazie alle sue eccellenti letture, punisce puntualmente la difesa dello Zenit ad ogni singolo spazio lasciato. 10 punti e 2 assist per il professore.
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ROLL 5: 4 minuti di difficoltà per il californiano.
RODRIGUEZ 7: un po’ di alti e bassi questa per il Chacho, parte forte per poi calare a causa dell’eccellente difesa ospite. Nonostante tutto, nella ripresa l’ex Madrid piazza alcune giocate di assoluto livello e nel finale è in campo per indirizzare la partita sui suoi binari. Con Micov e Hines la vera mente della squadra.
TARCZEWSKI 5.5: è tutto apparecchiato per il duello con il grande amico Gudaitis, ma per la maggior parte del tempo l’ex Arizona è rilegato alla panchina, soprattutto a causa della scelta tecnica di Messina di cambiare sistematicamente sui pick&roll dello Zenit.
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DELANEY 7: grande difesa, buona regia ma soprattutto un paio di canestri dal peso specifico enorme, soprattutto l’ultimo da oltre l’arco che mette la firma sulla gara. Quando è in campo con Rodriguez è un altro giocatore. Per lui 12 punti, 2 rimbalzi e 2 assist.
SHIELDS 6.5: rientra dopo un paio di settimane di stop causa infortunio muscolare, piazza subito un paio di canestri importanti e porta il suo contributo anche in difesa, partita più che sufficiente per lui (9 punti).
HINES 8: difficile trovare un MVP in questa grande serata biancorossa, ma probabilmente l’ex CSKA spicca fra tutti per le piccole grandi cose che, anche stasera, è riuscito a fare. Per lui 12 punti, 8 rimbalzi, 20 di valutazione e 3 assist, tutti nei minuti finali per armare le mani dei suoi compagni tiratori. Senza dimenticare l’incredibile difesa su Gudaitis e praticamente ogni giocatore dello Zenit.
DATOME 5: gara difficile per il sardo in maglia Olimpia, non riesce a trovare soluzioni in attacco, nè dal post basso (complimenti ai russi per la difesa e i raddoppi perfetti su di lui) nè da oltre l’arco.
MESSINA 7.5: bisogna ammetterlo, probabilmente una partita di questo tipo l’Olimpia negli ultimi anni non l’avrebbe mai e poi mai vinta, e qui sì centra eccome la qualità del roster, ma centra anche la mano dell’allenatore, eccome se centra. Nel secondo tempo l’A|X cambia modo di giocare e soprattutto di difendere, cambi sistematici per tentare di inceppare il pick&roll tra Pangos e Gudaitis (o Rivers-Gudaitis) che tanto ha fatto male nel primo tempo, la scelta paga, l’Olimpia sale di colpi e nel finale con i suoi leader si aggiudica l’incontro. Milano ora è terza, in solitaria.
ZENIT: Rivers 6.5, Pangos 7, Fridzon 6.5, Hollins 6.5, Thomas 6, Baron 5, Zubkov 5, Ponitka 6, Gudaitis 6.5
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