Liga Endesa, 18° giornata: Real ancora imbattuto; a Valencia lo scontro diretto con il Barca. Vincono Unicaja e Gran Canaria.

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01.02.2014

CB Valladolid – Real Madrid 83 – 105

Non si arresta la marcia trionfale del Real Madrid, che pur soffrendo più del previsto e più di quanto dica lo score finale, supera il fanalino di coda Valladolid.

Coach Pablo Laso vuole risparmiare i suoi giocatori in vista dell’Eurolega e dell’imminente Copa del Rey: lascia a casa Mirotic e Carroll e riduce ampiamente il minutaggio dei rimanenti titolari. Sulla panchina del Real però abbonda il talento e le seconde linee mantengono sempre il vantaggio su una Valladolid comunque combattiva, che ci crede soprattutto con Haritopoulos e Omari Johnson. I Blancos si lasciano guidare da un ispirato Reyes, capace di mettere a segno 16 punti (80% da due e 100% ai liberi). A metà del terzo quarto però, Valladolid trova la retina con continuità, fino a risalire al -1 sul 62-63 e Pablo Laso è costretto a chiamare in causa Lull, Fernandez e Rodriguez. I tre campioni spagnoli piazzano un parziale di 11-4 e regolano le ambizioni dei padroni di casa. La partita viene poi gestita fino alla fine senza troppa fatica: 83 a 103 il risultato finale, con il Real Madrid ancora imbattuto in campionato.

MVP: Sergio Llull = Coach Laso vuole far riposare l’asso spagnolo, ma si vede costretto a inserirlo quando Valladolid rientra pericolosamente in partita. Il nativo di Mahòn risponde con una prestazione sontuosa: 20 punti e 4/6 dalla lunga distanza.

Valladolid: Haritopoulos 18, Izquierdo, Cvetinovic 4, Drenovac 4, Vilhjalmsson 2, Arranz (n.e.), Martìnez 7, Sinanovic 2, Johnson 15, Andusic 14, Suka-umu 5, Rowe 12.

Real Madrid: Draper 1, Dìez 9, Rodriguez 13, Llull 20, Mejri 11, Fernandez 12, Reyes 16, Mirotic (n.e.), Darden 16, Bourousis 5, Slaughter 2.

Rudy Fernandez, 12 punti per lui.
Rudy Fernandez, 12 punti per lui.

 

 

 

 

 

 

 

Cajasol – Gipuzkoa Basket 80 – 59

La sfida tra due dirette rivali per un piazzamento nella zona playoff si conclude con la vittoria della squadra di Siviglia, capace di chiudersi in difesa dopo un avvio non ottimale. Grazie a questo risultato il Cajasol supera proprio il Gipuzkoa in classifica.

All’inizio della partita, sono gli ospiti a giocare meglio e a distaccare il Cajasol grazie alla produzione nel pitturato di un maiuscolo David Doblas (23 punti per lui). A partire dal secondo quarto, però, i padroni di casa chiudono la via per il canestro ai baschi, limitandoli ad una produzione di soli nove punti. Dopo l’intervallo, la partita continua sulle stesse tendenze del primo tempo, con il Gipuzkoa incapace di impensierire una difesa impeccabile e di trovare soluzioni difensive per fermare un ispirato Marcus Landry, autore di 17 punti e top-scorer della suqadra. La partita si mette presto in discesa per i padroni di casa, come conferma l’ampio margine registrato al termine partita: 80-59 il risultato finale.

MVP: Marcus Landry = L’ala statunitense trascina i suoi in attacco, con un ottimo 50% dall’arco dei 6.75 metri.

Cajasol: Radicevic 2, Burjanadze, Satoransky 10, Hernangòmez 8, Landry 17, Bamforth 2, Porzingis 9, Franch 8, Balvin 7, Sastre 13, Mata 4.

Gipuzkoa: Motos, Neto 5, Ramsdell 6, Doblas 23, Cartaberrìa 5, Hanley 1, Huskic (n.e.) Salgado 9, Olaizola 2, Robinson 2, Winchester 6.

Baloncesto Fuenlabrada – UCAM Murcia 87 – 84

Continua il momento negativo di Murcia, mentre continua quello positivo di Fuenlabrada, che si gode la coppia Panko-Feldeine, capace di segnare 60 punti sugli 87 di squadra.

