Milano – Panathinaikos, il commento di Pianigiani e Pitino

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Il coach del Panathinaikos, Rick Pitino e quello dell’Olimpia Milano, Simone Pianigiani, hanno commentato così il match del PalaBancoDesio.

Rick Pitino.

Un allenatore vuole far migliorare la squadra continuamente, oggi volevamo attaccare James con tutti i nostri elementi e marcarlo a turno con i vari esterni, ci siamo riusciti a pieno. Calathes ha giocato 39 minuti con 27 punti e 14 assist, fa giocare al meglio la squadra, è un giocatore di grande intelligenza cestistica e capisce ciò che serve per vincere in ogni partita. Milano gioca molto bene in attacco, abbiamo scelto di essere aggressivi anche a costo di concedere molti tiri liberi nel primo tempo e per questo ho utilizzato anche Lojeski che rientrava da un infortunio. Ho chiesto a Langford di attaccare di più il ferro e lui ha dimostrato tutto il suo talento riuscendo ad adattarsi alle mie richieste. È difficile paragonare Calathes ad altri grandi giocatori perché è differente, ha grande visione di gioco, è alto ma soprattutto ha un floater eccellente, ciò che mi sorprende di più è quanto richiesta ad essere intenso per tanti minuti. Poi bisogna tenere presente che ha perso solamente 2 palloni in 39 minuti. Secondo me Thomas è il giocatore più sottovalutato dell’Eurolega, ha una grande mentalità, stasera ha sbagliato prendendo tecnico nel primo tempo ma nel secondo si è riscattato, è uno dei segreti della nostra striscia positiva. Quando Chris Wallace, attuale gm dei Grizzlies e mio gm ai Celtics, mi ha parlato del Pana mi ha detto che i tifosi sono come quelli di Kentucky ma sotto effetto di steroidi (ride, ndc), in 43 anni che alleno non ho mai visto niente del genere. Allenare sei mesi questa squadra per me è una benedizione. Stasera indossavo un vestito di Armani e speravo di incontrarlo, in Italia bisognerebbe sottrarre qualche soldo al calcio per avere più squadre in Eurolega.

 

Simone Pianigiani.

Stasera abbiamo giocato la peggior partita della stagione, soprattutto dopo l’intervallo. Fisicamente abbia sofferto, specilamente a rimbalzo e contro la loro difesa aggressiva. Nel secondo tempo hanno iniziato ad occupare l’area ancora meglio e noi ci siamo innervositi, in quel momento il Panathinaikos ha ucciso la partita. La loro stazza media ci ha messo in difficoltà perché la usano per coprire l’area e andare tutti a rimbalzo, non abbiamo neanche tirato bene da tre punti, la scatola non si è aperta per questo motivo e per qualche pallone perso di troppo in contropiede. I ragazzi hanno combattuto dovunque per tutto l’anno, non avevamo mai perso con uno scarto così ampio, stasera c’era pressione e quando siamo andati sotto di 6 ci siamo disuniti, anche il nervosismo di James ha influito molto perché anche gli altri hanno iniziato a perdere il controllo. Certe cose contro squadre come questa si pagano, col senno di poi si potrebbe dire che a Madrid abbiamo speso troppo ma è giusto cercare di vincere ovunque, anche se oggi nel secondo tempo non ne avevamo. Su Calathes serviva una miglior difesa di squadra, bisognava collassare di più, non mi preoccupavo che segnasse molto perché di solito quando realizza non mette in moto la squadra. Ognuno ha cercato di fare qualcosa in più in difesa ma poi abbiamo perso lucidità in attacco con i vari Micov, Nedovic e Nunnally. Il problema è stato che ci siamo disuniti e dobbiamo crescere in questo per arrivare al livello di squadra come il Pana, che oggi è stato superiore, più solido, avremmo dovuto allungare quando siamo andati avanti nel secondo tempo. Ci servono canestri da tre punti per stare a certi livelli altrimenti diventa molto difficile quando gli altri proteggono così il ferro. Non dimentichiamo che senza Bertans e Gudaitis questa squadra non può più giocare di flusso, non ha specialisti e punti sotto canestro perciò dobbiamo ancora ritrovare l’equilibrio, considerato anche il rientro di Nedovic. Quando aveva 4 falli James mi ha chiesto di restare in campo, io invece non volevo rischiare il quinto e ho preferito toglierlo, lui è un ragazzo generoso e si sente bene, lì si è innervosito, l’ho rimesso a 2″ dalla fine del terzo periodo ma non se l’è sentita e si è messo da parte, doveva assumersi la responsabilità di iniziare il quarto quarto perché è un leader. Non mi ero accorto che James fosse andato via quando l’ho sostituito altrimenti non l’avrei rimesso, comunque ha dimostrato generosità e dedizione in questi mesi, anche queste sono cose che bisogna limare per fare lo step successivo. Gare come quella di oggi devono essere vissute come un’opportunità e non come pressione, bisogna rimanere nel match anche quando le cose vanno male. Lo spettro delle quattro sconfitte di fila? Sapevamo che era un periodo difficile e bisogna metterlo in preventivo, non è scontato tenere il primo posto in campionato.

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