ZENIT ST PETERSBURG – FC BAYERN MUNCHEN 71-79
(31-16/12-19/11-25/25-11)
Senza storia il primo quarto di gara, con i padroni di casa che volano trascinati da Mickey e gli ospiti, al contempo, arrugginiti e senza velleità offensive. Quando i bavaresi superano la doppia cifra, lo Zenit è già sopra di 12 lunghezze. Vantaggio che mantiene, anzi allunga, sul finire della decina (31-16). I russi si crogiolano un po’ troppo e, nonostante le distanze pressoché inalterate, per il Bayern si intravede della luce alla fine del tunnel. L’assetto offensivo Sisko-Walden-Hilliard si rivela utilissimo nel rosicchiare distanze, e il rientro definivo di Hunter consente agli ospiti di ridurre almeno di una doppia cifra di vantaggio. Lo Zenit spreca un occasione super e sente il fiato sul collo (43-35).
Gli ospiti tornano prepotentemente in partita aprendo un break importante nella prima parte di quarto. Walden in solitaria ribalta l’inerzia a fronte dei soli 4 punti avversari, aprendo al primo vantaggio che si sviluppa anche successivamente dalle mani di Hilliard. Poythress e Loyd non riescono a stare dietro, e il Bayern ora mette le mani sulla gara (54-60). L’ultima frazione è però la ciliegina sulla torta: lo Zenit non ci sta a perdere e, approfittando del momento no avversario, recupera tutte le lunghezze e mette la firma su un 12-3 di parziale. Parziale che sa di vantaggio. Zubkov e Poythress sono grandi protagonisti, Baron rientra in grande stile e per gli ospiti non c’è proprio modo di risalire la china. Il quarto finale si spegne con ben 14 punti di differenza e tanto rammarico tra le fila di coach Trinchieri, a un passo dalla prima vittoria in Europa (79-71).
ZENIT ST PETERSBURG: Mickey 18 – Poythress 14 – Frankamp 12
FC BAYERN MUNCHEN: Hilliard 24 – Walden 20 – Sisko 7
source photo: basketnews.com
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