La cura di Marcelo Nicola mostra i primi effetti, tuttavia ancora insufficienti per vincere una partita. Murcia perde ancora, pur con passivi inferiori rispetto alle ultime uscite. Questa volta a  punire una difesa ancora troppo disorganizzata è Fuenlabrada, che incappa nella terza vittoria consecutiva. La partita si mette subito in discesa per i padroni di casa, che grazie alla produzione impressionante di Panko e Feldeine, tengono Fuenlabrada davanti. Murcia tenta di reagire con un Berni Rodriguez da 14 punti e 6 assist, ma non è sufficiente. Negli ultimi secondi del quarto quarto, i ragazzi di Marcelo Nicola piazzano un inaspettato parziale killer di 8-0, che riporta incredibilmente sotto gli ospiti e spaventa i tifosi di casa. Il tempo però non è sufficiente e la tripla del pareggio  di Berni Rodriguez si spegne sul primo ferro. Termina 87 a 84; Murcia sempre più vicina alla zona retrocessione.

MVP: Andy Panko = Alla sua 300° partita nella Liga Endesa, l’ala americana si regala una prestazione devastante segnando 33 punti con percentuali surreali (75% da due, 67% da tre e 100% ai liberi). Con il compagno Feldeine segnano 60 (!) punti degli 87 complessivi.

Fuenlabrada: Panko 33, Cabezas, Feldeine 27, Arnold 4, Paunic 7, Pèrez 7, Montanez 3, Vega 2, Diagnè 2, Mejeris (n.e.), Moungoro (n.e.), Vargas 2.

Murcia: Romdhane 8, Lima 9, Mickael 8, Rodriguez 14, San Miguel 8, Grimau, Tillie 15, Servera (n.e.), Sanchez 4, Orupke (n.e.), Davis 18.

02.02.2014

Valencia BC – FC Barcelona 95 – 93

Valencia si aggiudica il big match di giornata rimontando al Barca uno svantaggio di ben sedici lunghezze. Partita entusiasmante, che vede la formazione di Perasovic premiata anche in campionato, dove ha ora quattro partite di distacco sui blaugrana.

Il Barcelona parte subito forte, piazzando un parziale di 0-9 frutto di un’ottima produzione offensiva che caratterizzerà entrambi i primi due quarti. Valencia, orfana di Justin Doellman, importantissimo riferimento in attacco, non riesce a restare a contatto con i blaugrana, che si affidano alla produzione di Nachbar e Oleson. Gli ospiti toccano il massimo vantaggio nel secondo quarto (+16) e prima dell’intervallo il tabellone recita 38-51 per la squadra di Xavi Pascual. Perasovic, però, sveglia i suoi nella pausa lunga e il Valencia esce dagli spogliatoi revitalizzato. Guidata da un Oliver Lafayette impressionante (22 punti e 7 assist) e capace di duettare in modo fantastico con Romain Sato, la seconda forza della Liga Endesa completa una rimonta pazzesca e si porta in vantaggio sul finire del terzo quarto (71-67). Il Barca non demorde: Nachbar riporta la partita in parità sul 78-78 e il match diventa una questione di nervi. Alla fine la spunta Valencia, approfittando di qualche errore di troppo da parte degli ospiti. Termina 95-93, Valencia dimostra così che si presenterà alla Copa del Rey in forma smagliante.

MVP: Oliver Lafayette = Esce dagli spogliatoi con un energia straripante dopo i primi 20 minuti giocati sottotono e cambia la partita: con 22 punti e 7 assist, il play americano prende in mano le redini della squadra completando una rimonta impressionante contro un avversario tutt’altro che facile da affrontare. Fondamentale.

Valencia: Ribas 7, Sato 18, Dubljevic 26, Lafayette 22, Barton 6, Triguero 9, Doellman (n.e.), Van Rossom, Martìnez 7, Abia (n.e.), Tirado (n.e.), Duch (n.e.).

Barcelona: Huertas 8, Navarro 11, Oleson 18, Nachbar 17, Tomic 15, Dorsey, Sada 3, Abrìnes, Todorovic, Papanikolau 8, Lorbek 11, Pullen 2.

Juan Carlos Navarro, 11 punti nella sconfitta di domenica.
Juan Carlos Navarro, 11 punti nella sconfitta di domenica.

 

 

 

 

 

 

 

 

Rio Natura Monbus – Iberostar Tenerife 84 – 76

Continua l’ottimo momento del Rio Natura che conquista la terza vittoria consecutiva sul parquet di casa, mentre l’Iberostar, alla seconda sconfitta consecutiva, non si prepara nel migliore dei modi per la Copa del Rey.

