Milano barcolla e molla subito, dominio Pana

Eurolega

PANATHINAIKOS ATENE  90         EMPORIO ARMANI MILANO 63

Seconda trasferta consecutiva per Milano in Eurolega. Dopo l’importante vittoria contro il Bayern, stavolta c’è da affrontare un ostacolo più proibitivo come il Panathinaikos di Ivkovic nella famelica Oaka. In seguito all’inaspettato passo falso in campionato ad Avellino, Banchi e i suoi devono dare un segnale positivo sulla vera caratura della squadra e il palcoscenico in questione è un ambizioso banco di prova.

L’inizio è nel segno dei greci e delle triple. Il nuovo si accosta al vecchio con Giankovits e Diamantidis che mostrano come l’ultimo dei problemi, a certi livelli, sia l’età. A loro si aggiunge anche il grande ex mai rimpianto Fotsis, autore di un inizio prepotente. Milano si tiene in piedi col solito Samuels ma ancora una tripla di Giankovits (figlio dello sfortunato Boban Jankovic, serbo il cui cognome è stato grecizzato) dà ai padroni di casa la doppia cifra di vantaggio (18-7).  Milano sembra non esserci con la testa ma una tripla di Ragland permette di chiudere il primo quarto con “sole” 10 lunghezze da recuperare: 23-13.

Samardo Samuels, l'unico giocatore di Milano a provarci davvero
Samardo Samuels, l’unico giocatore di Milano a provarci davvero

Come accaduto in Turchia col Fenerbahce, il secondo quarto vede l’Olimpia lottare con un’abnegazione diversa, frutto anche dell’ottimo apporto della panchina. E’ però Ragland a prendersi sempre le responsabilità maggiori. Sul -4  Blums e Batista danno un nuovo sussulto ai padroni di casa, in grado ancora di distanziare i rivali di oltre dieci punti (37-26). Il lungo uruguaiano è scatenato e con un gioco da 3 punti offre ai suoi il massimo vantaggio (40-26). I greci nella seconda metà del quarto sono diventati di nuovo l’ottima macchina offensiva dei primi 10 minuti e Milano sprofonda come mai prima. Il primo tempo si conclude infatti col punteggio di 44 a 30.

Chi si aspetta una reazione di Milano nel secondo tempo rimane deluso visto che con un break di 8 a 0 il Pana supera il ventello di vantaggio (52-30). Sugli scudi stavolta c’è un ottimo Slaughter. Samuels è l’unico che ci tiene almeno a salvare la faccia, considerando che il resto della squadra sembra anche disinteressato al proprio orgoglio. Milano scompare dal campo e il Pana dilaga volando sul 71-43 con ancora un quarto da giocare. batista pana

Da qui alla fine è una lunga e lenta agonia in cui il Pana decide giustamente di tirare il freno a mano e Milano di salvare il salvabile che, ad essere onesti, è veramente poco. Termina con un eloquente 90 a 63.

Milano paga un altro approccio sbagliato ma, nonostante la somiglianza nei colori, il Pana non è l’Avellino e la partita si è trasformata in un massacro. A determinati livelli deve esserci una continuità fisica, tecnica e soprattutto mentale, che ora le red shoes non possiedono minimamente. Banchi deve svegliare questa compagine in fretta, trovando l’amalgama migliore e rendendola veramente consapevole delle proprie possibilità. E’ impossibile che giocatori come James, Kleiza e Gentile, invece di essere delle armi potenti, si tramutino in fattori nulli. Ci sarà da lavorare.

MVP: Esteban Batista: giocatore di alto profilo. Domina nel pitturato soprattutto nel momento più importante del match, quando Milano torna alla carica e lui la respinge come una vera forza della natura.

TABELLINI: Panathinaikos Atene: Charalampopoulos, Slaughter 11, Bochoridis, Giankovits 9, Fotsis 7, Mappas 11, Mavrokefalidis 5, Diamantidis 6, Gist 9, Batista 15, Blums 8, Wright 9     RIMBALZI: 37 (Diamantidis)           ASSIST: 23 ( Diamatidis 8)     TIRI LIBERI: 17/24       TIRI DA 2: 23/38      TIRI DA 3: 9/16

Emporio Armani Milano: Ragland 13, Brooks 11, Gentile, Gigli n.e, Cerella n.e, Melli, Meacham, Kleiza 4, James 3, Hackett 9, Samuels 18, Moss 5        RIMBALZI:  23 (Samuels, Melli, James 3)      ASSIST: 15 (Ragland 7)      TIRI LIBERI: 15/21       TIRI DA 2: 15/31       TIRI DA 3: 6/24

 

Bernardo Cianfrocca

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