Amarcord: la Sardegna che già brillava più di trent’anni fa

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Spulciando i nomi delle varie partecipanti ai campionati minori del basket italiano troviamo, per la precisione nel campionato di Serie B, l’Olimpia Cagliari. Sfortunatamente non una squadra di vertice: la squadra- almeno da quello che si può leggere dal sito della LNP- ha un roster molto eterogeneo con molti giovani e qualche veterano(tra i più navigati va citato Stefano Puggioni); il tutto ha portato a tre vittorie in diciotto partite. Nulla di speciale. Ma, c’è sempre un ma, se il presente non è molto esaltante lo è allora il passato: l’attuale Olimpia un tempo era il Brill Cagliari. Il mitico Brill Cagliari.brill-cagliari
I più anzianotti probabilmente si ricorderanno per bene di questa formazione, i più giovani difficilmente. In Sardegna, invece, per molti è eredità orale da tramandare di padre in figlio: per gli appassionati isolani di pallacanestro quella squadra è tra le leggende come il Cagliari  di Gigi Riva Campione d’Italia nel 1970 . Oggi in Serie A c’è la Dinamo Sassari, magnifico giocattolo che nelle mani sapienti di Meo Sacchetti da anni fa sudare freddo tutte le più importanti formazioni nostrane e ha portato a Sassari ben due trofei(Coppa Italia e Supercoppa). La magnifica società del presidente Sardara non è però la prima sarda ad essere approdata nella massima serie: il primato spetta appunto al Brill Cagliari. Quello che ora incarna la Dinamo, un tempo era il Brill Cagliari. Certo, in questa epoca del web e delle comunicazioni l’immagine della squadra sassarese può arrivare a molte più persone e quindi può risultare molto più conosciuta. In ogni caso, i nostalgici manterranno sempre uno spazietto di cuore libero per il Brill.
Per parlare di questa squadra dobbiamo tornare fino alla stagione 1968/69 quando la formazione isolana vince lo spareggio promozione con la Libertas Brindisi- toh! c’è sempre di mezzo Brindisi(saluti a tutti i tifosi dell’Enel)- ed accede alla massima serie. Si apre un ciclo di grande basket che durerà fino alla stagione 1977/78. Anni di fermenti sportivi e grandi soddisfazioni per il capoluogo: da una parte il Brill e dall’altra l’indimenticato Cagliari Calcio di Gigi Riva, che come già detto fu capace di vincere lo scudetto nella stagione 1969/70. La prima stagione in Serie A non è molto soddisfacente e il dodicesimo posto finale porta alla retrocessione. Arrivano altri due anni di purgatorio in Serie B. Nel 1972 il ritorno nell’olimpo del basket arriva in seguito alla vittoria dopo due supplementari nello spareggio promozione con la Mens  Sana Siena.  Nel campionato successivo arriva l’undicesimo posto, che vuol dire salvezza, e due grandi soddisfazioni: la partecipazione alla Final Four di Coppa Italia 1973 a cui accedette battendo nel concentramento di Cremona Venezia e la Fortitudo, al tempo Alco Bologna e soprattutto la vittoria in diretta televisiva del 4 Marzo 1973 contro l’Ignis campione d’Europa di Meneghin e Bob Morse(che campione!).
Nel 1973/74 arriva l’ottavo posto in campionato- ancora non c’era la formula dei Playoff e lo scudetto si assegnava alla prima classificata- e la Final Four persa di un soffio a causa della differenza canestri con Udine. Nei due campionati seguenti arrivano un undicesimo e un decimo posto con relativa salvezza. A Cagliari, però, era già approdata la risposta cestistica a Gigi “Rombo di Tuono” Riva: John Sutter. Americano di 204 centimetri e maglia numero 17. Una mano caldissima, con medie da urlo che oscillavano sui trenta punti e dieci rimbalzi…e ancora non c’era il tiro da tre! In una partita ne piazzò ben 52, anche se lui preferisce ricordare i 32 contro la Canon Venezia: causa infortunio, passò i due giorni successivi a letto con la schiena malandata. Un giocatore magnifico che aveva ben poco da invidiare a tanti altri americani visti da questi. Sfortunatamente smise abbastanza presto, verso i trent’anni.
L’annata 1976/77 è quella del Climax per il progetto Brill, destinato l’anno seguente a sfiorire, quando arriva il quinto posto al termine della stagione regolare. La partecipazione alla Poule Scudetto è in tasca: secondo la formula partecipavano le prime sei squadre della serie A1 e le prime due della A2 divise in due gironi all’italiana da quattro squadre. Le prime due di ogni girone accedevano ai Playoff, che al tempo constavano di andata e ritorno. Il Brill chiude il girone B al terzo posto, con tre vittorie e tre sconfitte, alle spalle di Cantù e Fortitudo. L’anno dopo Sutter va a giocare a Lugano, arriva la retrocessione in A2. Nel 1978/79 tornò il grande americano e arriva la salvezza. Ma basta un’altra stagione per cascare, come Lucifero dal Paradiso, nell’Inferno della serie B.
La società scomparve all’inizio degli anni ottanta, per tornare col nome di Olimpia Cagliari come detto in apertura. Nel 2007 vi fu una sorta di “rimpatriata” per riunire gli eroi di quel miracolo sportivo, all’epoca impensabile. Mentre, nel 2009, un filmato di ventisei minuti in cui viene raccontata, tramite la voce di Andrea Sechi– giornalista dell’emittente isolana Videolina-, l’epopea del Brill e di quelli che hanno indossato la mitica canotta bianco-rossa.
Oggi quei campioni fanno il tifo per gli attuali eroi biancoblu e lo hanno fatto anche per i Diener e gli altri protagonisti delle passate stagioni sassaresi. I nostalgici non dimenticheranno facilmente del grandissimo John Sutter- emblema massimo della squadra- Holcomb, Ferello, De Rossi, Lucarelli e Nizza, con Villetti, Spinetti, Nanni e i sardissimi Velluti, Serra e Pedrazzini, sotto la guida di Formigli, Landa e Rinaldi. Un gruppo sempre pronto a sputare sangue sul parquet del palazzetto di Via Rockefeller.
Non ho voluto essere troppo prolisso, non c’era il bisogno. Spero arriverete fino in fondo nel leggere questa storia. Dopotutto, con la Dinamo, il nostro campionato sta avendo un ancor più florido revival di quell’epoca. Era giusto ricordare coloro che aprirono la strada. 
Mattia Moretti

3 thoughts on “Amarcord: la Sardegna che già brillava più di trent’anni fa

    1. Giuseppe Correddu con maglia 1,sardo verace, nato a Villanova Monteleone, proveniente dall’Alghero basket del 1961.

    2. Giuseppe Correddu con maglia 11, sardo verace, nato a Villanova Monteleone, proveniente dall’Alghero basket del 1961.

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