NBA Christmas Day: le 10 migliori prestazioni individuali

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Il giorno di Natale gli appassionati di Nba è sempre un giorno speciale, perché ci aiuta ad affrontare gli interminabili pranzi del 25 Dicembre sapendo che, una volta finito, potremo goderci tre o quattro partite di altissimo livello.
Il programma che la Lega organizza per il Christmas Day è sempre condizionato dall’altissima fetta di pubblico che riesce a coinvolgere, complice il fuso orario con l’Europa: e allora quale migliore occasione per mettere di fronte le migliori squadre della stagione?

Non sono mai mancate gare di altissimo livello e combattute fino alla fine, così come prestazioni individuali leggendarie. In questa classifica ripercorriamo le 10 migliori prestazioni realizzative individuali, con alcuni retroscena davvero interessanti.

 

10) 25 Dicembre 2003 – TRACY MCGRADY (Orlando Magic)

41 punti8 rimbalzi11 assist, 3 steal, 15/29 al tiro

Spoiler: non leggerete il nome di T-Mac una sola volta in questa classifica.

LeBron James contro Tracy McGrady: basterebbe questo. LeBron, nel suo anno da rookie, realizza 35 punti. Dall’altra parte T-Mac è incontenibile e ne mette a referto 41 (tirando 5/9 dall’arco). A spuntarla sono i Magic, ma solamente dopo un tempo supplementare, con l’ultimo canestro della gara che è una tripla di McGrady, che decreta definitivamente il vincitore di quella memorabile sfida.

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9) 25 Dicembre 2004 – KOBE BRYANT (Los Angeles Lakers)

42 punti, 6 assist, 3 rimbalzi, 9 palle perse, 13/13 ai liberi

Non poteva non rientrare in questa classifica un giocatore che ha sempre cercato di abbattere tutti i record possibili e immaginabili.

I Los Angeles Lakers nel Christmas Day affrontano i Miami Heat, squadra che durante la off-season ha acquisito tramite trade Shaquille O’Neal, reduce da tre titoli proprio con i Lakers.
Non prendiamoci in giro: sappiamo tutti come si sono lasciati Shaq e Kobe, quindi non poteva essere una gara come tutte le altre.

Bryant ha dato il meglio di sé e non ci si poteva aspettare niente di diverso. Non è bastato a vincere la partita contro una squadra più forte e profonda dei Lakers. Miami dal canto suo però ha dovuto faticare dall’inizio alla fine per vincere di due soli punti la gara, graziata da un errore sulla sirena proprio di Bryant.

8) 25 Dicembre 1992 – MICHAEL JORDAN (Chicago Bulls)

42 punti, 8 rimbalzi. 5 assist, 3 steal, 12/16 ai liberi

In questa speciale classifica non poteva mancare “His Airness” che di gare natalizie ne ha giocate tante. Nel 1992 i Bulls hanno vinto due anelli consecutivi, si stanno preparando per completare il three-peat e Michael Jordan da lì a 10 mesi si ritirerà per la prima volta della sua carriera.

Gli avversari sono i Knicks, acerrimi rivali negli anni ’90: Jordan calca il parquet per 41 minuti e chiude la gara con 42 punti dopo averne realizzati 57 due giorni prima. Una curiosità di quella gara: Jordan in questa gara non ha mai segnato un canestro da tre.

Le due squadre poi si riaffronteranno nel mese di Maggio nelle semifinali di Conference: anche questa volta saranno Jordan e i suoi Bulls ad avere la meglio, ma solo dopo aver vinto gara 7.

7) 25 Dicembre 2000 – TRACY MCGRADY (Orlando Magic)

43 punti, 9 rimbalzi, 2 stoppate, 15/19 ai liberi

Spoiler due: non è l’ultima volta che troveremo T-Mac in questa classifica.

Gli Indiana Pacers, una delle squadre top della Eastern Conference degli ultimi 10 anni, ospitano gli Orlando Magic alla Conseco Fieldhouse. Tra le fila dei Magic però Tracy McGrady è pronto al grande salto ed a fine anno vincerà il premio di Most Improved Player, chiudendo la stagione oltre i 26 punti di media.

Nella sconfitta contro i Pacers realizza 43 punti, scherzando con i difensori che hanno provato a limitare lo strapotere che riusciva trasmettere quando lo si ammirava su un campo da basket.

