NBA Numb3rs: Cousins, Simmons, Doncic e Harden protagonisti, Kerr nella storia

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A quattro giorni dalla deadline i rumors di mercato, le trade e il superbowl tengono banco oltreoceano, ma lo spettacolo e i numeri sui parquet NBA non mancano di certo. Con 6 vittorie consecutive, i Denver Nuggets continuano a dare del filo da torcere ai campioni in carica per quanto riguarda la lotta alla vetta della WC, non da meno OKC che, prima della sconfitta subita al TD Garden nell’ultima ora erano a quota 7 W consecutive. Continuano a rimanere fuori dalle prime 8 i Los Angeles Lakers che hanno finalmente riabbracciato LeBron James in occasione del derby vinto contro i Clippers (che, ironia della sorte, sono ottavi a +2 vittorie dai cugini) salvo lasciarlo a riposo nell’ultimo match contro i marziani di Oakland. Per quanto riguarda la Eastern Conference, i Pacers hanno accusato l’infortunio di Vic Oladipo come dimostrano le 4 sconfitte consecutive che hanno seguito la tremenda notizia. La squadra di McMillan ha però interrotto tale serie negativa in occasione del match contro Miami dove attualmente sembra regnare il caos tra le lamentele di diversi giocatori, le difficoltà di Spoelstra nel gestire le rotazioni e i pessimi risultati  ottenuti (7 sconfitte nelle ultime 10, 3 di fila). 

300. Steve Kerr è diventato l’allenatore più veloce della storia degli sport professionistici americani (NBA, NFL, MLB, NHL) a raggiungere quota 300 vittorie. Il pluricampione NBA sia da giocatore che da coach ha avuto bisogno soltanto di 377 match.

50. Luka Doncic continua a battere record su record e questa non è una grande novità. Lo diventa se diversi di questi record appartenevano a Mr.LeBron James, un paio di esempi? In occasione del match contro i Toronto Raptors è diventato il più giovane della storia a registrare una tripla doppia con almeno 30 punti segnati, nessun teenager ci era mai riuscito visto che LBJ (2°) aveva già compiuto 20 anni. Nel match di ieri notte, Luka, ha tagliato il traguardo dei 1000 punti in carriera impiegandoci 50 partite, una in più del Re.

43.6 James Harden non accenna ad abbassare il ritmo ed ha appena chiuso il miglior mese della sua carriera per punti segnati. I 43.6 punti medi sono il miglior risultato dal 1963, epoca in cui Wilt Chamberlain dominava agevolmente sotto i tabelloni. Il Barba è inoltre diventato il primo giocatore della storia a chiudere un mese ad oltre 40, 8 e 7 di media e, se finisse oggi la stagione, supererebbe i 35.4 punti medi segnati da Kobe Bryant nella stagione 2005/06, piazzandosi dietro al solo Michael Jordan (37.1, neanche troppo lontano) per quanto riguarda i punti segnati in una stagione intera in epoca post-Chamberlain.

2. Karl-Anthony Towns e D’Angelo Russell prenderanno parte al prossimo All Star Game di Charlotte ed entrambi sono stati scelti nel Draft del 2015, rispettivamente con la prima e la seconda scelta. L’ultimo draft in grado di presentare in un All Star Game entrambe le prime scelte è stato quello del 2009 (Elton Brand e Steve Francis, convocati per l’All Star Game del 2002).

100. Ben Simmons ha raggiunto e superato quota 100 partite giocate tra i professionisti. In questo anno e mezzo in NBA non è riuscito a metter su un jumper decente neanche dalla media e, se non riuscirà a risolvere questo problema, probabilmente la sua carriera ne risentirà parecchio. Aldilà dei problemi al tiro, Ben non sembra avere altri difetti. Paragonando i numeri ottenuti nei primi 100 match dall’australiano a quelli di diversi grandi del passato salta fuori che ha segnato oltre 500 punti in più di Kobe Bryant (tirando con il 12% in più), ha catturato 300 rimbalzi in più di Rodman, distribuito più assist e rubato più palloni di John Stockton e stoppato 6 tiri in più rispetto a Ben Wallace.

17. Nella comoda vittoria dei Milwaukee Bucks sui Washington Wizards, Giannis Antetokounmpo ha segnato tutti i 17 tiri liberi conquistati e tentati. Nessun giocatore nella storia dei Bucks aveva mai segnato così tanti liberi senza sbagliarne neanche uno.

+23. Da quando DeMarcus Cousins è tornato sul parquet, i Golden State Warriors hanno perso solo una partita (contro Philadelphia). I numeri del quintetto costituito dalle cinque star sono fuori da ogni logica. Con Cousins e gli altri 4 in campo GSW segna 128 punti ogni 100 possessi e ne subisce solo 92 (+36 di Net Rating!). Mentre con gli altri 4 in campo e Boogie fuori tali numeri, seppur rimanendo estremamente positivi,  subiscono un calo molto netto: 111.4 punti segnati e 104 subiti per un NetRating di “solo” +7.4.

Luca Diamante

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