NBA: il girone dei Dimenticati che potrebbero fare comodo a molte squadre

Home

stephen-jackson-spurs

La free agency ormai si è conclusa, tutti i migliori hanno trovato nuova casa o rinnovato con la propria squadra. Rimane però una lista piuttosto lunga di giocatori, spesso veterani, per così dire “dimenticati” dalle franchigie NBA e questi ultimi potrebbero fare comodo a moltissime squadre a poco più di una settimana dall’inizio dei training camp.

 

Richard Hamilton – Guardia
Squadra precedente:  Chicago Bulls
Cifre 2012-13:  9.8 punti, 2.4 assist, 1.7 rimbalzi, 43% dal campo

I Bulls hanno speso l’amnesty clause per lui, Richard “Rip” Hamilton è però un Campione NBA, anche se i suoi tempi d’oro sono ormai lontani. L’esperienza a Chicago non è stata positiva, chiusa con la perdita del posto in quintetto in favore di Marco Belinelli. Hamilton ora deve ritrovare se stesso, l’ex Detroit Pistons sa ancora come segnare canestri importanti e probabilmente troverà una franchigia disposta a concedergli il minimo salariale per i veterani, gli ultimi rumors parlano di un interessamento da parte di Houston Rockets e New York Knicks.

 

tyrus thomas bobcats
Tyrus Thomas è stato fermato dagli infortuni negli ultimi anni

Tyrus Thomas – Ala Grande
Squadra precedente:  
Charlotte Bobcats
Cifre 2012-13: 
4.8 punti, 2.3 rimbalzi, 35% dal campo

Un’altra vittima dell’amnesty, Tyrus Thomas deve ripartire da zero dopo aver fallito nella propria esperienza agli Charlotte Bobcats. La negatività del soggiorno in North Carolina non è da imputare soltanto a Thomas, che ha avuto a che fare con numerosi infortuni che in tre stagioni gli hanno permesso di giocare solo 175 partite su 312. L’ex Chicago Bulls rimane un’incognita proprio per l’aspetto riguardante la resistenza agli infortuni, ma potrebbe portare ad una squadra che decidesse di ingaggiarlo un grande atletismo ed un’elevata esplosività. In estate ha lavorato con l’ex giocatore NBA John Lucas, ora è in attesa di una chiamata.

 

Stephen Jackson – Ala Piccola
Squadra precedente:  
San Antonio Spurs
Cifre 2012-13:  
6.2 punti, 2.8 assist, 1.5 rimbalzi, 37% dal campo, 55 partite

A 35 anni Stephen Jackson è ancora un giocatore che può rivestire un ruolo importante in una squadra NBA, ciò non capita a tutti i giocatori. Tagliato all’alba dei Playoffs dello scorso anno dai San Antonio Spurs non per problemi sul parquet ma per screzi con coach Popovich, Jax può ancora offrire versatilità e consigli ai più giovani, aspetto da non sottovalutare. Allo stesso modo però l’ex Warriors può rappresentare un grosso rischio per la propria testa, che spesso e volentieri lo porta a violare determinate regole di spogliatoio, vedi il caso Popovich.

 

Drew-Gooden
Drew Gooden, free agent dopo tre stagioni ai Bucks

Drew Gooden – Ala Grande
Squadra precedente:  
Milwaukee Bucks
Cifre 2012-13: 
3.3 punti, 1.9 rimbalzi, 33% dal campo

Anche Drew Gooden in estate è stato amnistiato dai Milwaukee Bucks, troppo pesante il suo contratto in relazione a ciò che poteva offrire sul parquet secondo la dirigenza. L’ultima stagione per il giocatore è stata pessima: solo 16 partite disputate a causa degli infortuni, solo 117 negli ultimi tre anni. Certamente nella sua prossima destinazione Gooden non potrà rivestire il ruolo da titolare come faceva anni fa in quel di Cleveland, ma è anche da sottolineare come i 3.3 punti di media della scorsa stagione siano stati l’unica volta del lungo sotto la doppia-cifra per punti dal 2002, anno di ingresso nella NBA come quarta scelta assoluta. Anche questo caso vede un grosso punto interrogativo alla voce infortuni, ma qualche squadra potrebbe farsi avanti prima dell’inizio del training camp.

