Nel 2012, Michael Jordan aveva fatto causa all’azienda di abbigliamento sportivo cinese Qiaodan Sports, un marchio con sede a Fujian reo, secondo la leggenda dei Chicago Bulls, di aver utilizzato per i propri prodotti il suo nome in cinese e il famoso numero 23 senza il permesso del diretto interessato.
Ad inizio 2015 una corte aveva dato ragione alla Qiaodan, sentenza sostenuta anche dalla Beijing Municipal High People’s Court, ma MJ non sembra intenzionato ad arrendersi. Jordan porterà il caso davanti alla Corte Suprema cinese, come annunciato da un membro dell’entourage dell’attuale proprietario degli Charlotte Hornets.
La stessa Qiaodan nel 2013 aveva fatto causa a Jordan per aver danneggiato la reputazione dell’azienda con le sue accuse, richiedendo una somma pari a 8 milioni di dollari. Non è la prima volta che un caso del genere scoppia in Cina, ma siamo sicuri che anche in caso di sconfitta MJ si consolerà con il suo patrimonio, che si aggira intorno al miliardo di dollari.
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