Milano-Cremona, le pagelle: il Chacho orchestra una bella Olimpia, nella Vanoli si salvano in due

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A|X Armani Exchange Milano

A. Della Valle 6,5: Dopo un primo tempo anonimo in cui ha giocato solo tre minuti, è cresciuto nel terzo e quarto quarto chiudendo in crescendo e realizzando le triple che hanno definitivamente chiuso i giochi.

V. Micov 7: Un cecchino. Silente, ma sempre pronto a far male. Quando è stato messo in ritmo ha sempre risposto presente; inoltre, ha fatto sentire la sua presenza anche nella metà campo difensiva.

P. Biligha 6: Undici minuti in cui ha provato a farsi vedere nel pitturato difensivo; in attacco composto, ha lasciato ovviamente spazio ai compagni.

S. Rodriguez 7,5: Tra i principali autori della fuga iniziale di Milano. Ha fatto molto male con i suoi penetra e scarica dove è sempre riuscito a trovare i compagni, soprattutto Scola e Micov. Nella terza frazione è subito ripartito con le marce altissime, bruciando i piccoli di Sacchetti e regalando altri cioccolatini ai compagni. Partita da vero leader tecnico per lo spagnolo.

K. Tarczewski 7: Nel momento di maggiore difficoltà dell’Olimpia prende in spalla tutti e segna 8 punti fondamentali per ritornare sulla doppia cifra di vantaggio. Poco sfruttato nel secondo tempo, ma la partita era già in cassaforte.

N. Nedovic 6: Si è fatto vedere veramente solamente a partita virtualmente chiusa, per il resto più gli errori che i pregi.

A. Cinciarini 7,5: Lui che gioca queste Final Eight da “padrone di casa”, è entrato in campo con la faccia giusta, segnando e facendo segnare i compagni. Continuo dall’inizio alla fine su entrambi i lati del campo, come dimostra anche il referto: 9 punti, 6 rimbalzi, due rubate e 3 assist.

K. Sykes 6,5: Il piccolo Sykes è stato una mina vagante per la difesa avversaria, ma non è riuscito a farsi sentire bene dato che le percentuali non sono state eccellenti. Rimane comunque il fatto che è sempre riuscito a battere il suo uomo uno contro uno facendo girare bene la palla e chiudendo con 0 perse.

J. Brooks 5: Nel primo tempo, per larghi tratti dominato da Milano, è riuscito ad avere -12 di plus/minus. Male nelle transizioni e accoppiamenti difensivi e poco reattivo quando i compagni hanno cercato di metterlo in ritmo. È stato letteralmente uno spettatore non pagante.

L. Scola 7: Subito caldo, si è fatto trovare pronto nelle linee di passaggio sia nel pitturato che da tre. L’unico momento che la squadra ha sofferto è stato quando lui era in panchina a rifiatare; ma non appena tornato in campo ha fatto vedere che è di un’altra categoria. Partita d’esperienza dove ha saputo dosare le forze alla perfezione.

All. Ettore Messina 7: Dopo un inizio a dir poco convincete è arrivato un brutto blackout nel secondo quarto con Cremona che era tornata sotto; ma subito ha fermato la partita strigliando i suoi ragazzi che nel terzo quarto sono tornati a macinare punti. Partita praticamente perfetta eccetto quei 5 minuti di secondo periodo, dove quasi tutti sono riusciti a dare il loro contributo.

Vanoli Cremona

W. Saunders 5,5: Se Cremona aveva una possibilità, questa passava indubbiamente dalle mani sue oltre che quelle di Diener, Mathews e Happ. Ecco gli ultimi due il loro lo hanno fatto, mentre da lui e, soprattutto, da Diener ci si aspettava tanto di più.

J. Mathews 6,5: Dopo l’inizio da incubo è stato il primo a reagire, provando a scuotere i compagni con due triple in fila. Nel secondo tempo, come logico vista la prima metà di gara, la difesa si è concentrata molto di più su di lui e Happ e, di conseguenza, è stato molto più difficile trovare la via del canestro ma è stato il più pericoloso e l’ultimo ad arrendersi.

T. Diener 5: Primi venti minuti da incubo e nei secondi venti la situazione non è migliorata di tanto. Un grande assente in questo match.

M. Ruzzier 5: Esattamente come Diener, continuamente in sofferenza. Partita nettamente insufficiente.

J. Sobin 6: Nel primo tempo coach Sacchetti gli concede cinque minuti dove non sfigura troppo e dove è riuscito ad inanellare discreti numeri; ma nel secondo tempo non è riuscito a confermare quanto di buono fatto vedere.

N. De Vico 5: Ha giocato tre minuti nel primo quarto dove è stato surclassato dagli avversari. In seguito, è tornato in campo ad inizio quarto periodo con la partita già chiusa e dove è riuscito a mettere a referto qualche punto soprattutto grazie ai liberi.

E. Happ 7: Salito di tono Matthews, il giovane Happ lo ha seguito a ruota ed è diventato uno dei principali fattori che hanno permesso a Cremona di ritornare a contatto nel secondo quarto. Il problema è stato, esattamente come per Mathews, che la difesa si è subito adeguata dato che solo lui e il #2 erano in partita e quindi ha dovuto soffrire tanto. Alla fine la sua doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi l’ha portata a casa.

V. Stojanovic 5: Partita condizionata sin dai primi minuti visti i 4 falli commessi in poco più di dieci minuti. Scongelato nella prima parte di quarto periodo ha segnato due punti per fare 4 a referto e nulla più.

T. Palmi 5,5: La guardia finlandese ha provato a lottare con le unghie e con i denti, così come Sobin, per tutto il tempo che ha calcato il parquet ma contro una Milano così…

N. Akele 6: Il confronto con Scola, Tarczeswki e gli altri lunghi milanesi era impari. Indubbiamente ci ha messo tutta la voglia e la ferocia di questo mondo, ma c’era poco da fare. Nota positiva che merita la sufficienza: era in campo quando Cremona è rientrata, momentaneamente, in partita.

All. Romeo Sacchetti 5: La sconfitta è figlia di un impatto orribile da parte dei suoi ragazzi. Per descrivere il primo quarto basta dire che dopo 5 minuti il tabellone diceva 20-2 Milano. La situazione è lievemente migliorata nella seconda frazione, ma Milano è riuscita subito ad evitare che Cremona prendesse fiducia per poi ricacciarla indietro nel terzo quarto. La differenza di taglia e la profondità della panchina meneghina hanno fatto la differenza; in particolare, in una giornata in cui Saunders e, soprattutto Diener, non hanno brillato.

Kevin Bertoni

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