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NBA – Jimmy Butler ce l’aveva con Towns perché pensava alle statistiche?

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A distanza di diversi anni, a causa di alcune recenti dichiarazioni di Karl-Anthony Towns, si è tornati a parlare del litigio tra il centro dei Minnesota Timberwolves e Jimmy Butler, cosa che portò alla fine la franchigia a cedere la guardia a Philadelphia. In particolare pochi giorni fa KAT aveva parlato di sé stesso dicendo che “è finito il tempo per inseguire le statistiche”. Queste le sue parole al Blue Wire Podcast:

Ho avuto il tempo per fare casino e penso che possiate chiamarlo “inseguire le statistiche”. Quella m***a è finita. Ho dimostrato chi sono in questa Lega. Lo credo veramente, non devo più dimostrare nulla di me. Ma ora devo dimostrare se posso vincere. Credo sia il prossimo passo, devo fare tutto ciò che è necessario. Ora guardo il foglio delle statistiche e penso: “Bellissimo, 30 e 16”, ma abbiamo perso. Quindi non me ne frega un c***o. Alla fine di me si diranno sempre le stesse cose, l’unico modo per cambiare la narrativa è sconfiggere la narrativa.

Towns ha fatto menzione in particolare del foglio delle statistiche, il che ha spinto il giornalista di ESPN Amin Elhassan ha raccontare un aneddoto risalente alla diatriba con Butler. Elhassan ha ricordato al The Dan Le Batard Show l’episodio in cui Butler, in panchina, prese e appallottolò il foglio delle statistiche pur essendo in borghese perché indisponibile. Dopo averlo fatto e aver gettato il foglio di carta, Butler si mise a ballare: un comportamento che divenne virale sui social. Questa la ricostruzione di Elhassan:

In verità, quel comportamento era diretto a Karl-Anthony Towns il quale, ogni volta che tornava in panchina, chiedeva il foglio delle statistiche. Guardava quanto aveva fatto. Ci sono tante storie a riguardo, usciva dal campo, la sua squadra a + 20, guardava il foglio delle statistiche e notava di aver fatto 20 e 9. Era visibilmente disgustato e frustrato perché non aveva avuto delle ottime statistiche.

Una ricostruzione plausibile che aiuterebbe a capire l’astio di Butler nei confronti dell’immaturo Towns, che da allora sembra comunque cresciuto sia dentro che fuori dal campo, per forza di cose.

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Francesco Manzi

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