Partita nel segno dei centri, quella giocatasi a Santiago de Compostela, con Mike Muscala e Blagota Sekulic assoluti protagonisti: il giovane pivot americano conferma il suo stato di forma mettendo a referto 25 punti, mentre per miglior marcatore della Liga sono 22. I ragazzi di Moncho Fernandez riescono a tenere il naso davanti per tutta la partita, nonostante vengano traditi dai propri tiratori, incappati in una giornata-no. I padroni di casa segnano prevalentemente nel pitturato, con Junyent croce e delizia dei galiziani: ottimo a supportare Muscala in attacco, ma pessimo nella gestione dei falli. Insieme a Delas uscirà per falli a cinque minuti dalla fine, lasciando sguarnito il reparto lunghi. Per l’Iberostar, invece, Sekulic trova in Richotti e Blanco due affidabili scudieri, ma non basta per colmare il gap con un sempre più convincente Rio Natura. Finisce 84 a 76 a Santiago de Compostela.

MVP: Mike Muscala = Dopo le solide prestazioni contro Murcia e Bilbao, la 44° scelta del draft 2013 si supera dominando il pitturato e caricandosi la squadra sulle spalle, dimostrandosi ancora una volta un’importante pedina per coach Moncho Fernandez.

Rio Natura: Pumperla 16, Dewar 9, Xanthopoulos 5, Muscala 25, Corbacho 9, Delas 4, Scott 2, Sanz (n.e.), Stobart 2, Junyent 10, Luz 2.

Iberostar: Richotti 14, Uriz 9, Sekulic 22, Blanco 13, Sikma 2, Gutièrrez 8, Bivia 3, Heras (n.e.), Chagoyen (n.e.), Fajardo 2, Rost 3.

FIATC Joventut – La Bruixa d’Or 93 – 72

Nel derby catalano la Joventut torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive, sovrastando a rimbalzo La Bruixa d’Or che non riesce a ripetere la buona prestazione della scorsa settimana contro l’Iberostar.

Partita dominata sin dai primi istanti dalla Joventut, che non perde mai il controllo della gara contro un avversario che paga non poco l’assenza per malattia dei suoi leader Monroe e Eriksson. I padroni di casa giocano un’ottima pallacanestro collettiva, con un’eccellente rotazione di palla e ben venti assist complessivi. Il top scorer è John Shurna; la giovane ala americana demolisce gli ospiti a suon di triple, ricreando l’asse vincente con l’esperto Savanè, che garantisce solidità sotto canestro (8 punti e 6 rimbalzi in venti minuti di utilizzo). Per gli ospiti, positivo il debutto del centro statunitense Vernon Goodridge, che mette a segno 8 punti, catturando 7 rimbalzi conditi da 3 stoppate, promettendo energia in attacco e difesa per le partite a venire.

MVP: John Shurna = Il numero 22 dei neroverdi si riconferma letale dalla linea dei tre punti dopo la buona prestazione nella sconfitta di Valencia. Sono 21 i punti messi a segno contro La Bruixa d’Or.

Joventut: Miralles 10, Cochran, Kirksay 11, Shurna 21, Barrera, Llovet (n.e.), Ventura 10, Vives 12, Savanè 8, Joseph 12, Suàrez 9.

La Bruixa d’Or: Creus 2, Arco 3, Goodridge 8, Kouguere 12, Larsen 11, Asselin (n.e.), Hernàndez 4, Arteaga 7, Ljubicic 12, Kody 3, Giannopoulos 10.

Tuenti Movil Estudiantes – Unicaja Malaga 84 – 85

La recente firma della guardia argentina Fredy Van Lacke revitalizza un Tuenti Movil Estudiantes in grado di mettere in seria difficoltà i favoriti dell’Unicaja Malaga, che esce comunque vittoriosa preparandosi alla Copa del Rey da giocare in casa.

La seconda peggior squadra della Liga resiste a una potenza come l’Unicaja Malaga, che tiene i propri tifosi con il fiato sospeso fino all’ultima azione. La partita non è dall’alto tasso tecnico; le difese sono molli e permettono ad entrambi gli attacchi di segnare con continuità. In questo modo sono spiegabili i distacchi minimi, mai più ampi di due possessi. Il Tuenti Movil mette in scena un basket divertente, giocando sulle ali di un ritrovato entusiasmo e passando la palla con grande precisione: sono 23 gli assist di squadra al termine della partita. L’Unicaja si affida alla produzione dall’arco dei 6.75 metri di Sergi Vidal e alla solida prestazione di Zoran Dragic: 14 punti e 8 rimbalzi (di cui ben 6 offensivi) per il giovane sloveno. Termina 84 a 85 con l’ultima azione del Tuenti Movil bloccata da un’intercettazione a 4 secondi dalla fine.