 

Sebastian Telfair – Playmaker
Squadre precedenti:  
Phoenix Suns / Toronto Raptors
Cifre 2012-13: 
5.6 punti, 2.6 assist, 36% dal campo, 59 partite

Parliamo di un giocatore che non ha mai reso quanto ci si aspettasse la notte del Draft 2004, quando i Portland Trail Blazers spesero la scelta numero 13 per lui. Il playmaker ha girovagato per due anni nella NBA, non giocando mai più di due stagioni consecutive nella stessa squadra, ora è free agent e i New York Knicks sembravano interessati ad ingaggiarlo prima di firmare Beno Udrih. Il giocatore, mai sopra i 9.8 punti di media fatti registrare nel 2009 ai Timberwolves, ha poi ricevuto interessamenti da parte di Los Angeles Lakers e San Antonio Spurs, anche se queste piste si sono congelate.

 

Jamaal Tinsley – Playmaker
Squadra precedente:  
Utah Jazz
Cifre 2012-13: 
3.5 punti, 4.4 assist, 1.0 recuperi, 37% dal campo

Gli anni passano per tutti, anche per Jamaal Tinsley. L’ex playmaker dei Jazz non è più esplosivo come quando era ragazzo, ora che ha compiuto 35 anni e calca i campi NBA dal 2001, quando gli Indiana Pacers lo scelsero con la chiamata numero 27. Tinsley può però offrire a chi deciderà di ingaggiarlo una buona dose di assist, nell’ultima stagione solo 4.4 di media ma 8.6 ogni 36 minuti di gioco. Al momento le squadre che hanno Tinsley sulla propria lista sono Brooklyn Nets, Charlotte Bobcats, Dallas Mavericks, Houston Rockets e Phoenix Suns.

 

Rodrigue Beaubois ha avuto molti veterani come esempi a Dallas
Rodrigue Beaubois ha avuto molti veterani come esempi a Dallas

Rodrigue Beaubois – Guardia
Squadra precedente:  
Dallas Mavericks
Cifra 2012-13: 4.0 punti, 1.9 assist, 1.3 rimbalzi, 37% dal campo, 45 partite

Poteva essere lo Steal of the Draft del 2009, quando lo scelsero i Dallas Mavericks alla numero 25. Il piccolo francese ha fatto vedere anche ottime cose, quando scaricò 40 punti sui malcapitati Golden State Warriors nella propria stagione da rookie, tuttavia anche in questo caso gli infortuni hanno giocato un ruolo fondamentale. Beaubois ha disputato solo 182 partite in tre stagioni NBA su 246 in programma. Parliamo di un giocatore che, a differenza di molti nomi su questa lista, ha ancora soltanto 25 e una carriera davanti da recuperare. I Philadelphia 76ers al momento sono sembrati l’unica squadra disposta ad invitare il francese al proprio training camp.

 

Damien Wilkins – Ala piccola
Squadra precedente: Philadelphia 76ers
Cifre 2012-13: 6.4 punti, 1.7 rimbalzi, 1.5 assist, 46% dal campo, 61 partite

Pochi si ricorderanno di Damien Wilkins, il giocatore non è nemmeno passato dal Draft quando, nel 2004, entrò per la prima volta in NBA con la maglia dei Seattle SuperSonics. Non una carriera costellata di successi, mai una stella ma sempre un ottimo gregario, ciò che moltissime franchigie cercano per poter fare il salto di qualità. Il picco di Wilkins fu la stagione 2007-08 con Seattle, quando fece registrare 9.2 punti di media. In particolare potrebbe far comodo l’attitudine difensiva dell’ex Sixers, gli Atlanta Hawks l’hanno di recente sottoposto ad un workout.

 

Corey Maggette (
Cory Maggette ha segnato più di 13mila punti in carriera

Corey Maggette – Ala piccola
Squadra precedente:  
Detroit Pistons
Cifra 2012-13: 5.3 punti, 1.4 rimbalzi, 1.1 assist, 36% dal campo, 18 partite

Oltre 13mila punti messi a segno in carriera dovrebbero bastare per convincere una squadra a ingaggiare Corey Maggette, invece non è così. Se si parla dell’ex Pistons infatti bisogna mettere in evidenza, oltre alle straordinarie doti offensive, anche la fragilità dimostrata negli ultimi anni. Solo 50 partite giocate tra Charlotte Bobcats e Detroit Pistons nelle ultime due stagioni, troppo poco per una riconferma da parte dei secondi. Maggette ora ha 33 anni, che a Novembre diventeranno 34, ma dalla sua può offrire un ruolo da mentore per i più giovani, compito per cui si è reso famoso nelle ultime stagioni e che potrebbe portarlo a firmare per una contender.

[banner align=”aligncenter”]

 

Francesco Manzi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.