Italbasket non convocati

L’Italbasket dei “non convocati” passerebbe il girone di Milano?

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Ormai i 12 di Gianmarco Pozzecco si sanno e saranno quelli, sperando non ci siano altri infortuni. Però 12 sono veramente pochi rispetto al materiale umano – seppur non infinito – che il basket italiano offre. Ecco allora che abbiamo provato a ipotizzare l’Italbasket dei “non convocati”.

POINT GUARD

In cabina di regia è stato davvero facile sceglierli. Il titolare non può che essere Daniel Hackett, una delle migliori point guard di EuroLega ancora oggi. Non ci sarà a EuroBasket perché ha ufficialmente lasciato la Nazionale nell’autunno del 2019 dopo il Mondiale cinese. Il suo backup sarebbe quello che è stato il miglior playmaker della passata Serie A: Andrea Cinciarini. I due spesso si sono alternati in maglia Azzurra e il “Cincia” non sarà a settembre a Milano solo per questioni anagrafiche e voglia di ringiovanimento dell’Italia. A proposito di ringiovanimento, Matteo Spagnolo. Il classe 2003 da poco in forza a Trento è stato scelto al Draft NBA ed è una sicura stella nascente del firmamento europeo. A differenza di Cinciarini, Pozzecco probabilmente ha deciso di non chiamarlo per puntare sulla maggiore esperienza di Tommaso Baldasso.

GUARDIE

Anche qui non c’è dubbio che il titolare debba essere Amedeo Della Valle. D’altronde stiamo parlando dell’MVP della regular season di Serie A e reduce da una stagione straordinaria con la Germani Brescia. Dietro di lui siamo messi bene perché ci sarebbe Marco Belinelli. Il capitano della Virtus Bologna ha rappresentato l’Italia per oltre tre lustri però adesso l’età e gli acciacchi fisici si fanno sentire, motivo per il quale il “Poz” ha preferito lasciarlo nella sua San Giovanni in Persiceto per prepararsi in vista del ritorno in EuroLega con e della Virtus Bologna. A completare il reparto ci penserebbe Diego Flaccadori che, secondo ADV, sarà l’MVP della prossima Serie A. Il trentino d’adozione ha viaggiato a oltre 15 punti di media nel passato campionato.

ALI PICCOLE

Una menzione speciale va a Riccardo Moraschini, che non verrà inserito in questa lista solo perché è 10 mesi che non gioca a pallacanestro a causa di quella triste vicenda che tutti quanti conosciamo. Il titolare è un altro veterano: Pietro Aradori. Il ragazzo bresciano, nonostante le 34 primavere alle spalle, è stato ancora una volta uno dei migliori marcatori del campionato, tra l’altro in una Fortitudo Bologna che ha cambiato pelle mille volte e alla fine è retrocessa. A dargli un po’ di riposo ci penserebbe il giovane Gabriele Procida, scelto all’inizio del secondo giro in questo Draft NBA e che l’anno prossimo giocherà in EuroLega con l’Alba Berlino, ex squadra di Simone Fontecchio. Nemmeno qui saremmo messi male perché uniremmo esperienza e innovazione.

LUNGHI

Il reparto lunghi è sempre quello più complicato da comporre per l’Italia. Lo è per i “convocati”, figuriamoci per l’Italbasket dei “non convocati”. I titolari sarebbero Jeff Brooks e Paolo Banchero. Il primo non ha ricevuto la chiamata da Pozzecco perché ha vissuto un paio di stagioni in penombra tra Milano e Venezia, mentre il secondo ha preferito allenarsi quest’estate, così da essere al top per l’esordio in NBA con gli Orlando Magic, lui che è stato scelto con la 1a assoluta. A dire il cambio ai due ragazzi nati e cresciuti negli Stati Uniti ci penserebbero due ragazzi nati e cresciuti in Italia: Nicola Akele e Leonardo Okeke. Sono due ragazzi, uno giovane e uno giovanissimo, che potrebbero permettere bancheroai titolarissimi Brooks e Banchero di riposarsi un po’.

ROSTER

Hackett Cinciarini Spagnolo
Della Valle Belinelli Flaccadori
Aradori Procida
Brooks Akele
Banchero Okeke

PASSEREMMO IL GIRONE DI MILANO?

A questo punto è giusto chiederci se questa squadra riuscirebbe a posizionarsi almeno quarta nel girone milanese. Sinceramente noi crediamo di sì, con buone chance di chiudere addirittura terza davanti all’Ucraina, così da evitare lo spauracchio Serbia agli Ottavi di Finale, ipotizzando un piazzamento al primo posto per la formazione guidata da Nikola Jokic. Questo ci permette di dire con forza che, se l’Italbasket dei “non convocati” supererebbe la prima fase, quella dei “convocati” deve riuscirci senza se e senza ma.

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