MVP: Zoran Dragic = L’ala slovena mette fine al suo personale periodo-no con una prestazione tutta sostanza in cui spiccano i sei rimbalzi offensivi. La percentuale al tiro non è ancora ai massimi livelli, ma Zoran conferma di poter essere decisivo per l’Unicaja anche in vista delle altre competizioni.

Tuenti Movil: Colom 7, Banic 12, Kuric 15, Rabaseda 3, Ivanov 9, Van Lacke 10, Guerra (n.e.), Fernandez 4, Vicedo (n.e.), Rubio 7, Miso 12, Slokar 5.

Unicaja: Suàrez 11, Granger 11, Dragic 14, Caner-Medley 5, Stimac 10, Sabonis, Vidal 14, Urtasun 2, Vàzquez 9, Toolson 6, Kuzminskas, Hettsheimeir 3.

Zoran Dragic, MVP della partita.
Zoran Dragic, MVP della partita.

 

 

 

 

 

 

 

CAI Zaragoza – Bilbao Basket 88-72

Il Saragozza conferma il suo straordinario stato di forma con una prestazione convincente contro i diretti avversari del Bilbao Basket. Gli aragonesi arrivano così nel migliore dei modi alla Copa del Rey del prossimo week-end.

I padroni di casa partono con un primo quarto in cui piazzano un parziale di 17-4, più per demeriti dei ragazzi di coach Pueyo che per meriti di Saragozza. La partita si mette così in salita per i baschi, che hanno comunque la forza di non lasciarsi scoraggiare da un avvio a dir poco deludente e riescono a risalire fino al -4 a metà del terzo quarto (65-61). I ragazzi di Josè Luis Abos si accorgono del pericolo imminente e con un rapidissimo parziale di 10-2 si riportano a distanza di sicurezza. Le speranze di rimonta degli ospiti cadono esponenzialmente insieme alle percentuali in attacco, lasciando maturare di conseguenza il +18 di fine partita (88-72).

MVP: Pedro Llompart = Con 16 punti e 6 assist, il play maiorchino è il principale artefice della vittoria degli aragonesi. È dalla sua visione di gioco che partono le migliori azioni dei padroni di casa.

Zaragoza: Roll 15, Stefansson 5, Rudez 18, Tabu 8, Fontet, Jones 4, Garcìa (n.e.), Llompart 16, Sanikidze 8, Shermadini 14, Tomàs.

Bilbao: Pilepic, Bertans 2, Mumbrù 11, Kavaliauskas 4, Markota 14, Gabriel 19, Hervelle 6, Sànchez (n.e.), Lòpez 8, Samb (n.e.), Vrkic, Grimau 8.

Herbalife Gran Canaria – Caja Laboral 84-81  

Tra due squadre dagli opposti stati di forma la spunta Gran Canaria, infliggendo al team di Sergio Scariolo la terza sconfitta consecutiva che pesa un macigno in vista dell’imminente Copa del Rey.

Davanti al pubblico di casa Gran Canaria vuole fare bella figura e parte forte con un primo quarto all’insegna della difesa, limitando i baschi a soli 10 punti. Nel secondo quarto si fanno notare Ben Hansbrough da una parte e Thomas Huertel dall’altra, quest’ultimo capace di tenere a galla il Caja Laboral fino all’intervallo. Quando le cose sembrano mettersi bene per Gran Canaria (avanti di dodici punti), si sveglia un Nocioni fin lì invisibile, che unicamente nel terzo quarto segna la bellezza di 19 punti. La rimonta viene completata dallo stesso argentino, ma per Gran Canaria torna a produrre Brad Newley siglando di fatto la vittoria per gli insulari. Termina 84 a 81 con le due squadre che raggiungono la Copa del Rey in condizioni totalmente diverse.

MVP: Brad Newley = L’ala australiana non è solamente l’autore di 24 punti, bensì l’autore dei punti decisivi. È a lui che si affida la squadra quando Nocioni riporta il Caja Laboral pericolosamente davanti. Decisivo.

Gran Canaria: Oliver 7, Newley 24, Bellas 4, Bàez 10, Hansbrough 18, Cruz (n.e.), Alvarado (n.e.), Borovnjak (n.e.), Tavares 6, O’Leary, Martìn 7, Beiràn 8.

Caja Laboral: Nocioni 25, San Emeterio 6, Huertel 14, Jelinek 6, Causeur 14, Mainoldi 7, Poeta, Van Oostrum (n.e.), Hamilton 4, Diop (n.e.), Pleiss 5.

Andrès Nocioni non basta nella sconfitta contro Gran Canaria.
Andrès Nocioni non basta nella sconfitta contro Gran Canaria.
Niccolò Armandola

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