 

6) 25 Dicembre 2010 – KEVIN DURANT (Oklahoma City Thunder)

44 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 2 steal, 2 stoppate, 14/20 al tiro

KD è un giocatore spettacolare, da sempre un attaccante versatile e per le sue caratteristiche fisiche anche difficilissimo da marcare: un’ala di 2.08 metri con quella rapidità di piedi e quella varietà di soluzioni offensive non si è mai vista su un campo da basket.

Durant è particolarmente ispirato e in 41 minuti di gioco segna 44 punti, tirando con il 70% dal campo.
Nel terzo quarto su 32 punti di squadra il solo KD ne realizza 21. I poveri Nuggets, privi di Carmelo Anthony, hanno provato a dar battaglia ai Thunder, ma alla fine si sono dovuti arrendere.

5) 25 Dicembre 1959 – WILT CHAMBERLAIN (Philadelphia Warriors)

45 punti, 34 rimbalzi, 2 assist, 15/24 ai liberi

Nella sua stagione da rookie, dopo l’anno da giramondo trascorso con gli Harlem Globetrotters, Wilt Chamberlain ha da subito fatto vedere a tutti le “discrete” qualità realizzative di cui disponeva e ha conquistato la scena anche in Nba.

Il giorno di Natale scende in campo contro i Syracuse Nationals e con i suoi Warriors vince la gara per 129 a 121, realizzando una doppia doppia impressionante se rapportata a cosa quei numeri vogliono dire. Del tutto normale invece se si rapporta al fatto che l’abbia realizzata Wilt Chamberlain.

 

4) 25 Dicembre 2002 – TRACY MCGRADY (Orlando Magic)

46 punti, 6 rimbalzi, 3 recuperi, 14/26 al tiro, 18/21 ai liberi

Ebbene sì, Tracy McGrady detiene un record davvero bizzarro. In carriera ha disputato solamente tre partite il 25 Dicembre e la sua media di punti nel Christmas Day è di 42,6 punti. Delle tre, la prestazione del 2002 contro i Detroit Pistons è la più sbalorditiva.

La leggenda vuole che McGrady non dovesse giocare questa partita: reduce da uno dei tanti, tantissimi, infortuni alla schiena era stato costretto a saltare tre delle ultime quattro partite.

Contro quella che sarà ricordata come una delle più “scomode” difese nba mai affrontate, McGrady fa diventare matti i difensori.  Se si osserva bene la gara, ci sono momenti in cui si può intravedere una certa rigidità nei movimenti. Per tutto il resto della partita, quando si accende, non ce n’è per nessuno.

 

3) 25 Dicembre 1966 – RICK BARRY (San Francisco Warriors)

50 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 19/35 al tiro

Era tutta un’altra Nba, su questo non ci sono dubbi. Barry è al suo secondo anno nella lega e da subito si era capito che sarebbe stato destinato a fare grandi cose nella sua carriera (5 volte nel primo quintetto, un titolo e la palma di mvp delle finali nel 1975, 8 apparizioni all’All Star Game).

Contro i Cincinnati Royals Barry realizza una prestazione storica, giocando per 47 minuti e segnando 50 punti quando ancora non esisteva la linea dei tre punti.

 

2) 25 Dicembre 1961 – WILT CHAMBERLAIN (Philadelphia Warriors)

59 punti, 36 rimbalzi, 23/44 al tiro

L’uomo dei record. Non possono passare inosservati i 36 rimbalzi catturati in 57 minuti di gioco. Ebbene si, servirono addirittura due tempi supplementari per decretare la squadra vincitrice tra gli allora Philadelphia Warriors e i New York Knicks.

L’altra cosa incredibile è che Chamberlain quella partita la perse con il risultato di 135 a 136.

Tre mesi dopo Wilt si prenderà la sua vendetta, nella leggendaria gara dei 100 punti (proprio contro quei Knicks).

 

1) 25 Dicembre 1984 – BERNARD KING (New York Knicks)

60 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 19/30 al tiro, 22/26 ai liberi 

Il precedente record di Chamberlain resiste per 23 anni. Da oltre 36 invece Bernard King rimane il giocatore capace di realizzare più punti in una singola gara il giorno di Natale.

In 41 minuti neanche un tiro da tre punti. All’intervallo King aveva già scritto a referto la bellezza di 40 punti.
I Knicks neanche a dirlo quella gara la persero contro i New Jersey Nets di fronte al pubblico del Madison Square Garden, completamente rapito dalla prestazione di King.

Giovanni Aiello

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