Marco Belinelli: “Dispiace non vincere, ma il livello era devastante”

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1 - Belinelli vince il three point shootout

Dopo aver vinto con grande sorpresa il Three Point Shootout 2014, Marco Belinelli è stato chiamato all’impresa: difendere il titolo contro il lotto di tiratori, probabilmente, più forte nella storia. Le possibilità di riuscita non erano alte ma Marco ha dimostrato più volte nel corso della sua carriera NBA che “I limiti sono spesso delle semplici illusioni”, ecco perchè in piena notte noi tutti ci credevamo.

Nella nottata di Zach LaVine e del record di Stephen Curry che ha registrato 27 punti con 13 canestri consecutivi, Marco è passato in secondo piano laddove lo scorso anno è stato l’uomo copertina dell’ All Star Saturday. Al termine della manifestazione ha così commentato la sua seconda esperienza del genere:

Certo, l’incazzatura c’è sempre, quando ti metti in gioco punti sempre alla vittoria. Ho fatto il mio dovere, ma avevo degli avversari devastanti, alcuni dei quali a fine carriera saranno considerati tra i migliori tiratori della storia. Steph ha sicuramente meritato di vincere con uno straordinario round finale. Ora mi prendo un paio di giorni di riposo a Los Angeles e poi tornerò a pensare alla regular season in corso, ora c’è un altro titolo da difendere con i San Antonio Spurs. E’ stata comunque una bella esperienza, l’ennesima. Ringrazio tutti i miei fans che mi hanno seguito dall’Italia.

Quando ti viene chiesto di battere in una gara di tiro gente del calibro di Stephen Curry, Kyle Korver, Klay Thompson, Kyrie Irving non importa quale sia il tuo risultato. Già il fatto che qualcuno ti chieda di farlo e ti paragoni a tiratori del genere basta per riconoscere il tuo valore, solo per la partecipazione Marco ha vinto ed ha fatto parte di quello che sembra destinato a diventare il Three Point Shootout più competitivo di sempre.

Luca Diamante

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